Il ministero degli Esteri di Beirut parla di "un attacco palese e un crimine contro la libertà di opinione e di stampa"
Il Libano presenterà una denuncia al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite contro Israele per l’uccisione del giornalista libanese Issam Abdullah, che lavorava per la Reuters, e per il ferimento di altri giornalisti di Agence France-Presse e Al Jazeera. Lo riferisce il ministero degli Esteri libanese, citato dall’agenzia di stampa libanese Nna, parlando di “uccisione deliberata” del cameraman “da parte di Israele”. Il ministero degli Esteri libanese ha fatto sapere di avere incaricato la missione permanente del Libano presso l’Onu a New York di presentare la denuncia al Consiglio di sicurezza.
Il ministero degli Esteri di Beirut parla di “un attacco palese e un crimine contro la libertà di opinione e di stampa, i diritti umani e il diritto umanitario internazionale”. La denuncia contro Israele, inoltre, include “una spiegazione dell’escalation di provocazioni e attacchi israeliani nell’ultima settimana, e dei danni che hanno causato a vite e proprietà, e della continua violazione della sovranità del Libano e della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che il Libano ha affermato di voler attuare e rispettare in tutti i suoi aspetti, ritenendo Israele responsabile dell’escalation in corso, e avvertendo che la mancata cessazione di ciò che Israele sta facendo infiammerà l’intera regione e minaccerà la pace e la sicurezza internazionale e gli interessi del mondo intero”.
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