È salito a oltre 2.000 il bilancio delle vittime per gli attacchi israeliani. Ucciso il terrorista di Hamas, Ali Qadi

Durante la recente incursione nella Striscia di Gaza l’esercito di Tel Aviv afferma di aver trovato i corpi di israeliani tenuti in ostaggio dai miliziani palestinesi di Hamas. Lo riporta Haaretz. Stamattina lo stesso esercito di Tel Aviv, con un post pubblicato su X, aveva parlato di circa 120 civili tenuti in ostaggio da Hamas da quando la guerra tra Israele e i miliziani palestinesi è iniziata.

Sarebbero 120 i civili in ostaggio di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo affermano le forze israeliane di difesa (Idf). In un posto pubblicato sul suo account ufficiale X, l’esercito israeliano scrive: “Ad oggi, l’Idf ha confermato che oltre 120 civili sono tenuti prigionieri a Gaza dall’organizzazione terroristica Hamas”. Nelle passate ore nella Striscia si sono svolte incursioni che avevano tra i propri obiettivi la liberazione degli ostaggi. 

Iran avverte Israele: “Se attacco su Gaza continua dovremo intervenire”

L’Iran ha inviato un messaggio a Israele sottolineando che non vuole un’ulteriore escalation nella guerra ma che dovrà intervenire se l’operazione israeliana a Gaza continuerà. Lo riporta Axios, citando due fonti diplomatiche a conoscenza della situazione. Il messaggio di Teheran è stato inviato allo Stato ebraico attraverso le Nazioni Unite.

Appello di Al Qaeda alla jihad contro Israele e Usa

“Lasciamo che la jihad contro gli aggressivi ebrei e i loro alleati si diffonda in ogni terra, mare e cielo”. È l’appello di Al Qaeda in una dichiarazione diffusa attraverso i canali di propaganda della rete terroristica e rilanciata da alcuni siti internazionali. “I figli dell’Islam dovrebbero attaccare i sionisti” nelle strade di Dubai, Abu Dhabi, Arabia Saudita e Bahrein, si legge nel messaggio di Al Qaeda, che invita a “scuotere la terra sotto le basi militari americane, i suoi aeroporti e le ambasciate nelle nostre regioni islamiche. Perché le munizioni arrivano in Israele dai loro magazzini e cadono sulla testa e sul petto dei nostri fratelli palestinesi”.

Esercito Israele: “Offensiva a Gaza sarà via aria, mare e terra”

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere che si stanno preparando per espandere la campagna offensiva a Gaza. “I battaglioni e i soldati dell’Idf sono dispiegati in tutto il Paese e si preparano ad aumentare la preparazione per le prossime fasi della guerra, con un’enfasi su una significativa operazione di terra”, hanno affermato, aggiungendo che “si stanno preparando ad attuare un’ampia gamma di piani operativi offensivi che includono, tra l’altro, un attacco integrato e coordinato dall’aria, dal mare e dalla terra”.

Esercito Israele: “In corso attacco esteso su obiettivi Hamas a Gaza”

L’esercito di Israele (Idf) ha annunciato sulla piattaforma X che sta “attaccando obiettivi militari dell’organizzazione terroristica di Hamas nella Striscia di Gaza in un attacco esteso”. L’Idf aggiunge che “maggiori dettagli” verranno forniti in seguito.

Francia in contatto con connazionali per evacuazione da Gaza 

La Francia è in contatto con decine di cittadini francesi che si trovano a Gaza e con i dipendenti dell’Istituto francese di Gaza, nella speranza di garantire la loro evacuazione, secondo quanto dichiarato da un funzionario diplomatico francese. Tra i cittadini francesi ci sono sia persone che vivono lì sia persone in visita per motivi umanitari o familiari. Il funzionario ha spiegato che sono in corso sforzi diplomatici, attraverso il consolato francese a Gerusalemme e stretti contatti con funzionari israeliani ed egiziani. Il funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato a causa della delicatezza delle discussioni, ha anche detto che è importante che vengano risparmiati i civili, in linea con il diritto umanitario internazionale. La Francia si è adoperata per aiutare a localizzare o liberare i cittadini franco-israeliani ritenuti in ostaggio da Hamas.

