Ucraina, Wsj: “Usa valutano invio a Kiev missili a lungo raggio”

La decisione sarebbe in attesa di approvazione "ai massimi livelli"

Giorno 491 della guerra in Ucraina. Gli Stati Uniti hanno preso in considerazione l’approvazione del sistema missilistico a lungo raggio Atacms per l’Ucraina. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando funzionari americani ed europei. La decisione è ancora in attesa di approvazione “ai massimi livelli”, scrive il quotidiano.

Mosca: esplosioni a Berdyansk, attivata antiaerea

Una serie di esplosioni si sono verificate questa mattina a Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia controllata dai russi. Lo riporta la Tass che cita un portavoce locale, secondo il quale si è attivato il sistema di difesa aerea. “Alle 8 ora di Mosca (le 9 in Italia), a Berdyansk si sono uditi i rumori delle esplosioni.Secondo le informazioni preliminari, il sistema di difesa aerea delle forze armate russe ha funzionato”, ha detto il portavoce.

Kiev: abbattuti 10 droni su 13 lanciati da russi

Dieci droni Shaded-136/131 sui 13 lanciati dai russi la scorsa notte sono stati abbattuti dalle forze di difesa ucraine. Lo riporta Unian che cita un resoconto dell’aeronautica ucraina, secondo il quale i russi hanno attaccato da sud-est utilizzando “13 droni kamikaze Shahed-136/131 di fabbricazione iraniana dalla costa orientale del Mar d’Azov e 4 missili guidati antiaerei del sistema di difesa aerea S-300”. Nella regione di Zaporizhzia sono state attaccate le strutture militari e infrastrutturali. Al momento non si registrano vittime. 

007 Kiev: Russia inizia a lasciare centrale Zaporizhzhia

“Il contingente di occupazione sta gradualmente lasciando il territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia“. Lo scrive su Telegram il dipartimento di intelligence del ministero ucraino della Difesa (Gur). “I primi a lasciare la stazione sono stati tre dipendenti di Rosatom. Anche ai dipendenti ucraini che hanno firmato un contratto con Rosatom è stato consigliato di evacuare. Secondo le informazioni ricevute dovrebbero partire entro il 5 luglio. La loro destinazione dovrebbe essere il territorio della Crimea occupata”, spiega il Gur.

Lavrov: “Usciremo più forti da ribellione Wagner”

La Russia uscirà più forte dalla tentata ribellione del gruppo Wagner di sabato scorso. Lo ha assicurato il ministro russo degli Esteri, Serghey Lavrov, durante un briefing con i giornalisti. Lo riporta la Tass. “La Russia esce sempre fuori dai guai, ne è sempre uscita più forte. Anche questa volta sarà così. Sentiamo che questo processo è già iniziato”, ha aggiunto Lavrov riferendosi alla tentata rivolta dei mercenari guidati da Yevgeny Prigozhin. Lavrov ha detto anche che “la Russia non vede ragioni a favore dell’estensione dell’accordo sul grano“. Il capo della diplomazia di Mosca ha aggiunto: “La Russia fornirà a proprie spese rifornimenti ai paesi più poveri nel volume richiesto“.

Lavrov: “Presenza Wagner in Africa dipende da contratti”

“La questione della presenza del gruppo Wagner in Africa è regolata direttamente dai contratti dei Paesi africani con questa società“, ha proseguito Lavro, sottolineando che “il destino degli accordi tra i Paesi dell’Africa e compagnia Wagner dipende da questi stessi stati“.

Bielorussia: attivato nuovo sistema antiaereo S-400

Il sistema missilistico antiaereo S-400 ‘Triumph’ è stato attivato in Bielorussia. Lo riferisce il ministero della Difesa di Minsk. Lo riporta la Tass. “Da oggi, l’efficacia dei sistemi di difesa aerea nella protezione delle frontiere aeree della Bielorussia è stata notevolmente aumentata: un’altra divisione S-400 Triumph ha assunto il servizio di combattimento”, afferma il rapporto della Difesa bielorussa.

Vaticano: “Zuppi aggiornerà Papa per ulteriori passi verso pace”

Il cardinal Matteo Zuppi, inviato del Papa a Mosca sulla crisi Ucraina, porterà “i risultati della visita alla conoscenza del Santo Padre, in vista di ulteriori passi da compiere, sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per la pace“. Lo comunica la Santa Sede precisando che “la visita era finalizzata all’individuazione di iniziative umanitarie per aprire percorsi per il raggiungimento della pace”. Nei tre giorni di viaggio, Zuppi ha incontrato S.E. Yuri Ushakov, Assistente del Presidente della Federazione Russa per gli affari di politica estera, e la Sig.ra Maria Lvova-Belova, Commissario presso il Presidente della Federazione Russa per i diritti del bambino. Nel corso dei colloqui, è stato fortemente sottolineato l’aspetto umanitario dell’iniziativa, nonché l’esigenza di poter pervenire alla tanto desiderata pace”. Zuppi “ha anche incontrato i Vescovi della Conferenza dei Vescovi Cattolici della Russia, con i quali, insieme ad un nutrito gruppo di sacerdoti ed alla presenza di Ambasciatori e di Rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, ha presieduto una solenne concelebrazione nella cattedrale dell’Arcidiocesi della Madre di Dio, a Mosca. È stata questa l’occasione per trasmettere alla comunità cattolica la vicinanza, il ricordo e la preghiera del Santo Padre”. “In una breve visita alla Chiesa di San Nicola in Tolmachi, presso la Galleria Tretyakov, Sua Eminenza si è soffermato in preghiera davanti all’icona della Madonna di Vladimir, a cui ha affidato la sua missione”, precisa ancora la Santa Sede.

Il Vaticano precisa anche che è stato “fruttuoso” l’incontro di Zuppi con il Patriarca di Mosca Kirill, con cui il presidente della Cei “si è ugualmente intrattenuto su iniziative umanitarie che possano facilitare una soluzione pacifica”.

Mosca: “Restiamo in contatto con Zuppi per ulteriori proposte”

L’assistente presidenziale russo Yury Ushakov ha avuto oggi un altro incontro con il cardinale Matteo Zuppi, inviato speciale del Papa per l’Ucraina, per discutere i risultati della sua visita a Mosca. Lo riporta Interfax. “Oggi abbiamo concordato che il cardinale riferirà personalmente a Papa Francesco le sue impressioni sui colloqui di Mosca e, se dovessero seguire altre proposte, saremo pronti a discuterne“, ha detto Ushakov, “in altre parole, abbiamo concordato di rimanere in contatto e Zuppi ha detto chiaramente che continuerà la sua missione per conto di Papa Francesco“.