Il piano del governo prevede la depenalizzazione del possesso di quantità limitate e la possibilità di piantare fino a tre piante

In Germania il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un piano per liberalizzare le regole sulla cannabis, ponendo le premesse perché lo Stato membro più popoloso dell’Unione Europea depenalizzi il possesso di quantità limitate e permetta ai membri di cosiddetti ‘cannabis club’ di acquistare la sostanza per scopi ricreativi. Si tratta del primo passo di un piano in due parti che dovrà essere approvato dal Parlamento e parte di un importante progetto di riforma della coalizione del cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, anche se significativamente ridotto rispetto alle ambizioni iniziali del governo.

A presentare la legge è stato il ministro della Salute Karl Lauterbach: la proposta prevede la legalizzazione del possesso fino a 25 grammi di cannabis per scopi ricreativi e la possibilità per i singoli di coltivare fino a tre piante per conto proprio; inoltre i residenti tedeschi dai 18 anni in su sarebbero autorizzati ad aderire a ‘cannabis club’ senza scopo di lucro con un massimo di 500 membri ciascuno che sarebbero autorizzati a coltivare cannabis per il consumo personale dei membri. I singoli potrebbero acquistare fino a 25 grammi al giorno, o fino a 50 grammi al mese – una cifra limitata a 30 grammi per i minori di 21 anni. Non sarebbe consentita l’iscrizione a più club e i costi dei club sarebbero coperti dalle quote di iscrizione, che verrebbero scaglionate in base alla quantità di cannabis utilizzata dai membri. Il piano è molto lontano da quello originale dell’anno scorso, che prevedeva di consentire la vendita di cannabis agli adulti in tutto il Paese in punti vendita autorizzati. È stato ridimensionato in seguito ai colloqui con la commissione Ue.

Obiettivo colpire il mercato nero della cannabis

Il governo tedesco spera che il suo piano possa contribuire a frenare il mercato nero, a proteggere i consumatori da prodotti contaminati e a ridurre i reati legati alla droga. “Non stiamo creando un problema”, “stiamo cercando di risolvere un problema”, ha detto Lauterbach all’inizio di quest’anno. L’opposizione di centro-destra non è d’accordo e sostiene che il governo stia portando avanti la legalizzazione di una droga rischiosa nonostante gli ostacoli legali europei e il parere degli esperti. L’esecutivo prevede poi una seconda fase del piano: test quinquennali di catene di approvvigionamento commerciale regolamentate in regioni selezionate, che verranno poi valutate scientificamente. Il ministro della Salute Lauterbach ha affermato che la Germania non vuole emulare il modello della vicina Olanda, che combina la depenalizzazione con una scarsa regolamentazione del mercato, ma che la Germania spera di essere un esempio per l’Europa. Le autorità olandesi tollerano la vendita e il consumo di piccole quantità di cannabis nei cosiddetti coffeeshop, ma la produzione e la vendita di grandi quantità, necessarie per mantenere i coffeeshop, rimangono illegali.

Gli approcci altrove in Europa variano. In Svizzera l’anno scorso le autorità hanno dato il via libera a un progetto pilota che consente a poche centinaia di persone a Basilea di acquistare cannabis dalle farmacie per scopi ricreativi. In Repubblica Ceca il governo ha lavorato a un piano simile a quello tedesco per consentire la vendita e l’uso ricreativo della cannabis, che non è ancora stato finalizzato. Infine la capitale della Danimarca, Copenaghen, ha proposto di legalizzare la cannabis, ma è stata respinta dal Parlamento. La Francia invece non ha intenzione di liberalizzare le sue rigide regole sulla cannabis.

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