Piantedosi: “Da crisi umanitaria rischio aumento flussi migratori”

“C’è il rischio” che aumentino i flussi migratori per effetto di quanto sta accadendo in Medioriente. Lo ha spiegato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oggi a Firenze, intervenendo alla Festa del Foglio.”Una grande crisi umanitaria, è una delle ipotesi di cui si parla – ha aggiunto il ministro -. Ma vediamo se il fenomeno si verifica. Va tenuto presente che abbiamo già segnalazione di arrivi dalla Palestina, seppure questo accadeva già prima. È molto importante la nostra capacità di intercettare all’arrivo persone che possono dare una indicazione di una maggiore attenzione”.

Blinken: “Cina usi sua influenza per evitare estensione conflitto” 

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha chiamato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, per chiedere l’aiuto della Cina per evitare che la guerra fra Israele e Hamas si estenda. Il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha riferito che Blinken ha chiamato Wang sabato da Riyad, in Arabia Saudita, per chiedere alla Cina di usare tutta l’influenza che ha in Medioriente per evitare che altri Paesi e gruppi entrino nel conflitto. 

Miller non ha voluto precisare con quali Paesi e gruppi gli Stati Uniti ritengono che Pechino abbia influenza, ma è noto che la Cina ha stretti legami commerciali e politici con l’Iran, che a sua volta sostiene Hamas e il movimento libanese Hezbollah. Miller si è rifiutato di riferire la risposta di Wang, ma ha detto che gli Usa ritengono che gli Stati Uniti e la Cina abbiano un interesse comune nella stabilità del Medioriente.

Khamenei: “Mondo musulmano sostenga popolo palestinese”

Tutti nel mondo musulmano hanno il dovere di sostenere il popolo palestinese“. Lo ha scritto su X il l’ayatollah iraniano Ali Khamenei. “Con la grazia di Dio, questo movimento che è iniziato in Palestina avanzerà e sfocerà in una vittoria completa per i palestinesi”, si legge in un altro post. E ancora: “La Palestina e Gaza sono manifestazioni del potere dell’Islam”. 

In centinaia ai funerali del reporter ucciso in Libano 

Si sono svolti in Libano i funerali del reporter della Reuters Issam Abdallah, ucciso in un bombardamento israeliano del sud del Paese. Il giornalista ora riposa nel cimitero della sua città natale, Khiam. Al corteo funebre hanno partecipato centinaia di persone, compresi giornalisti e parlamentari libanesi. Abdallah è morto ieri sera vicino al villaggio di Alma al-Shaab, nel sud del Libano, quando un proiettile è esploso vicino a un gruppo di reporter internazionali che seguivano lo scontro a fuoco tra le forze israeliane ed Hezbollah.

La Reuters ha dichiarato in un comunicato che due dei suoi giornalisti, Thaer Al-Sudani e Maher Nazeh, sono rimasti feriti nello stesso bombardamento mentre la Tv del Qatar Al-Jazeera, ha affermato che il suo cameraman Elie Brakhya e la giornalista Carmen Joukhadar, sono rimasti feriti. L’agenzia di stampa internazionale francese Agence France-Presse ha riferito che anche due dei suoi giornalisti sono rimasti feriti: la fotografa Christina Assi e il giornalista video Dylan Collins. Assi in particolare, secondo Afp, si trova l’American University Medical Center di Beirut e ha bisogno di donazioni di sangue. 

Hamas: “9 ostaggi uccisi in raid Israele, 4 sono stranieri” 

Le Brigate Qassam, cioè l’ala militare di Hamas, hanno dichiarato che 9 ostaggi, 4 dei quali stranieri, sono stati uccisi nelle ultime 24 ore a causa dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, che hanno colpito aree in cui erano trattenuti gli ostaggi. L’annuncio, che non è stato possibile verificare in modo indipendente, giunge un giorno dopo che Hamas aveva riferito che 13 ostaggi erano stati uccisi durante i bombardamenti israeliani, il che porta il totale degli ostaggi uccisi a 22. I combattenti di Hamas hanno preso in ostaggio più di 100 persone durante l’attacco di sabato scorso contro il sud di Israele e le postazioni militari che circondano Gaza. 

