Il gruppo criminale Los Lobos rivendica l'omicidio e minaccia un altro politico
Fernando Villavicencio, tra gli otto candidati alle presidenziali dell’Ecuador, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante un evento elettorale nella capitale Quito. Lo ha confermato il presidente Guillermo Lasso facendo riferimento al fatto che dietro all’uccisione di Villavicencio ci sia la criminalità organizzata. Villavicencio, 59 anni, era il candidato alle presidenziali del movimento Build Ecuador. Le elezioni si tengono il 20 agosto. La polizia ha riferito che altre persone sono rimaste ferite, tra cui alcuni agenti.
Gruppo Los Lobos rivendica omicidio e minaccia un altro politico
Il gruppo criminale Los Lobos ha rivendicato la responsabilità dell’omicidio. Lo riferisce la Bbc, sottolineando che Los Lobos, cioè ‘I lupi’ è la seconda gang più grande dell’Ecuador, con circa 8mila membri, molti dei quali dietro le sbarre e che sono stati coinvolti in una serie di recenti scontri nelle carceri, in cui decine di detenuti sono stati uccisi. Fazione separatasi dalla gang dei Los Choneros, si ritiene che Los Lobos abbia legami con il cartello messicano Jalisco New Generation (CJNG), per il quale traffica cocaina, riferisce ancora la Bbc. I sospetti per l’omicidio erano ricaduti in un primo momento su Los Choneros, che avevano minacciato Villavicencio la settimana scorsa, ma i Los Lobos hanno rivendicato la responsabilità in un video in cui i membri della banda, che indossavano passamontagna, mostravano segni del gruppo e brandivano armi.
Il gruppo criminale ha inoltre minacciato un altro candidato, Jan Topic. “Jan Topic se non manterrai le tue promesse, sarai il prossimo”, ha detto nel video un membro del gruppo che ha parlato circondato da persone armate e con indosso passamontagna. I politici che “non mantengono le promesse fatte quando ricevono i nostri soldi, che sono milioni di dollari, per finanziare la loro campagna elettorale, saranno rimossi”, ha detto l’uomo, citando poi espressamente Topic. “Anche tu, Jan Topic, mantieni la parola. Se non manterrai le tue promesse, sarai il prossimo”, ha affermato.
Una delle voci più critiche sulla corruzione
“Vi assicuro che questo crimine non rimarrà impunito“, ha riferito Lasso in una nota. “La criminalità organizzata è andata troppo oltre, ma sentiranno tutto il peso della legge”. L’ufficio del procuratore generale dell’Ecuador ha detto che un sospettato dell’assassinio di Villavicencio è morto per le ferite dopo essere stato arrestato dalle autorità. In alcuni video sui social si vede Villavicencio lasciare l’evento elettorale circondato dalle guardie. Il 59enne entra poi in un camion bianco e seguono alcuni colpi di arma da fuoco. Le informazioni sono state confermate all’Associated Press da Patricio Zuquilanda, consigliere della campagna di Villavicencio. Zuquilanda ha riferito che il candidato aveva ricevuto minacce di morte prima della sparatoria, che aveva denunciato alle autorità portando a un arresto. Villavicencio è stata una delle voci più critiche contro la corruzione, soprattutto durante il governo dell’ex presidente Rafael Correa dal 2007 al 2017. Ha presentato numerose denunce contro membri di alto rango del governo Correa, anche contro lo stesso ex presidente.
Sei arresti
Sei persone sono state arrestate dopo l’uccisione a colpi di arma da fuoco di Villavicencio. Lo riferisce la Procura generale ecuadorena citata dai media locali. Un sospettato dell’assassinio del politico, rimasto ferito durante lo scontro a fuoco con le forze di sicurezza, è morto dopo essere stato arrestato dalle autorità.
Presidente Lasso dichiara stato di emergenza
Il presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, ha firmato due decreti esecutivi, a seguito dell’uccisione a colpi di arma da fuoco di Fernando Villavicencio. In un decreto si stabiliscono 60 giorni di stato di emergenza a livello nazionale e si prevede la mobilitazione delle Forze Armate su tutto il territorio nazionale e in un altro vengono dichiarati tre giorni di lutto nazionale. Lo riportano i media locali. Dal canto suo, la presidente del Consiglio elettorale nazionale, Diana Atamaint, ha confermato la data delle elezioni. Secondo quanto riferito dai media locali, le votazioni, previste per il 20 agosto, si terranno e non sono sospese. Nel suo discorso finale prima di essere ucciso Villavicencio aveva promesso al pubblico, accorso al comizio a Quito, che avrebbe sradicato la corruzione nel Paese.
L’ultimo comizio di Villavicencio
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