Il capo della giunta militare del Myanmar Min Aung Hlaing ha concesso la grazia a 7.749 carcerati e ha commutato la condanna a morte di altri prigionieri in occasione di una festività buddhista. A Yangon molti condannati sono usciti di prigione, accolti dai familiari. La clemenza ha riguardato anche l’ex presidentessa Aung San Suu Kyi ma il provvedimento riguarda solo cinque dei 19 capi d’accusa a suo carico. Con la riduzione di 6 anni della pena di 33 anni a cui era stata condannata, la 78enne premio Nobel dovrà scontare un totale di 27 anni di carcere.