Il sistema di difesa aerea di Gerusalemme ha intercettato cinque razzi lanciati da Gaza
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver terminato il ritiro delle proprie truppe da Jenin, in Cisgiordania. Termina così una massiccia operazione definita “di antiterrorismo” di due giorni che ha ucciso almeno 13 palestinesi e fatto fuggire da Jenin migliaia di abitanti. Il ritiro delle truppe israeliane era iniziato nella serata di ieri.
Nell’operazione è rimasto ucciso un soldato israeliano dopo essere stato colpito da colpi di arma da fuoco a Jenin, in Cisgiordania. Lo riporta il Times of Israel. Un portavoce delle forze di difesa ha spiegato che il soldato, un sottufficiale dell’unità di commando d’élite Egoz, è stato colpito mentre assicurava l’inizio del ritiro dei militari da Jenin. Il militare è stata curato sul posto e poi trasportato in un ospedale in Israele dove è stato dichiarato morto.
Difesa israeliana intercetta cinque razzi lanciati da Gaza
Le forze armate israeliane hanno reso noto che il sistema di difesa aerea Iron Dome ha “intercettato con successo” e messo fuori uso cinque razzi lanciata dalla striscia di Gaza verso il sud di Israele. Lo riporta il Times of Israel. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni nell’attacco. In precedenza in alcune località di Israele vicine alla striscia di Gaza, inclusa la città di Sderot, erano suonate le sirene di allarme.
Esercito Israele: “Colpita officina armi di Hamas”
Gli aerei da guerra dell’esercito israeliano hanno colpito “un’officina sotterranea di armi utilizzata dall’unità chimica del gruppo terroristico di Hamas e un sito per la lavorazione di componenti di razzi”. È quanto affermano le forze di difesa israeliane in un comunicato rilasciato all’alba di questa mattina. Lo riporta The Times of Israel. L’esercito israeliano aveva in precedenza parlato di un bombardamento contro Gaza in risposta ai razzi lanciati dalla Striscia nelle prime ore della notte.
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