Date alle fiamme auto e abitazioni dopo l'attentato di martedì in cui sono morti 4 israeliani. Non è chiaro chi abbia sparato
In Cisgiordania la tensione è alle stelle, il giorno dopo l’attentato in cui due terroristi palestinesi martedì hanno ucciso 4 residenti di un insediamento ebraico a Eli in una stazione di servizio. I coloni hanno assaltato alcuni villaggi palestinesi. La situazione più grave si è registrata a Turmus Aiya, dove sono state incendiati una sessantina di case e una trentina di veicoli. Ci sono 12 feriti tra i palestinesi, di cui tre per colpi d’arma da fuoco, secondo fonti mediche locali mentre l’agenzia Wafa parla anche di un ragazzo morto. Negli scontri tra le due parti sono intervenute le forze di sicurezza israeliane, verso le quali sono stati lanciati sassi, ma non è chiaro chi abbia sparato.
Intanto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che il suo governo ha approvato i piani per la costruzione di 1.000 nuove case nell’insediamento di Eli, la colonia dove sono stati uccisi i 4 israeliani da 2 uomini armati palestinesi, poi uccisi da un civile armato e dall’esercito dello Stato ebraico.
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