Nagorno-Karabakh, i danni delle esplosioni dopo l’operazione lanciata dalle forze azere

Vetrine saltate in aria, veicoli crivellati di colpi

Esplosioni hanno scosso le aree intorno alla capitale del Nagorno-Karabakh nelle prime ore di mercoledì, nel secondo giorno dell’operazione armata lanciata dall’Azerbaigian. L’Azerbaigian ha definito il fuoco di artiglieria una “operazione antiterroristica” e ha detto che continuerà fino a quando il governo separatista del Nagorno-Karabakh non sarà smantellato e le “formazioni militari armene illegali” non si arrenderanno.

Il governo ha dichiarato di aver preso di mira solo siti militari, ma si sono registrati danni significativi nelle strade della capitale regionale, Stepanakert (chiamata Khankendi dall’Azerbaigian), con vetrine di negozi saltate in aria e veicoli perforati apparentemente da schegge.

Nel frattempo sembra che sia stato trovato un accordo tra i separatisti armeni e l’Azerbaigian.