Di Eviatar Moshe Kipnis e Liliach Lea Havron non si hanno più notizie dopo l'attacca effettuato da Hamas al confine con la Striscia di Gaza
Parla in un’intervista all’Associated Press Nadav Kipnis, figlio di Eviatar Moshe Kipnis e Liliach Lea Havron, i due coniugi italo-israeliano di 65 e 60 anni che risultano dispersi dopo l’attacco effettuato sabato mattina da Hamas alla loro casa nel kibbutz di Be’eri, nel sud di Israele, vicino al confine con la Striscia di Gaza. “Pensiamo che i nostri genitori siano stati rapiti e non uccisi. Prima di tutto perché a oggi, a differenza dei parenti di altre famiglie che vivevano nel kibbutz, non abbiamo ricevuto notizie relative alla loro morte, e in secondo luogo perché ci siamo confrontati con altre persone nel kibbutz che ci hanno detto che la casa era vuota ed era stata bruciata, quindi tendiamo a pensare che siano stati rapiti” le parole del ragazzo.
“I miei genitori – aggiunge – sabato mattina erano nella loro casa quando Hamas ha iniziato a lanciare razzi verso i villaggi vicini alla Striscia di Gaza. Da quanto sappiamo si sono recati nel rifugio poi, alle 9.30 del mattino, abbiamo avuto l’ultimo contatto con loro, nel quale ci hanno detto che i terroristi cercavano di buttare giù la porta, e la telefonata è terminata”.
“Mio padre è molto malato, ha una malattia autoimmune e utilizza una sedia a rotelle, non sappiamo se stia ricevendo i trattamenti necessari per la sua sopravvivenza” conclude Nadav.
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