Metsola sente Meloni: "Lampedusa è Ue, serve risposta europea"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, invoca un “dovere di solidarietà europea” con riferimento all’emergenza migranti a Lampedusa. A margine della sua visita a Semur-en-Auxois, il leader dell’Eliseo ha promesso: “Agiremo con rigore e umanità” stabilendo se questi migranti “sono persone che hanno diritto all’asilo o se devono tornare a casa”. “Le decisioni saranno prese con l’Italia“, ha aggiunto, secondo quanto riporta l’emittente Bmftv.
Macron: “Europa deve proteggere meglio sue frontiere”
“L’Europa deve proteggere meglio le sue frontiere“, ha detto ancora Macron. “Dobbiamo fare un lavoro migliore per impedire alle persone di lasciare l’Africa e il Medioriente. La Francia ha intrapreso questa azione”, ha aggiunto, “questa situazione dimostra che l’immigrazione è un fenomeno che riguarda tutti gli europei“.
Berlino frena
Sull’accoglienza, però, la Germania frena. E, anche se il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, ha detto che Berlino guarda “con preoccupazione” alla situazione, lo stesso ha poi detto che la Germania ha voluto dare “un segnale” dopo l’interruzione temporanea dei rimpatri tramite la Convenzione di Dublino da parte dell’Italia. Rispondendo in merito ai numeri relativi ai migranti dall’Italia accolti in Germania attraverso il meccanismo di solidarietà, il portavoce del governo di Berlino ha spiegato che va tenuto conto anche dei migranti “non registrati” che arrivano nel Paese. Hebestreit ha sottolineato che circa l’80% dei profughi che arrivano in Germania non sono stati precedentemente controllati dagli altri Paesi di provenienza. Il portavoce ha, comunque, assicurato che con “i nostri amici a Roma”, si troverà il modo per riprendere lo scambio che terrà conto del meccanismo di solidarietà e della Convenzione di Dublino.
Piantedosi sente Darmanin: “Lavorare su blocco partenze”
Oggi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha avuto un colloquio telefonico con il Ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin nel corso del quale i due ministri hanno fatto un punto sulla situazione attuale dei flussi migratori nel Mediterraneo. I due Ministri hanno concordato sulla prioritaria esigenza di una strategia che punti innanzitutto ad un rapido rafforzamento della cooperazione operativa con i Paesi di origine che possa incidere efficacemente sul blocco delle partenze, onde evitare che il problema si ripercuota anche sui movimenti secondari. Su questo punto e sulle iniziative che verrano rispettivamente avviate, Piantedosi e Darmanin manterranno stretti contatti per aggiornarsi anche in vista del prossimo Consiglio Affari Interni e Giustizia.
Tajani sente Colonna: “Azione comune per affrontare emergenza”
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto una “lunga e positiva telefonata” con la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna. Lo ha fatto sapere lo stesso Tajani in un post su X. “Abbiamo condiviso la necessità di un’azione comune per affrontare l’emergenza immigrazione“, scrive Tajani, “si è parlato anche di Tunisia”. “Al lavoro per iniziative concrete a livello europeo volte a fermare i flussi e stabilizzare l’Africa“, aggiunge.
Metsola sente Meloni: “Lampedusa è Ue, serve risposta europea”
La presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola ha parlato con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla situazione migranti a Lampedusa. “Lampedusa è Europa. E l’Europa deve rispondere insieme a questa tragedia umana”, scrive Metsola in un post su X, “la migrazione è una sfida europea e richiede una risposta europea“. “Non siamo lontani”, aggiunge, “la dobbiamo affrontare insieme. Il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo è indispensabile. Urgente”.
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