Escluso l'attacco di un drone allo stabilimento di Zagorsk: era pieno di fuochi d'artificio

E’ di una morta e 56 feriti il bilancio di un’esplosione che ha coinvolto lo stabilimento ottico-meccanico di Zagorsk a Sergiev Posad, a poco più di 70 chilometri da Mosca. Lo riferisce l’agenzia Tass che cita i servizi di emergenza. “L’esplosione ha risuonato sul territorio dell’impianto ottico-meccanico di Zagorsk nell’area del locale caldaia. Le finestre sono state distrutte dall’onda d’urto in diverse case in diverse parti della città”, ha spiegato la fonte contattata da Tass.  L’impianto è stato subito evacuato.

La vittima

 È morta in ospedale in Russia una delle persone che erano rimaste ferite nell’esplosione avvenuta oggi in un impianto a Sergiyev Posad, una donna di 45 anni. Lo riferiscono le autorità locali, citate dall’agenzia di stampa russa Ria. “Una delle vittime è morta nell’ospedale distrettuale a causa delle ferite riportate”, riferisce Ria, precisando che si tratta di una donna nata nel 1978. Il numero dei feriti, secondo quanto riferito dal governatore Andrey Vorobyov, è salito a 56, di cui 30 ricoverate, 6 delle quali in terapia intensiva, mentre altri 26 feriti si sono recati al pronto soccorso ma non hanno avuto bisogno di ricovero.

Escluso l’attacco di un drone

E’ stato un deposito di fuochi d’artificio, situato all’interno della zona dove si trova un impianto ottico-meccanico, a provocare l’esplosione. Il magazzino era stato affittato con il materiale pirotecnico era stato affittato a una società privata e si trovava nel territorio dell’impianto. “Sergiev Posad, nell’hangar con fuochi d’artificio, si sta provvedendo a spegnere gli incendi sviluppatisi in una superficie di 50 metri quadrati”. I servizi di emergenza, in precedenza, avevano escluso che la deflagrazione fosse stata provocata da un drone.

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