Lo scrittore ucraino a LaPresse: "Credo che il 20% del Paese sia distrutto, la Russia deve smettere di essere Stato aggressore"
“Dopo ciò che la Russia ha fatto all’Ucraina e agli ucraini, partendo dal massacro di Bucha e arrivando al bombardamento di Kramatorsk, non ci possono essere concessioni” in un eventuale accordo di pace. Lo dice a LaPresse lo scrittore ucraino di lingua russa Andrei Kurkov, a proposito dell’invasione della Russia e del recente attacco mortale nella città di Kramatorsk. “Stiamo avendo a che fare con un regime estremamente violento e il suo leader, Putin, dice apertamente che l’Ucraina non deve esistere. Non vedo alcuna possibilità di pace finché la Russia non smetterà di essere un aggressore e Putin se ne andrà”, aggiunge Kurkov.
“A oggi, credo che il 20% del Paese sia completamente distrutto”, aggiunge. “Spero che l’Italia aiuti soprattutto quando la guerra sarà finita e l’Ucraina avrà bisogno della ricostruzione“, aggiunge Kurkov. Lo scrittore ha recentemente pubblicato per Keller ‘Diario di un’invasione’, un diario quasi giornaliero su quanto sta accadendo in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Oggi e domani il tema del conflitto in Ucraina è anche al centro del Consiglio Europeo.
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