Nel fine settimana i libici hanno condiviso sui social filmati che mostrano case e strade allagate

Sale di ora in ora il bilancio dei morti nelle alluvioni causate dalla tempesta Daniel che si è abbattuta nel finesettimana nella Libia orientale, che sembra siano almeno 2000. Othman Abduljaleel, ministro della Sanità, ha annunciato il bilancio delle vittime in un’intervista al canale satellitare di proprietà saudita Al-Arabiya. Ha detto che almeno altre 50 persone risultano disperse. Abduljaleel ha detto che il conteggio non include la città di Derna, dichiarata zona disastrata, dove la situazione rimane ancora poco chiara. Tra i morti si contano 12 persone nella città orientale di Bayda, 7 nella città costiera di Susa, 7 nelle città di Shahatt e Omar al-Mokhtar e una nella città di Marj.

Nel fine settimana i libici hanno condiviso sui social filmati che mostrano case e strade allagate in molte aree della Libia orientale. Nei video si vedono persone chiedere aiuto mentre le loro case e auto venivano investite dall’acqua. Il governo di Hamad ha dichiarato lo stato di emergenza sabato e ha sospeso le lezioni per precauzione in vista della tempesta, che ha colpito nella notte tra sabato e domenica. 

Il capo di uno dei governi rivali della Libia, il premier con base nell’est della Libia Ossama Hamad, in un’intervista telefonica con la televisione al-Masar ha detto che si ritiene che siano 2mila i morti per le alluvioni che hanno colpito l’est del Paese, in particolare la città di Derna, aggiungendo che migliaia di persone risultano disperse. Il primo ministro ha aggiunto che le inondazioni a Derna hanno spazzato via interi quartieri. Derna è stata dichiarata zona disastrata dopo che il Paese è stato colpito dalla tempesta mediterranea Daniel.

Tajani: “Non ci sono italiani coinvolti”

 “Il Governo italiano segue con attenzione le conseguenze delle alluvioni in Libia. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento non ci risultano italiani coinvolti”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

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