Il tycoon sarà formalmente incriminato per i tentativi di ribaltare la sconfitta elettorale del 2020. Ai sostenitori dice: "Rischio fino a 561 anni di carcere"

Primo atto del nuovo capitolo della storia giudiziaria dell’ex presidente americano Donald Trump. Il tycoon oggi, 3 agosto, si consegnerà alle autorità in tribunale a Washington, dove sarà formalmente incriminato per i tentativi di ribaltare la sconfitta alle elezioni del 2020, compreso l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Contro l’ex presidente il procuratore speciale Jack Smith ha presentato davanti al gran giurì quattro capi di imputazionecospirazione per frodare gli Stati Uniti; cospirazione per ostruire un procedimento ufficiale; ostruzione e tentativo di ostruzione di un procedimento ufficiale; e cospirazione contro i diritti civili dei cittadini.

 

 

Trump: “Rischio fino a 561 anni di carcere”

L’ex presidente, che nell’immediatezza dell’incriminazione aveva parlato di una “persecuzione da Germania nazista”, oggi scrive così in una mail di raccolta fondi indirizzata ai sostenitori e pubblicata dal giornale online ‘The Hill’: “Le notizie indicano che ora potrei affrontare un totale di 561 anni di prigione a causa della caccia alle streghe della sinistra”. Trump accusa “il corrotto Doj (Department of Justice, ndr) del Disonesto Joe” Biden di aver “illegalmente incriminato il sottoscritto ancora una volta“.

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