La protesta ha suscitato indignazione e condanna in tutto il Medioriente. E il primo ministro Kristersson pensa al divieto
Due uomini hanno dato fuoco al Corano fuori dal parlamento a Stoccolma, in Svezia. Salwan Momika e Salwan Najem hanno preso a calci e calpestato il libro sacro musulmano, poi ne hanno dato fuoco alle pagine prima di chiuderlo di colpo, come avevano fatto durante una protesta fuori dalla moschea principale di Stoccolma a fine giugno, suscitando indignazione e condanna in tutto il Medioriente. Lo riporta The Local. Secondo l’agenzia TT i due sono stati osservati da 15 contro-manifestanti che hanno urlato loro contro. “Continuerò a bruciare questo fino a quando non bandiranno il Corano”, ha detto Najem, “cosa c’è di illegale? È solo un pezzo di carta. Sai quante minacce abbiamo ricevuto? Solo per un pezzo di carta”.
Governo svedese pensa al divieto
Ieri il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha avuto un colloquio con il suo omologo danese, Mette Frederiksen, per fronteggiare la “più grave situazione di sicurezza dalla seconda guerra mondiale”, si legge in una dichiarazione ufficiale. ” In Svezia, abbiamo già iniziato ad analizzare la situazione legale, inclusa la legge sull’ordine pubblico”, ha aggiunto Kristersson, “con lo scopo di esplorare la portata di misure che rafforzerebbero la nostra sicurezza nazionale e la sicurezza degli svedesi in Svezia e all’estero”. Tra queste ci potrebbe anche essere il divieto di bruciare testi sacri come il Corano.
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