Ucraina, bambini deportati in Russia: Ue torna a condannare Mosca

L'appello della Commissaria Ue per la democrazia e la demografia Suica: "Stop alla pratica delle adozioni veloci"

L’Unione Europea è tornata a condannare la “deportazione illegale” di bambini ucraini da parte delle autorità russe. “Chiediamo con urgenza alla Russia di fermare immediatamente queste deportazioni, di porre fine alla pratica delle cosiddette adozioni accelerate e di restituire questi bambini”, ha dichiarato la Commissaria Ue responsabile per la Democrazia e la Demografia, Dubravka Suica, durante un briefing in Svezia. Le deportazioni di bambini ucraini sono state una preoccupazione sin dall’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022.

La Corte penale internazionale il 17 marzo scorso ha emesso mandati di arresto per il presidente Vladimir Putin e per la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova, accusandoli di aver rapito bambini dall’Ucraina. Lo scorso aprile Lvova-Belova ha dichiarato a una riunione informale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che i bambini erano stati presi per la loro sicurezza e non rapiti.