La candidata di sinistra ha raccolto circa il 33% dei consensi contro il 24% del suo avversario

Servirà il ballottaggio per stabilire il nuovo presidente dell’Ecuador. Nel primo turno delle presidenziali, con oltre il 75% dei voti scrutinati, nessuno dei candidati è riuscito a raggiungere il 50% dei voti, o almeno il 40% con 10 punti di vantaggio sull’avversario più vicino. La candidata di sinistra Luisa Gonzalez ha raccolto circa il 33% dei consensi, mentre l’ex parlamentare Daniel Noboa, figlio di un magnate che ha costruito la sua fortuna sulla coltivazione ed esportazione di banane, si è fermato al 24%. Al terzo posto con circa il 16% dei voti si è piazzato Christian Zurita, il giornalista che ha sostituito in extremis Fernando Villavicencio, il candidato ucciso qualche settimana fa durante la campagna elettorale. Il ballottaggio è in programma il 15 ottobre. 

Zurita: “Un onore essere al terzo posto”

“Per me è un onore essere al terzo posto in queste elezioni”, ha detto Zurita indossando un giubbotto antiproiettile. “Abbiamo molto di cui essere orgogliosi. Questa candidatura è stata una luce per il Paese perché si basa sulla statura morale di quelli di noi che hanno combattuto per questo Paese e sono anche morti”, ha aggiunto. L’uccisione di Villavicencio ha accentuato le preoccupazioni della popolazione per i crimini violenti che gli ecuadoriani affrontano in tutto il Paese. Molti l’hanno interpretato come un segno che nemmeno i politici sono più al sicuro. 

Gonzalez e l’affiliazione all’ex presidente Correa

Gonzalez, avvocata ed ex parlamentare, ha dedicato gran parte della sua campagna elettorale a sottolineare la sua affiliazione al partito dell’ex presidente Rafael Correa. L’ex presidente rimane influente anche se nel 2020 è stato riconosciuto colpevole di corruzione e condannato in contumacia a 8 anni di carcere. Dal 2017 vive in Belgio, Paese natale della moglie. Quanto a Noboa, 35 anni, era il più giovane tra gli 8 candidati e non era mai apparso più in alto del quinto posto nei sondaggi. È il figlio di Alvaro Noboa, che ha cercato di ottenere la presidenza dell’Ecuador per 5 volte e ha creato un impero fondato sulla coltivazione delle banane, la principale coltura del Paese. 

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