Migliaia a marcia pro-palestinesi in centro a Londra 

Migliaia di persone manifestano nel centro di Londra per una marcia pro-palestinese organizzata da gruppi come Stop the War Coalition e Palestine Solidarity Campaign (Psc). Lo riferisce l’emittente britannica Sky News, sottolineando che la polizia di Londra aveva annunciato il dispiegamento di oltre 1.000 agenti per sorvegliare la manifestazione. 

Tajani: “Prima preoccupazione salvare ostaggi” 

“La situazione è abbastanza complicata, la nostra prima preoccupazione è quella di salvare gli ostaggi ed evitare un’escalation che coinvolga anche altri Paesi. Mi auguro si possano organizzare dei corridoi umanitari per fare uscire il maggior numero possibile da Gaza. Siamo al lavoro per cercare di salvare il maggior numero possibile di vite umane dopo il criminale attacco di Hamas, che provoca una reazione di Israele che ha tutto il diritto di difendersi, ma ci auguriamo che la reazione sia proporzionata all’offesa subita”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell’Assemblea nazionale enti locali di Forza Italia all’Autodromo di Monza. 

Russia: “Accuse di fornire armi a Hamas sono speculazioni”

La portavoce del ministero degli Esteri della Russia, Maria Zakharova, in un post su Telegram ha definito “speculazioni” i “tentativi” da parte dei Paesi occidentali “di accusare la Russia di essere coinvolta nella fornitura di armi e munizioni a Hamas“. “Ci sono persino fantastiche insinuazioni sulla presunta creazione” sotto la promozione russa “nella Striscia di Gaza della produzione di armi leggere e di piccolo calibro, così come di munizioni per queste”, ha aggiunto Zakharova. 

Oms: “Israele riconsideri evacuazione Gaza, sarà tragedia umana”

“Continuiamo il nostro appello a Israele affinché riconsideri la decisione di evacuare 1,1 milioni di persone. Sarà una tragedia umana“. Così su X il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sulla situazione a Gaza e l’ordine di Israele di evacuazione dal nord della Striscia. 

Intesa Usa-Egitto-Israele per uscita stranieri da Gaza

Egitto, Israele e Stati Uniti hanno raggiunto un accoro per consentire agli stranieri presenti a Gaza di passare attraverso il valico di Rafah, in Egitto. Lo riferisce un alto funzionario egiziano, secondo il quale Israele ha accettato di astenersi dal colpire le zone attraverso cui gli stranieri potrebbero passare uscendo dal territorio palestinese assediato. Ha aggiunto che anche il Qatar è stato coinvolto nei negoziati e che i gruppi miliziani palestinesi, Hamas e Jihad islamica, hanno dato la loro approvazione. Un altro funzionario egiziano ha affermato di aver ricevuto “istruzioni” per aprire il valico oggi pomeriggio agli stranieri provenienti da Gaza. Il primo funzionario ha aggiunto che sono in corso negoziati per consentire la consegna di aiuti umanitari a Gaza attraverso il valico. 

Fonti Viminale: “In Italia 28.707 obiettivi sensibili”

Sono 28.707 gli obiettivi sensibili in Italia. A 205 di questi, riferibili al mondo ebraico e allo Stato d’Israele, il ministero dell’Interno sta dedicando particolare attenzione. Lo si apprende da fonti del Viminale, a seguito della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza tenutosi stamani a Roma e presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Tema centrale della riunione, che rappresenta un aggiornamento di quelle già svolte nei giorni scorsi, è stata l’analisi dei potenziali riflessi in Italia della guerra tra Israele e Palestina. All’incontro hanno preso parte i vertici delle Forze dell’ordine e dell’intelligence. 

Esercito Israele: “Beirut responsabile di attacchi da Libano” 

Il governo libanese è responsabile di ogni attacco lanciato dal Libano contro la nostra sovranità“. Lo scrive sul suo profilo X il portavoce per i media arabi delle forze di difesa israeliane, Avichay Adraee. “Chiunque tenterà di attraversare il confine per entrare nelle nostre terre verrà ucciso”. Stamattina le forze israeliane hanno annunciato di aver sventato un tentativo di infiltrazione dal Libano e di aver ucciso tre miliziani. 

