Il presidente russo ha incontrato a San Pietroburgo una delegazione di Stati africani. Kiev, nel frattempo, continua a concentrarsi sulla controffensiva

La Russia “è pronta per un dialogo costruttivo” con coloro che “vogliono la pace” basata “sui principi di uguaglianza e considerazione degli interessi”. Il presidente russo Vladimir Putin rassicura così la delegazione africana giunta a San Pietroburgo per incontrarlo dopo che venerdì aveva fatto altrettanto a Kiev con Volodymyr Zelensky. Il leader del Cremlino addossa ancora una volta la colpa della guerra all’Ucraina e rivela che a marzo 2022, a Istanbul, le parti avevano trovato un accordo che comprendeva “disposizioni sulla neutralità e garanzie di sicurezza” ma la delegazione ucraina “dopo che, come avevamo promesso, abbiamo ritirato le truppe da Kiev, ha gettato tutto nella pattumiera della storia”. 
Putin loda l’approccio “equilibrato” dei paesi africani rispetto al conflitto e indica nell’Occidente la causa della crisi alimentare mondiale. Una situazione che potrebbe diventare ancora più difficile nei prossimi mesi perché il Cremlino, tramite il portavoce Dimitry Peskov, fa sapere di non aver intenzione di prorogare l’accordo per l’export di grano dai porti ucraini in scadenza il prossimo 18 luglio. “Non ci sono possibilità – spiega Peskov – la parte riguardante la Federazione Russa non è mai stata rispettata”.

L’Ucraina dal canto suo continua a concentrarsi sulla controffensiva con la vice ministra della Difesa, Hanna Malyar, che parla di “successi tattici” ottenuti nel sud del Paese dove le truppe stanno “gradualmente avanzando” al ritmo di 2 chilometri al giorno. “Ogni posizione riconquistata agli occupanti dalle nostre forze è un messaggio per il mondo. L’Ucraina può vincere”, spiega il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ringraziando “i soldati, chi li cura, chi li addestra e chi fornisce tutto il necessario per il sostegno all’Ucraina”. Un supporto quello Occidentale che sicuramente proseguirà ancora. Diversa, e più irta di ostacoli, è invece la strada dell’adesione di Kiev all’Alleanza Atlantica. L’Ucraina sa che ciò non potrà avvenire con la guerra in corso e il presidente americano Joe Biden fa sapere che, anche in futuro, non ci saranno corsie preferenziali. Per entrare nella Nato l’Ucraina “dovrà soddisfare gli stessi standard degli altri Stati membri”, dichiara a chiare lettere il presidente Usa aggiungendo che non sarà un percorso “facile”.

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