Israele, raid nella notte su Gaza: decine di morti

Le ultime news di martedì 17 ottobre sulla guerra tra Israele e Hamas, in aggiornamento. È salito a 71 il bilancio dei morti nei raid aerei notturni condotti da Israele nel sud della Striscia di Gaza. È quanto riporta Al Jazeera Arabic. Molte delle persone uccise erano donne e bambini. Una fonte medica ha detto che centinaia sono rimasti feriti durante i bombardamenti, che hanno colpito soprattutto le case a Rafah e Khan Younis, nel sud della Striscia. In una dichiarazione separata, l’esercito israeliano ha affermato di aver colpito nella notte più di 200 obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza

Hezbollah annuncia ‘giorno di rabbia’ contro Israele

Il gruppo libanese Hezbollah ha denunciato quello che ha definito “l’attacco mortale di Israele” contro un ospedale di Gaza che ha ucciso centinaia di palestinesi, annunciando per domani, mercoledì, “una giornata di rabbia senza precedenti” contro Israele e la visita di Biden nel paese. “L’attacco rivela il vero volto criminale di questa entità“, si legge nella dichiarazione – citata da Al Arabiya – del gruppo, che accusa anche gli Stati Uniti: “Hanno la responsabilità diretta e completa di questo massacro”.

Feriti portati in ospedale Shifa

Ambulanze e auto private hanno trasportato circa 350 feriti dell’esplosione dell’ospedale Al-Ahli di Gaza verso il principale ospedale di Gaza City, al-Shifa, già sovraccarico di feriti a causa di altri attacchi. Lo ha riferito il suo direttore, Mohammed Abu Selmia. I feriti sono stati stesi sul pavimento insanguinato. “Stiamo comprimendo cinque letti in un’unica minuscola stanza. Abbiamo bisogno di attrezzature, di medicine, di letti, di anestesia, di tutto”, ha detto Abu Selmia, avvertendo che il carburante per i generatori dell’ospedale si esaurirà mercoledì. “Penso che il settore medico di Gaza collasserà entro poche ore”, ha aggiunto.

Herzog: “Media ingoiano menzogne di Hamas”

“Un missile della Jihad islamica ha ucciso molti palestinesi in un ospedale di Gaza, un luogo dove le vite dovrebbero essere salvate. Vergogna ai media che ingoiano le menzogne di Hamas e della Jihad islamica, trasmettendo in tutto il mondo una diffamazione sanguinosa del 21° secolo”. Lo scrive su X il presidente israeliano Isaac Herzog. “Vergogna ai vili terroristi di Gaza che versano volontariamente il sangue degli innocenti”, dice. “Mai come oggi la scelta è stata così chiara. Israele si oppone a un nemico fatto di puro male. Se difendi l’umanità, il valore di tutta la vita umana, stai dalla parte di Israele”, aggiunge.

Netanyahu: “Terroristi hanno attaccato ospedale”

“I barbari terroristi di Gaza sono quelli che hanno attaccato l’ospedale di Gaza, non l’Idf”. Lo dichiara il premier israeliano Benjamin Netanyahu.  “Il mondo intero dovrebbe sapere”, ha scritto su X. “Coloro che hanno brutalmente ucciso i nostri figli uccidono anche i propri figli“, ha aggiunto. 

Hamas a Nbc: “Rilasciamo ostaggi se stop raid su Gaza”

Un alto funzionario di Hamas ha detto a Nbc News che il gruppo è disposto a rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi civili immediatamente se Israele interrompe la sua campagna di bombardamenti su Gaza. Lo riferisce Nbc sul suo portale web. Il funzionario di Hamas – riferisce Nbc sul sito – ha detto che gli ostaggi potrebbero essere rilasciati entro un’ora se Israele rispetterà i suoi termini. Ha affermato che ora non esiste un posto sicuro dove rilasciare gli ostaggi.

Re Giordania: “Massacro ospedale crimine di guerra”

“Il massacro dell’Ospedale Battista a Gaza è un atroce crimine di guerra che non può essere ignorato”. È quanto afferma re Abdullah II di Giordania, in una dichiarazione diffusa dalla casa reale.

Hamas: “Usa responsabili di massacro ospedale”

Gli Stati Uniti sono responsabili del mortale attacco israeliano all’ospedale al-Ahli a Gaza. Lo ha affermato il leader di Hamas Ismail Haniyeh, citato da Al Jazeera. “Gli Stati Uniti hanno la responsabilità dell’attacco all’ospedale a causa della copertura che danno all’aggressione israeliana”, ha dichiarato. Haniyeh ha aggiunto che il raid ha confermato la “brutalità” di Israele e la portata della sua “sconfitta” dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, invitando i palestinesi della Cisgiordania occupata a insorgere contro l’occupazione israeliana.

Re Giordania: “Israele deve fermare brutale aggressione a Gaza”

Israele deve fermare immediatamente la sua brutale aggressione a Gaza“. Lo afferma il re Abdullah II di Giordania, in una dichiarazione diffusa dalla casa reale.

