Il presidente ucraino Zelensky ha lasciato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, prima dell’intervento del ministro degli Esteri russo Lavrov. “Crescono i rischi di un conflitto globale. Per fermarli, per indirizzare gli eventi in una direzione pacifica, la Russia ha insistito e insiste affinché tutte le disposizioni della Carta delle Nazioni Unite siano rispettate e applicate non selettivamente, ma nella loro interezza e interconnessione, compresi i principi di uguaglianza sovrana degli Stati, di non ingerenza nei loro affari interni, di rispetto dell’integrità territoriale e del diritto dei popoli all’autodeterminazione” ha detto l’esponente del governo di Mosca nel suo intervento.
Intanto sarà il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad intervenire nel pomeriggio al Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’Ucraina. Si tratta di un cambio di programma, poiché secondo quanto annunciato nei giorni scorsi, in Consiglio di sicurezza era invece previsto un intervento della premier Giorgia Meloni, che alle 19 (ora di New York) parlerà all’Assemblea generale.
“Il mondo riconosce la verità in merito a questa guerra. È un’aggressione criminale e non provocata da parte della Russia contro la nostra nazione mirata ad acquisire il nostro territorio e le nostre risorse ma non solo. Attraverso questo terrorismo la Russia vuole andare a sgretolare le fondamenta che proteggono il mondo dalle guerre”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un passaggio del suo discorso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York. “L’Ucraina – ha aggiunto – ha il diritto di difendersi e ringrazio tutti i Paesi che ci stanno aiutando”. “Il completo ritiro delle truppe russe, compresa la flotta del Mar Nero e le forze mercenarie e paramilitari, da tutto il territorio nazionale ucraino riconosciuto dalla comunità internazionale”, quindi compresa la Crimea”. Questa la richiesta di Zelensky a Mosca.
“L’umanità non ha più speranza nelle Nazioni Unite quando si parla di ricerca della pace e della difesa” dei confini nazionali. Lo ha detto sempre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Secondo il leader di Kiev è importante affrontare le problematiche “senza retorica” ma anche “senza trovare compromessi con gli uccisori” perché “le vite dovrebbero essere difese senza compromessi”.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è una “chiara violazione della Carta delle Nazioni Unite”. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aprendo la riunione sull’Ucraina del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Lo riporta il Guardian. Secondo Guterres le azioni della Russia in Ucraina stanno “aggravando le tensioni e le divisioni geopolitiche, aumentando la minaccia nucleare e creando profonde spaccature nei nostri mondi sempre più multipolari”.