Missili di Mosca su un ristorante e un'area commerciale nel centro città, tra le vittime ci sono anche tre bambini

In Ucraina è salito a 11 morti, fra cui 3 bambini, e 61 feriti, il bilancio dell’attacco missilistico russo di ieri nel centro di Kramatorsk, nell’est del Paese, che ha colpito anche un ristorante e un’area commerciale. I soccorritori continuano a cercare sotto le macerie. La città di Kramatorsk è sotto il controllo ucraino ma si trova vicino a zone dell’Ucraina occupate dalla Russia. “Alle 07 del 28 giugno, sono 8 i corpi estratti da sotto le macerie dell’edificio del bar distrutto (tra cui 3 bambini, due nati nel 2008 e nel 2011) , mentre 56 persone sono rimaste ferite (tra cui 1 bambino nato nel 2022)”, fanno sapere i soccorritori, aggiungendo che “3 persone sono state salvate”. 

Fra le persone rimaste uccise, secondo quanto riportato dal Comune di Kramatorsk, ci sono anche due sorelle, entrambe 14enni. In un messaggio su Telegram, il consiglio comunale ha espresso le sue condoglianze ai genitori delle ragazze, affermando che “un razzo russo ha fermato il battito dei cuori di due angeli”. “Condividiamo il dolore della vostra famiglia e insieme a voi chiniamo il capo con profondo dolore”, si legge nel messaggio. Mentre il procuratore generale riferisce anche di un 17enne fra le vittime. Il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, afferma che l’attacco è stato effettuato con missili S-300 e ha danneggiato anche 18 edifici a più piani, 65 case, cinque scuole, due asili, un centro commerciale, un edificio amministrativo e un edificio ricreativo. L’S-300 è un missile terra-aria che non può colpire con precisione gli obiettivi a terra, ma le forze russe lo hanno usato per attaccare le città. 

 

Tra le 10 persone uccise ieri sera in un attacco russo a Kramatorsk ci sono anche due gemelle di 14 anni, Yuliya e Anna Aksenchenko. Lo riferiscono le autorità locali, come riporta la Bbc. In un messaggio su Telegram, il consiglio comunale ha espresso le sue condoglianze ai genitori delle ragazze, affermando che “un razzo russo ha fermato il battito dei cuori di due angeli”. “Condividiamo il dolore della vostra famiglia e insieme a voi chiniamo il capo con profondo dolore”, si legge nel messaggio.

In serata l’annuncio, Putin nel Daghestan

Il presidente russo Vladimir Putin si è recato in Daghestan, repubblica della Federazione russa sulle montagne del Caucaso settentrionale. Nella città di Derbent è in corso l’incontro con il capo della regione Sergei Melikov in cui si sta parlando dello sviluppo del turismo e in particolare delle località balneari. Il Daghestan, infatti, affaccia sul Mar Caspio e potrebbe attrarre anche numerosi turisti dall’estero. Lo riporta Ria Novosti. 

Peskov: “Non attacchiamo strutture civili”

“La Federazione Russa non colpisce infrastrutture civili. Gli attacchi vengono effettuati contro strutture che sono in qualche modo collegate alle infrastrutture militari“. È quanto ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sull’attacco di ieri a Kramatorsk che ha ucciso almeno 10 persone, tra cui due gemelle di 14 anni e un bambino. Lo riporta l’agenzia Tass.

Zelensky: “Attacco a Kramatorsk dimostra che Russia merita sconfitta”

“Nell’anniversario dell’attacco dei terroristi russi a Kremenchuk, nel centro commerciale, quando morirono 22 persone, i selvaggi russi hanno lanciato nuovamente missili contro il distretto di Kremenchuk. Oggi i terroristi russi hanno bombardato brutalmente Kramatorsk”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. “Tre persone sono state uccise, tra cui un bambino. Al momento più di 50 persone sono rimaste ferite. Ciascuna di queste manifestazioni di terrore – ha spiegato – dimostra ripetutamente a noi e al mondo intero che la Russia merita solo una cosa come risultato di tutto ciò che ha fatto: la sconfitta e un tribunale, processi equi e legali contro tutti gli assassini e i terroristi russi”. “Ringrazio ancora e ancora tutti coloro che nel mondo sostengono l’Ucraina e aiutano a proteggere il nostro popolo“, ha aggiunto. 

Kiev: “Per Putin è iniziato il conto alla rovescia”

Per Vladimir Putin “penso che sia iniziato il conto alla rovescia”. È quanto ha detto Andriy Yermak, il consigliere più vicino al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un briefing a Kiev citato dalla Bbc. “Ciò che l’Ucraina ha visto dal 2014 è diventato evidente per il mondo intero”, ha dichiarato ancora Yermak, affermando che la Russia “è un Paese terrorista il cui leader è una persona inadeguata che ha perso il contatto con la realtà”. “Il mondo deve concludere che è impossibile avere qualsiasi tipo di relazione seria con questo Paese”, ha concluso. La Bbc riferisce inoltre di avere parlato con diversi alti funzionari ucraini a Kiev e che tutti ritengono che Putin non potrà superare una catastrofica perdita di autorità: “Il regime di Putin non può essere salvato”, ha detto uno di loro. 

Borrell su attacco Kramatorsk: “Da Russia di nuovo crimini guerra”

“In un’altra dimostrazione del terrore che la Russia sta imponendo ai civili ucraini, un missile da crociera russo ha colpito un ristorante e un centro commerciale a Kramatorsk. Questo era un noto punto di incontro per la stampa internazionale. Ancora una volta, la Russia continua a violare il diritto internazionale e a commettere crimini di guerra“. Lo scrive su Twitter l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell. 

Wsj: “Prigozhin voleva catturare leader militari russi”

Il capo della milizia Wagner, Yevgeny Prigozhin, aveva pianificato di catturare i leader militari russi nella rivolta armata da lui guidata il 24 giugno scorso. A rivelarlo è il Wall Street Journal che cita informazioni ottenute da funzionari dell’intelligence occidentale. Secondo loro l’agenzia di intelligence interna russa aveva però appreso in anticipo del complotto. Per questo, secondo il quotidiano statunitense, Prigozhin è stato costretto ad accelerare i suoi piani e a lanciare la rivolta verso Mosca in anticipo. 

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