Onu: “Acqua a Gaza sta per finire, in 2 milioni a rischio”

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente (Unrwa) avverte che “più di 2 milioni di persone sono a rischio a causa della mancanza d’acqua” a Gaza. Lo riporta il Guardian. “È diventata una questione di vita o di morte. È un dovere: il carburante deve essere consegnato adesso a Gaza per rendere l’acqua disponibile per 2 milioni di persone”, ha affermato Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa. “Il carburante è l’unico modo perché le persone abbiano acqua potabile sicura – ha proseguito – In caso contrario, le persone inizieranno a morire di grave disidratazione, tra cui bambini piccoli, anziani e donne. L’acqua è ormai l’ultima ancora di salvezza rimasta. Chiedo che l’assedio agli aiuti umanitari venga revocato adesso”.

Esercito Israele: “Ucciso leader unità elite Hamas” 

Le forze di difesa israeliane (Idf)affermano di aver ucciso un comandante di compagnia dell’unità di elite di Hamas nota come Nukhba. Lo riporta The Times of Israel. Si tratta di Ali Qadhi, a seguito di un attacco con droni seguito all’attività di intelligence militare e dello Shin Bet. Secondo l’Idf, Qadhi era stato arrestato da Israele nel 2005 per il rapimento e l’omicidio di civili israeliani ed era stato rilasciato nella Striscia di Gaza come parte dello scambio di prigionieri di Gilad Shalit del 2011.

L’esercito israeliano ha specificato che Ali Qhadi ha guidato uno degli attacchi in Israele dello scorso 7 ottobre, giorno in cui è iniziata la guerra tra Tel Aviv e Hamas. L’Idf ha anche affermato di aver ucciso il capo dello schieramento aereo di Hamas, Murad Abu Murad, in un attacco aereo notturno contro un obiettivo terroristico nella Striscia di Gaza. L’Idf ha affermato che Abu Murad “ha avuto un ruolo importante nel dirigere i terroristi durante il massacro” dello scorso fine settimana.

Iran: “Intervento Hezbollah sarebbe terremoto per Israele”

Un intervento di Hezbollah nel conflitto in corso in Medio Oriente sarebbe “un enorme terremoto per Israele”. Lo ha detto il ministro iraniano degli Esteri, Hossein Amirabdollahian, incontrando i giornalisti durante la sua visita a Beirut, in Libano. Amirabdollahian ha detto di aver incontrato il leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah, che lo ha informato sulle condizioni dei miliziani. “Conosco gli scenari che Hezbollah ha preso in considerazione”, ha affermato Amirabdollahian. “Qualsiasi passo farà la resistenza (Hezbollah ndr) causerà un enorme terremoto nell’entità sionista”. Amirabdollahian ha aggiunto: “Voglio mettere in guardia i criminali di guerra e coloro che sostengono questa entità prima che sia troppo tardi per fermare i crimini contro i civili a Gaza, perché potrebbe essere troppo tardi tra poche ore”. 

Autorità Gaza: “In ultimi raid 324 morti, 126 bimbi” 

Nei raid condotti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza sarebbero morte 324 persone, tra cui 126 bambini. Lo riferisce il ministero della Salute della Striscia di Gaza. Lo riportano i media internazionali. Tra le vittime anche 88 donne mentre i feriti, nello stesso lasso di tempo, sarebbero 1.088. In totale, in una settimana di bombardamenti nella Striscia, il bilancio è di 2.215 morti, tra cui ci sono 724 bambini. 

Sirene d’allarme per razzi anche nel centro di Israele

Le sirene d’allarme per un possibile attacco missilistico suonano anche nel centro di Israele. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz. In precedenza l’allarme era scattato nel sud del Paese spesso bersaglio dei lanci missilistici dalla Striscia di Gaza. Si tratta dei primi lanci dopo circa 10 ore di pausa, secondo uno schema già attuato da Hamas negli ultimi giorni. L’allerta in Israele, dunque, resta massima a una settimana dall’attacco su vasta scala lanciato dai miliziani palestinesi al potere a Gaza. 

