Trump in tribunale a Ny: “Contro di me caccia alle streghe”

Negata presenza di telecamere in aula. Il tycoon è accusato di aver gonfiato il valore degli asset della Trump Organization

Il processo civile che si è aperto a New York è la “continuazione della più grande caccia alle streghe della storia”. Così Donald Trump parlando ai cronisti in un corridoio del tribunale di New York, prima dell’inizio del procedimento che lo vede accusato di frode per avere gonfiato il valore delle sue proprietà.

L’accusa contro la procuratrice generale: “Razzista”

L’ex presidente ha accusato la procuratrice generale Letitia James, democratica e afroamericana, di essere “razzista” e di avere messo in atto una persecuzione contro di lui. Il tycoon ha aggiunto che le sue dichiarazioni finanziarie sono “fenomenali”. Trump, insieme a due dei suoi figli adulti, è accusato di avere gonfiato il valore degli asset della Trump Organization per ricavarne vantaggi bancari e assicurativi. La procuratrice James chiede un risarcimento di 250 milioni di dollari.

Giudice nega telecamere in aula

Il giudice che presiede il processo civile nei confronti di Donald Trump, Arthur Engoron, ha negato la presenza di telecamere in aula per documentare le dichiarazioni iniziali di accusa e difesa. La richiesta era stata avanzata dai media Usa che stanno seguendo il processo. 

Corte Suprema respinge ricorso per esclusione Trump da elezioni

Mentre Donald Trump si apprestava ad entrare nell’aula del tribunale di New York, per l’udienza iniziale del processo civile a suo carico, la Corte Suprema assegnava una vittoria all’ex presidente. La Corte ha infatti respinto il ricorso presentato da un candidato alla nomination repubblicana, John Anthony Castro, che chiedeva l’esclusione di Trump dalle elezioni in base al 14esimo emendamento, per il suo ruolo nella tentata insurrezione del 6 gennaio 2021. Sullo stesso argomento sono stati presentati alla Corte Suprema altri ricorsi che verranno esaminati nei prossimi mesi.