L’organizzazione non profit Una Voce per Padre Pio interviene con un corridoio medico-umanitario
In Africa il 90% dei bambini cardiopatici non ha accesso alle terapie chirurgiche, che nei Paesi più ricchi salvano l’85% dei piccoli malati. È in questo contesto che l’organizzazione non profit Una Voce per Padre Pio interviene con il corridoio medico-umanitario ‘Cuori ribelli’, che trasferisce in Italia e sottopone a interventi chirurgici salvavita minori da vari Paesi, tra cui Costa d’Avorio, Camerun e Ghana. Nell’ultimo anno sono stati curati in questo modo oltre 70 bambine e bambini.
“Ritengo sia importantissimo offrire ai bambini nati con cardiopatie congenite nei paesi del Terzo Mondo le stesse opportunità dei nostri piccoli sfortunati pazienti nei Paesi occidentalizzati” spiega Guido Oppido, direttore unità operativa complessa di cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale Monaldi di Napoli.
Per finanziare queste attività, così come i progetti a sostegno delle persone più fragili in Italia, l’organizzazione lancia la campagna solidale ‘Padre Pio Social Aide’, per donare via sms o numero fisso al numero 45531.
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