Il capo del partito che da anni governa il Paese ha votato a Varsavia
Jaroslaw Kaczynski, leader del partito conservatore ‘Diritto e Giustizia’ che da anni governa la Polonia, al seggio a Varsavia in occasione delle elezioni politiche che tracceranno la strada per il quinto Paese più popoloso e la sesta economia più grande dell’Unione Europea. Nelle consultazioni, il partito di Kaczynski è contrapposto ai gruppi di opposizione che lo accusano di aver eroso le fondamenta del sistema democratico. ‘Diritto e Giustizia’, che basa il suo programma sulla difesa delle tradizioni cattoliche e sulle misure per pensionati e famiglie con bambini, ha perso parte del suo sostegno rispetto alle elezioni del 2019, quando prese il 44% dei voti. A causa dell’alta inflazione, delle accuse di clientelismo e dei litigi con gli alleati europei, il partito è oggi dato dai sondaggi circa al 30%: abbastanza per essere il primo partito del paese ma con il rischio di perdere la maggioranza in parlamento. Coalizione Civica, Terza Via e Nuova Sinistra hanno fatto campagna elettorale promettendo di ripristinare lo stato di diritto e i legami con l’UE e gli altri alleati se riusciranno a conquistare il potere.
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