Risalgono alla 30esima dinastia faraonica (380 a.C. - 343 a.C.) e al periodo tolemaico (305 a.C. - 30 a.C.)

Antichi laboratori per la mummificazione e tombe sono stati scoperti in Egitto recentemente nella necropoli faraonica di Saqqara, poco fuori dalla capitale Il Cairo, che fa parte dell’antica capitale egiziana di Memphis, patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Lo ha annunciato Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo egiziano per le antichità, spiegando che i laboratori erano stati utilizzati per mummificare uomini e animali sacri e risalgono alla 30esima dinastia faraonica (380 a.C. – 343 a.C.) e al periodo tolemaico (305 a.C. – 30 a.C.). All’interno dei laboratori, gli archeologi hanno trovato vasi di argilla e altri oggetti apparentemente usati per la mummificazione, oltre che vasi rituali, ha detto Waziri. Secondo Sabri Farag, responsabile del sito archeologico di Saqqara, le tombe appartenevano a un alto funzionario dell’Antico Regno e a un sacerdote del Nuovo Regno. Negli ultimi anni, il governo egiziano ha promosso in modo consistente le nuove scoperte archeologiche sui media internazionali. Spera che tali scoperte contribuiscano ad attirare più turisti nel Paese per rivitalizzare un settore che ha sofferto per le turbolenze politiche seguite alla rivolta del 2011.

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