Esercito Israele: razzo della Jihad Islamica

L’esercito israeliano (Idf) afferma che, sulla base di “informazioni di intelligence” è stato il lancio di “un razzo della Jihad Islamica Palestinese (PIJ)” non riuscito a causare “l’esplosione mortale all’ospedale di Gaza”. Lo riporta il Times of Israel. In un comunicato, l’Idf afferma che “da un’analisi dei sistemi operativi dell’Idf, è stato effettuato un lancio di razzi nemici verso Israele, che è passato nelle vicinanze dell’ospedale quando è stato colpito”. E aggiunge: “Secondo le informazioni di intelligence, provenienti da diverse fonti in nostro possesso, l’organizzazione PIJ è responsabile del lancio di razzi non riuscito che ha colpito l’ospedale”.

Portavoce Netanyahu: “Israele non prende di mira ospedali”

Le Forze di Difesa israeliane (Idf) “non prendono di mira gli ospedali”. Lo ha detto Tal Heinrich, portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, alla Cnn, riguardo l’attacco aereo che ha colpito l’ospedale Al-Ahli di Gaza. “Noi prendiamo di mira solo le roccaforti di Hamas, i depositi di armi e gli obiettivi del terrorismo”, ha aggiunto.

Abbas annulla incontro con Biden dopo raid su ospedale

Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha annullato la sua partecipazione all’incontro previsto per domani con il presidente americano Joe Biden e altri leader del Medioriente ad Amman, in Giordania. Lo riferisce un alto funzionario palestinese. Abbas avrebbe dovuto incontrare il re di Giordania Abdullah II e il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sissi al vertice di domani ad Amman, dove avrebbero dovuto discutere con Biden della guerra fra Israele e Hamas, ma secondo la fonte Abbas sta ritirando la sua presenza in segno di protesta contro l’attacco aereo che ha colpito un ospedale di Gaza in cui secondo i funzionari sanitari di Hamas sono rimaste uccise oltre 500 persone. Il funzionario ha parlato a condizione di mantenere l’anonimato perché la cancellazione dell’incontro non è stata annunciata formalmente.

Media Israele: ospedale colpito da missile Hamas

Secondo le prime indagini delle Forze di Difesa israeliane (Idf), l’esplosione in un ospedale di Gaza è stata causata da un fallito lancio di un razzo di Hamas. Lo riferisce la tv israeliana i24news.

Michel: “Attacco ospedale viola diritto internazionale”

“Abbiamo ricevuto queste notizie (sul raid sull’ospedale a Gaza) mentre eravamo insieme durante questo incontro virtuale con i leader, sembra essere confermato, e un attacco contro un’infrastruttura civile non è in linea con il diritto internazionale“. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario sul Medioriente in videoconferenza.”Vorrei esprimere la mia emozione nel sentire queste recenti informazioni sull’ospedale a Gaza che è stato bombardato con molte vittime, che mostrano la drammatica situazione delle persone che sono lì“, aveva rimarcato poco prima.

Medioriente: ministero Salute Gaza, colpito ospedale, centinaia di vittime

Un bombardamento israeliano avrebbe colpito l’ospedale al-Ahli a Gaza City causando “centinaia di vittime”. Lo afferma il ministero della Salute isreliano citato da Al Jazeera. Secondo le prime informazioni le vittime sarebbero almeno 200 ma il bilancio è stato poi subito aggiornato e si parla di potenziali 500 vittime.

Onu: “Raid Israele ha colpito nostra scuola, 6 morti”

Almeno 6 persone sono morte e decine di persone sono rimaste ferite “questo pomeriggio quando una scuola dell’Unrwa è stata colpita nel campo profughi di al-Maghazi, nella zona centrale di Gaza”, dove erano rifugiati migliaia di sfollati. Lo riferisce la stessa Unrwa, agenzia Onu per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi, che aggiunge che “la scuola è stata colpita durante gli attacchi aerei e bombardamenti di Israele sulla Striscia di Gaza”. L’agenzia Onu riferisce che tra i feriti ci sono anche membri del suo staff e che la scuola ha subito gravi danni strutturali. “È probabile che i numeri (delle vittime ndr.) siano più alti”, viene aggiunto. Nella scuola dell’Unrwa si erano rifugiate 4mila persone: “Almeno 4mila persone si sono rifugiate in questa scuola dell’Unrwa trasformata in rifugio. Non avevano e continuano a non avere un altro posto dove andare”, fa sapere l’Onu, sottolineando che “dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, l’Unrwa fornisce quotidianamente le coordinate delle sue strutture alle parti interessate”.

Il fatto che una scuola dell’Unrwa nella Striscia di Gaza usata come rifugio per gli sfollati sia stata “colpita durante raid aerei e bombardamento della Striscia di Gaza da parte delle forze israeliane” è “oltraggioso e dimostra ancora una volta una flagrante mancanza di rispetto per le vite dei civili”. Lo afferma la stessa Unrwa, agenzia Onu per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi. “Nessun luogo è più sicuro a Gaza, nemmeno le strutture dell’Unrwa”, prosegue la nota. Al momento il bilancio è di 6 morti e decine di feriti, ma l’agenzia Onu dice che il bilancio potrebbe salire. “Almeno 4mila persone si sono rifugiate in questa scuola dell’Unrwa trasformata in rifugio. Non avevano e continuano a non avere un altro posto dove andare”, fa sapere l’Onu, sottolineando che “dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, l’Unrwa fornisce quotidianamente le coordinate delle sue strutture alle parti interessate”. 

