Il ministro degli Esteri: "L'Arabia Saudita non vuole certamente la guerra, dialoga con Gerusalemme"
“Hamas non vuole nessun tipo di dialogo e vuole allontanare il mondo arabo da Israele“. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rtl 102.5, rispondendo a una domanda sul fatto se l’attacco di Hamas punti a raffreddare la ripresa delle relazioni tra Tel Aviv e mondo arabo, in particolare l’Arabia Saudita.
“Gli accordi di Abramo – continua Tajani – puntano alla pace. Sono Stato in Arabia pochi giorni fa e Riad non vuole certamente la guerra, dialoga con Israele”. Hamas, secondo Tajani, “vuole dividere Israele da questi Paesi arabi con cui c’è dialogo e vuole accendere lo scontro pensando di avere il sostegno dell’Iran”. Al momento, aggiunge Tajani, “non ci sono prove di un’organizzazione dell’attacco da parte iraniana ma certamente non piacciono i festeggiamenti in parlamento a Teheran dopo l’aggressione da parte di Hamas. Dobbiamo lavorare per la pace ma nessuno po’ pensare di cancellare Israele dalla carta geografica”.
Tajani: “Lavoriamo per pace ma violenze Hamas inammissibili”
In Medioriente “abbiamo visto cose inammissibili” e “violenze contro gli innocenti” aggiunge il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rtl 102.5. “Noi lavoriamo per la pace ma questo non significa accettare la violenza di chi arriva a profanare i cadaveri. Sono scene raccapriccianti”, aggiunge, lo è “uccidere mille persone senza motivo, questo non ha giustificazione. Un conto è una guerra, difendere la propria identità, un’altra è massacrare civili innocenti”.
Tajani ricorda che quella avvenuta in questi giorni in Israele “è la più grave strage mai compiuta“. Sul fronte diplomatico, sottolinea, “siamo sempre per la linea dei due popoli e due stati. Ho incontrato i ministri degli Esteri di Israele e Palestina e lavorato per la riduzione delle tensioni e favorendo quel che può essere utile a una de-escalation”. Ma “non ci può essere equidistanza rispetto a un attacco terroristico”.
Tajani: “No notizie negative su italiani”
“Non abbiamo notizie negative sui nostri concittadini” che si trovano in Medio Oriente e in particolare in Israele dopo l’attacco di Hamas” sottolinea il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rtl 102.5. Alcuni degli italiani, ha aggiunto, “stanno rientrando, stiamo facendo tutto per metterli in sicurezza”. Tajani ha ricordato che in Israele si trovano “18mila italiani, molti con doppio passaporto”, mentre 800 sono registrati “alla Farnesina, tra pellegrini, turisti e persone che lavorando temporaneamente in Israele”.
Tajani: “Livello sicurezza alto su potenziali obiettivi”
“Abbiamo innalzato il livello di guardia sui potenziali obiettivi per garantire la sicurezza dei nostri cittadini di religione ebraica e anche delle rappresentanze diplomatiche di israele” conclude il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Rtl 102.5. “E’ un momento di grande tensione – ammette Tajani – l’attività di prevenzione è massima, non dobbiamo abbassare la guardia e tutelare i nostri concittadini in quelli che possono essere potenziali obiettivi”.
Tajani: “Al lavoro per rientro connazionali da Israele”
“In partenza direzione Firenze per gli Stati Generali della diplomazia culturale. Al lavoro per cercare di aiutare i connazionali bloccati in Israele a rientrare in Italia. La loro sicurezza è la priorità più assoluta del Governo”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un post sul proprio profilo X.
In partenza direzione Firenze per gli Stati Generali della diplomazia culturale. Al lavoro per cercare di aiutare i connazionali bloccati in Israele a rientrare in Italia. La loro sicurezza è la priorità più assoluta del Governo. pic.twitter.com/z2PM5NBJqi
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 9, 2023
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