Esercito Israele: “Dolore per giornalista ucciso in Libano”

Il portavoce dell’esercito israeliano, Richard Hecht, nel corso di una conferenza stampa ha detto di essere “molto dispiaciuto” per la morte del giornalista della Reuters rimasto ucciso durante un bombardamento lungo il confine con il Libano. Lo riporta il Daily Star. “Siamo molto dispiaciuti per la morte del giornalista”, ha affermato Hecht, aggiungendo che l’esercito sta “indagando” sull’episodio che ha portato anche al ferimento di altri sei reporter. 

Israele: “Evacuate nord Gaza, attaccheremo con forza”

Il portavoce principale dell’esercito israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, afferma che le forze di Tel Aviv si stanno preparando per le prossime fasi della guerra e sollecita i palestinesi nel nord della Striscia di Gaza ad evacuare, dicendo che Israele sta per “attaccare” con “grande forza”. Lo riporta The Times of Israel. “Siamo schierati e fortemente preparati per le prossime fasi della guerra”, dice Hagari. “Stiamo preparando le forze, esaminando i piani, siamo preparati”. Nel nord della Striscia, sottolinea Hagari, “ci sono ancora cittadini che non sono stati evacuati. Chiunque scelga di non evacuare mette in pericolo se stesso e la sua famiglia. Attaccheremo con grande forza le zone che sono state evacuate”.

Riprende lancio razzi da Gaza verso Israele

Le sirene d’allarme hanno suonato in diverse città al confine con la Striscia Gaza anticipando un nuovo lancio di razzi da parte di Hamas verso Israele. Lo riporta il The Times of Israel che ricorda come si tratti del primo lancio di missili dopo circa 10 ore di pausa. Uno schema che ormai si ripete da tre giorni. Quattro sono caduti nella città di confine di Sderot causando ingenti danni ma nessun ferito. Un missile ha colpito una scuola, un altro la linea ferroviaria, mentre un terzo è caduto su una strada.

Onu: “Oltre 1300 edifici distrutti a Gaza”

Più di 1.300 edifici nella Striscia di Gaza sono stati distrutti a seguito dei raid israeliani. Lo afferma l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Lo riporta il Daily Star. Ocha aggiunge che nel corso di una settimana di bombardamenti nella Striscia sono state distrutte 5.540 unità abitative e quasi 3.750 case sono state danneggiate in modo tale da risultare inabitabili. 

Esercito Israele: “Attacchi su larga scala a Gaza”

L’esercito israeliano ha affermato che i suoi aerei da combattimento hanno condotto nell’ultimo giorno attacchi su larga scala in tutta la Striscia di Gaza contro decine di obiettivi di Hamas e agenti dell’unità di elite del gruppo palestinese ‘Nukhba’. Lo riporta la Cnn. Il ministero degli Interni di Gaza ha confermato che attacchi aerei hanno colpito diverse regioni di Gaza venerdì e sabato mattina. Tra le aree colpite, secondo il dicastero, ci sono il campo profughi di Al Nuseirat, le regioni nel nord di Gaza e Al Shanti nella parte occidentale di Gaza.Sono stati segnalati anche bombardamenti navali lungo la costa occidentale e ad ovest di Khan Younis.

Israele offre itinerari per evacuazione nord Gaza 

In un messaggio in arabo, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno invitato i residenti del nord della Striscia di Gaza a spostarsi verso sud usando i corridoi di evacuazione tra le 10 e le 16 locali di oggi (tra le 11 e le 17 in Italia). “Se hai a cuore te stesso e i tuoi cari, vai a sud come indicato”, affermano i militari. “Siate certi che i leader di Hamas si sono presi cura di se stessi e si stanno riparando dagli attacchi nella regione”, prosegue il messaggio. In precedenza l’Idf aveva esortato l’intera popolazione del nord della Striscia a spostarsi a sud.

Sinora 1900 morti in Striscia Gaza

È salito a 1900 vittime il bilancio degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dopo il lancio dell’operazione militare contro Hamas. Lo riporta l’agenzia wafa citando fonti sanitarie secondo cui il numero complessivo dei feriti è salito a 7.696. Tra le vittime ci sono anche 614 bambini e 370 donne. Nell’ultimo giorno i morti sarebbero stati 256, tra cui 20 bambini, e i feriti 1.788. In Cisgiordania, sinora, il numero delle vittime è salito a 51, compresi alcuni bambini.

