Mesi dopo aver lasciato la Casa Bianca, l’ex presidente americano Donald Trump rivelò informazioni potenzialmente top secret riguardanti i sottomarini nucleari Usa con un cliente del suo resort di Mar-a-Lago, in Florida. L’uomo, un miliardario australiano, avrebbe a sua volta condiviso le informazioni con altri, compresi oltre una decina di funzionari stranieri, diversi suoi dipendenti e alcuni giornalisti. Lo riferisce Abc News, citando fonti a conoscenza della vicenda, che è stata riportata al procuratore speciale Jack Smith, che sta indagando sulla detenzione illecita da parte di Trump di documenti riservati della Casa Bianca. Membri dell’ufficio di Smith e agenti dell’Fbi, riporta Abc News, hanno interrogato almeno due volte quest’anno il miliardario australiano, Anthony Pratt, che controlla l’azienda Usa Pratt Industries, una delle più grandi aziende di packaging al mondo.
Secondo il resoconto fornito da Pratt e riportato dalle fonti di Abc News, il miliardario disse a Trump che l’Australia avrebbe dovuto iniziare ad acquistare i sottomarini Usa. A quel punto Trump, “chinandosi” verso Pratt in maniera confidenziale, rivelò due dettagli riservati sulla flotta di sottomarini della US Navy: l’esatto numero di testate nucleari che ciascun sottomarino può imbarcare e l’esatta distanza alla quale i sottomarini Usa possono avvicinarsi a quelli russi senza essere individuati. A sua volta, il miliardario australiano, in una serie di conversazioni e email, condivise le informazioni acquisite da Trump con almeno altre 45 persone, compresi sei giornalisti, undici suoi dipendenti, dieci funzionari australiani e tre ex primi ministri australiani. Gli investigatori, riporta Abc News, hanno chiesto al miliardario australiano di non divulgare ulteriormente le informazioni acquisite dall’ex presidente.