Il bilancio è di un morto e sedici feriti
È salito a un morto e 16 feriti il bilancio dell’attacco che ieri sera ha colpito la città di Zaporizhzhia, che si trova vicino alla centrale nucleare più grande d’Europa. Lo riferisce il governatore regionale, Yuriy Malashko, precisando che fra le vittime ci sono due bambini. La testata ucraina Ukrinform riporta che è stato colpito un hotel, il Reikartz.
L’hotel colpito era “frequentemente usato dal personale delle Nazioni unite e dai colleghi delle ong che sostengono le persone colpite dalla guerra”. Lo riferisce in una dichiarazione la coordinatrice umanitaria Onu per l’Ucraina, Denise Brown, sottolineando che l’albergo è la base principale per lo staff Onu e gli altri operatori umanitari che prestano servizio a Zaporizhzhia. “Ho soggiornato in questo hotel ogni volta che ho visitato Zaporizhia. La mia squadra lo usa come base per i loro frequenti viaggi in città. È stata la base delle Nazioni Unite per l’operazione di evacuazione dei civili dall’impianto Azovstal a Mariupol, nel maggio dello scorso anno”, ha riferito Brown, dicendosi “sconvolta” dalla notizia “dell’attacco russo” e definendolo “assolutamente inammissibile”. “Il numero di attacchi indiscriminati che colpiscono le infrastrutture civili, uccidendo e ferendo civili, ha raggiunto livelli inimmaginabili: questi attacchi violano il diritto umanitario internazionale. In nome dell’umanità, esorto la Federazione Russa a rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario ea cessare immediatamente gli attacchi indiscriminati contro l’Ucraina”, recita la dichiarazione della coordinatrice umanitaria Onu per l’Ucraina.
Mosca: “Colpito centro di mercenari stranieri”
Diversa la versione dei fatti raccontata da Mosca. Secondo il ministero della Difesa russo, vicino alla città di Zaporizhzhia è stato colpito “un punto di dispiegamento temporaneo di mercenari stranieri”.
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