Diverse vittime in raid notturni su Gaza 

I bombardamenti israeliani di questa notte su Gaza avrebbero provocato numerosi morti e feriti tra i civili. Lo scrive l’agenzia palestinese Maan, sottolineando che i raid avrebbero colpito anche edifici residenziali. Tra le zone più colpite dai missili israeliani ci sarebbero Jabalia (nel nord della Striscia) e Rafah, a sud della regione. I bombardamenti, secondo Maan, proseguono anche nella mattina di oggi, provocando altre vittime.

Ucciso importante membro Hamas

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver ucciso un membro importante del gruppo terroristico Hamas in un attacco aereo notturno nella Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel. Il raid, secondo l’Idf, ha preso di mira il quartier generale da cui Hamas gestiva la sua attività aerea, uccidendo Murad Abu Murad, a capo proprio delle forze aeree di Hamas. Per l’Idf Murad ha avuto “ha avuto un ruolo importante nel guidare i terroristi durante il massacro” dello scorso fine settimana, compiuto anche attraverso attacchi dal cielo con i miliziani di Hamas giunti in deltaplano. 

Esercito Israele colpisce postazioni Hezbollah in Libano

Ancora tensioni nel sud del Libano tra l’esercito israeliano ed Hezbollah nel quadro del conflitto esploso in Medioriente. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz l’esercito di Tel Aviv avrebbe colpito postazioni delle milizie del ‘partito di Dio’ dopo che un velivolo non identificato si è infiltrato all’interno del territorio israeliano. Il possibile intervento di Hezbollah nel conflitto tra Israele e Hamas è una delle eventualità più temute.

Onu: “Oltre 400mila sfollati in Striscia Gaza” 

Oltre 400mila palestinesi hanno lasciato le proprie case nella Striscia di Gaza e risultano sfollati all’interno della regione. Lo ha riferito l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Lo riportano i media internazionali. “La maggior parte delle persone non ha accesso all’acqua potabile dopo che la fornitura attraverso la rete idrica e il funzionamento degli impianti di desalinizzazione/purificazione dell’acqua si sono interrotti”, afferma l’Ocha, secondo cui “come ultima risorsa, le persone consumano acqua salmastra proveniente dai pozzi agricoli, innescando gravi preoccupazioni sulla diffusione di malattie”. 

Hezbollah: “Agiremo al momento giusto”

Hezbollah è “pienamente preparato” per unirsi ad Hamas nella sua lotta contro Israele e si muoverà “quando sarà il momento di agire”. Lo ha affermato il vicecapo di Hezbollah, Naim Qassem. Lo riportano i media internazionali. “Gli appelli dietro le quinte delle grandi potenze, dei Paesi arabi e degli inviati delle Nazioni Unite, direttamente e indirettamente, che ci dicono di non interferire non avranno alcun effetto”, ha assicurato Qassem. “Hezbollah conosce perfettamente i suoi compiti”, ha continuato. “Siamo preparati e pronti, pienamente pronti e seguiamo gli sviluppi momento per momento”, ha concluso. 

Usa chiedono a Israele di rinviare attacco via terra

Gli Stati Uniti avrebbero chiesto a Israele di rinviare la sua offensiva via terra nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Jerusalem post citando un rapporto ripreso da altri media israeliani. Gli Stati Uniti vorrebbero che l’attacco via terra venisse rinviato sino alla creazione di corridoi umanitari per favorire l’uscita dei civili dalla Striscia. Non è chiaro, tuttavia, quale sia stata la risposta di Israele alla richiesta americana. 

Borrell: “Impossibile attuare piano evacuazione Gaza”

L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la sicurezza, Josep Borrel, ha dichiarato che il piano di Israele di evacuare più di un milione di persone dal nord di Gaza in un solo giorno è “assolutamente impossibile da attuare“. Lo riporta France 24. Parlando in conferenza stampa a Pechino, Borrell ha affermato: “Sto dicendo, rappresentando la posizione ufficiale dell’Unione europea” che il piano di evacuazione “è assolutamente impossibile da attuare”. “Immaginare di poter spostare un milione di persone in 24 ore in una situazione come quella di Gaza può essere solo una crisi umanitaria”, ha aggiunto. 

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