Vilhelm Junnila, esponente della nuova coalizione di centrodestra, lascia il dicastero dopo appena 10 giorni dall'incarico
Vilhelm Junnila, ministro dell’Economia della nuova coalizione di centrodestra in Finlandia, si è dimesso dopo soli 10 giorni. A costringerlo alle dimissioni un discorso a un memoriale di estrema destra nella città occidentale di Turku nel 2019. Secondo quanto riferito dall’emittente Yle, Junnila avrebbe fatto un riferimento ad Adolf Hitler, avrebbe scherzato sul suo numero di candidatura alle elezioni parlamentari del 2019, l’88 secondo l’assegnazione casuale, dicendo che rappresentava due H. L’ottava lettera dell’alfabeto è H e 88 è un codice numerico per ‘Heil Hitler’. Junnila si è scusato e ha preso le distanze dalle sue osservazioni e battute, affermando in un post su Facebook di non aver mai avuto legami o affiliazioni con elementi estremisti. Poi l’annuncio delle dimissioni: “Vedo che è impossibile per me continuare a fare il ministro in modo soddisfacente“.
In precedenza era sopravvissuto a un voto di fiducia al Parlamento finlandese, l’Eduskunta, proposto dall’opposizione. Dopo il voto, il primo ministro Petteri Orpo aveva dichiarato di aver avvertito Junnila che “non può agire” in questo modo in un ruolo ministeriale. Secondo Yle, Junilla detiene ora il titolo di membro del governo con la carriera più breve nella politica finlandese, battendo Karl Lennart Oesch, che fu ministro per 12 giorni nel 1932.
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