Violenza nel campo profughi di Jenin. Oltre 40 i feriti

È salito a quattro il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi negli scontri seguiti al raid condotto dalle truppe israeliane nella città e nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa che cita il ministero palestinese della Salute, secondo il quale negli scontri di oggi sono rimasti anche feriti circa 45 di palestinesi.  L’ospedale di Jenin ne ha accolte 25, di cui 5 gravi, mentre altre 19 sono state portate all’Ibn Sina Specialist Hospital. A seguito dell’irruzione delle truppe israeliane sono scoppiati violenti scontri con i militari di Tel Aviv che avrebbero esploso colpi d’arma da fuoco per disperdere la folla.

Tra le vittime anche un 15enne come riportato dall’agenzia palestinese Wafa, che cita il ministero palestinese della Salute. Sei feriti versano in condizioni critiche. Le vittime sono Khaled Azzam Asasa di 21 anni, Ahmed Yousef Saqr di 15 anni, Qassam Faisal Abu Sariya di 29 anni e Qais Majdi Adel Jabareen di 21 anni, tutti morti per le ferite riportate. 

 

Israele: “A Jenin spari e ordigni contro nostre truppe” 

Durante il raid condotto a Jenin, in Cisgiordania, le truppe israeliane sono state bersaglio di colpi d’arma da fuoco e del lancio di ordigni esplosivi. Lo ha riferito l’esercito israeliano, a seguito degli scontri costati sinora la vita a tre palestinesi, tra cui un ragazzo di 15 anni. “Mentre le forze di sicurezza uscivano dalla città, un veicolo militare è stato colpito da un ordigno esplosivo, danneggiando il veicolo”, ha riferito l’esercito israeliano, aggiungendo che gli elicotteri “hanno aperto il fuoco contro gli uomini armati per consentire alle nostre forze di allontanarsi”. I media israeliani hanno riferito che diversi soldati israeliani sono rimasti feriti nei combattimenti. Riprese video amatoriali sembravano mostrare un’esplosione che prendeva di mira un veicolo blindato israeliano. Un altro video pubblicato online sembrava mostrare un elicottero militare israeliano che lanciava un razzo durante il raid a Jenin. 

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