Le parole di Rashad Aslanov sullo stato del conflitto: "Situazione migliora dopo le misure antiterroristiche messe in atto"
“La situazione sta migliorando dopo le misure antiterroristiche che abbiamo messo in atto. Ci sono negoziazioni in atto tra l’autorità centrale dell’Azerbaigian con i rappresentanti dei residenti armeni in Karabakh. Abbiamo ricevuto una richiesta di ricevere aiuti umanitari e i residenti armeni in Karabakh stanno ricevendo questo aiuto e per tutte le loro preoccupazioni stanno parlando con l’autorità centrale dell’Azerbaigian”. Lo ha detto in esclusiva ai microfoni di LaPresse, l’ambasciatore azero Rashad Aslanov, che ha fatto il punto della situazione sullo stato del conflitto in Nagorno-Karabakh. Aslanov ha chiarito anche che nell’interpretazione azera il conflitto è terminato nel 2020, con la fine della Seconda Guerra del Karabakh.“A seguito delle operazioni antiterroristiche, oggi possiamo vedere che ci sono tantissime munizioni. Questo ci ha dato ragione nell’iniziare queste misure antiterroristiche, perché nessun paese nel mondo può accettare di avere una zona grigia dove ci sono forze armate di altri paesi illegalmente stanziate”, ha aggiunto Aslanov che poi fa una previsione: “Non credo ci sarà un’escalation, perché è in atto un processo di demilitarizzazione. A coloro che vogliono reintegrarsi nella nostra comunità dico che sono i benvenuti”.
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