Raid con droni nella notte, poi uno scoppio a un checkpoint nel pomeriggio. Mosca: "Risponderemo a nuove incursioni"
Nuovi raid ucraini su Belgorod. “La notte non è stata del tutto tranquilla. C’è stato un gran numero di attacchi da parte di veicoli aerei senza equipaggio. La cosa più importante è che non ci siano vittime”. Così su Telegram il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov. Nel resoconto degli attacchi Gladkov spiega che i sistemi di difesa aerea sono riusciti contrastare l’azione dei droni ma che si sono anche verificati danni ad abitazioni private, automobili ed edifici per uffici.
Media: altra esplosione a checkpoint in regione Belgorod
Nel pomeriggio un’altra esplosione si è verificata nei pressi del checkpoint di Grayvoron, nella regione di Belgorod. Lo riferisce un corrispondente di Ria Novosti sul posto. Il fatto è avvenuto intorno alle 15.20 ora di Mosca. Al posto di blocco erano presenti i giornalisti di diversi media, nessuno dei quali è rimasto ferito. Grayvoron è una delle città teatro dell’incursione di ‘partigiani’ russi.
Kiev: dopo Belgorod altre regioni russe non sono al sicuro
Azioni simili a quelle andate in scena nel Belgorod potrebbero verificarsi in altre regioni della Russia. Lo ha detto in diretta tv il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina Oleksiy Danilov. Lo riporta Unian. “Regioni come Bryansk, Kursk, e Voronezh non posso sentirsi al sicuro tenendo conto del fatto che il numero di cittadini russi che sono contrari al regime, ovviamente, possono iniziare a protestare in qualsiasi parte della Federazione russa”, ha detto.
Mosca: “Risponderemo con estrema fermezza a nuove incursioni”
In caso di nuove incursioni come quella avvenuta nella regione russa di Belgorod, “risponderemo prontamente e con estrema fermezza“. Lo ha detto il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, come riporta Ria Novosti. Shoigu ha aggiunto che grazie alle azioni congiunte dell’aviazione, dell’artiglieria e delle unità della Guardia di frontiera del Distretto militare occidentale, i sabotatori sono stati bloccati e sconfitti.
Kiev: “Collaboriamo con ‘partigiani’ russi a Belgorod”
L’Ucraina ha negato il coinvolgimento diretto nell’incursione di lunedì nella regione russa di Belgorod, ma un funzionario militare di Kiev ha ammesso di “collaborare” con i gruppi nazionalisti, che lunedì sono entrati in territorio russo per “liberare” un villaggio. Lo riporta il Financial Times. “Certo, comunichiamo con loro. Naturalmente, condividiamo alcune informazioni“, ha detto Andriy Chernyak, un funzionario della direzione dell’intelligence militare ucraina, “e, si potrebbe dire, collaboriamo anche”.
‘Partigiani’ russi: “Operazione a Belgorod un successo”
“L’operazione nel distretto di Graivoron (nella regione di Belgorod, ndr) ha avuto successo e i suoi obiettivi sono stati raggiunti“. È quanto affermano i ‘partigiani’ russi della legione Freedom for Russia sul proprio canale Telgram, dopo aver tenuto una conferenza stampa in una regione al confine con l’Ucraina. “Il nemico è stato sconfitto, alcuni di loro sono vergognosamente fuggiti“, si legge nel messaggio, “abbiamo preso una grande quantità di equipaggiamento e fatto prigionieri”. “Verremo ancora”, continua la Legione, “Belgorod, Bryansk, Kursk, Voronezh, Rostov, Mosca, aspettateci”.
‘Partigiani’ russi: “Esercito di Mosca è impreparato e demoralizzato”
“La verità è che le forze armate russe sono demoralizzate e impreparate. Non hanno praticamente opposto resistenza nonostante la schiacciante superiorità numerica”. È quanto affermano, parlando della loro incursione nella regione russa di Belgorod, i membri della legione Freedom for Russia, che si oppone al Cremlino, in un messaggio sul proprio canale Telegram. I ‘partigiani’ russi hanno tenuto una conferenza stampa in una delle regioni al confine con l’Ucraina.
‘Partigiani’ russi: “In incursione abbiamo perso due uomini”
“Le nostre perdite totali durante l’operazione sono state di 2 uomini uccisi e 10 feriti. In contrasto con le dichiarazioni ipocrite dei propagandisti, che non sono in grado di vincere e quindi ci dipingono con perdite enormi”, affermano inoltre i membri di Freedom for Russia.
Nyt: In incursione soldati Kiev solo di supporto al confine
I soldati ucraini non sono entrati in territorio russo durante l’incursione a Belgorod ma hanno solo svolto un ruolo di sostegno, proteggendo il confine in caso di contrattacco russo. Lo ha rivelato il New York Times, citando un alto funzionario ucraino. Nonostante Mosca continui ad accusare i “sabotatori ucraini”, l’incursione è stata rivendicata dai ‘partigiani’ russi della legione Freedom of Russia e dai Russian Volunteer Corps.
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