Medioriente: razzi da Gaza, sirene a Tel Aviv e in centro Israele

Nuova serie di razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele e le sirene anti-aeree sono suonate a Tel Aviv e in altre località nel centro dello Stato ebraico. Lo riferisce il Times of Israel.

Medioriente: Netanyahu, combattimento con grande forza in prossimi giorni

“Il combattimento sarà condotto con potente forza nei prossimi giorni”. Lo ha detto il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, facendo visita alla base militare dell’unità militare Sayeret Matkal nel sud dello Stato ebraico. Lo riporta Haaretz.

Medioriente, morto uno dei 3 italo-israeliani dispersi: è Eviatar Moshe Kipnis

Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale conferma che le autorità israeliane hanno certificato, attraverso esame del Dna, il decesso di Eviatar Moshe Kipnis, cittadino italiano-israeliano di 65 anni, irreperibile da sabato 7 ottobre dopo l’attacco terroristico contro il kibbutz di Beeri. L’ambasciata d’Italia a Tel Aviv – viene sottolineato – è in contatto con la famiglia per assicurare ogni possibile assistenza in questo difficile momento. Nell’esprimere le condoglianze ai familiari di Kipnis, il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ribadisce “il massimo impegno del Governo per rintracciare gli altri due cittadini italo-israeliani tutt’ora irreperibili”.

Medioriente: ministero Salute Gaza, 3mila morti e 12.500 feriti

Il ministero della Salute della Striscia di Gaza nel suo ultimo aggiornamento ha reso noto che il numero delle persone uccise in undici giorni di raid israeliani è salito a quota 3mila mentre i feriti sono 12.500. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. I numeri – viene spiegato ancora – “è atteso che crescano in maniera significativa”.

Medioriente: media, uccisi tre membri famiglia leader Hamas Haniyeh

Tre membri della famiglia del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sarebbero stati uccisi in un raid a Gaza. Lo riporta Haaretz. Secondo Jewish Press fra le vittime ci sarebbe anche il figlio Hazem. In giornata l’esercito israeliano ha anche confermato la morte di Ayman Nofal, membro del Consiglio militare generale di Hamas e comandante delle Brigate Qassam. 

Medioriente: capo intelligence militare Israele, ho fallito

Il capo dell’intelligence militare israeliana, il maggiore generale Aharon Haliva, ha ammesso il suo “fallimento” in merito agli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre. “La direzione dell’intelligence militare, sotto il mio comando, non ha avvertito dell’attacco terroristico effettuato da Hamas. Abbiamo fallito nella nostra missione più importante e, in quanto capo della direzione dell’intelligence militare, mi assumo la piena responsabilità del fallimento”, le sue parole riportate dal Times of Israel. “Ma ora c’è solo un compito: reagire e vincere”, ha aggiunto. 

Medioriente, 1200 persone intrappolate sotto le macerie a Gaza

Circa 1.200 persone, tra cui 500 minori, sarebbero intrappolate sotto le macerie di Gaza. È quanto stimano le autorità sanitarie basando questa stima sulle chiamate di soccorso ricevute. “Tante volte i medici dicono di sentire le vittime urlare, ma non possono farci nulla”, ha detto Mohammed Abu Selmia, direttore generale dell’ospedale Shifa, il più grande presidio medico di Gaza

Onu: “Evacuazione Gaza possibile violazione diritto internazionale”

“Il diritto internazionale richiede che ogni legittima evacuazione temporanea di un’area sulla base della sicurezza della popolazione o di ragioni militari imperative da parte di Israele, in quanto potenza occupante, debba essere accompagnata dalla fornitura di una sistemazione adeguata per tutti gli sfollati, in condizioni soddisfacenti di igiene, salute, sicurezza e alimentazione. Sembra che Israele non abbia fatto alcun tentativo per garantire questo per gli 1,1 milioni di civili (della Striscia di Gaza, ndr) a cui è stato ordinato di spostarsi. Temiamo che questo ordine, combinato con l’imposizione di un ‘assedio totale‘ su Gaza, non possa essere considerato un’evacuazione temporanea legittima, in violazione del diritto internazionale”. È quanto afferma la portavoce dell’Alto commissario Onu per i diritti umani, Ravina Shamdasani.  “Si deve indagare in modo indipendente e approfondito sulle terribili notizie secondo cui civili che cercavano di trasferirsi nel sud di Gaza sono stati colpiti e uccisi da un’arma esplosiva, così come su tutte le accuse di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario“, ha proseguito la portavoce dell’Alto commissario Onu per i diritti umani. “Esortiamo le forze israeliane a evitare di prendere di mira civili e strutture civili o di condurre bombardamenti d’area, attacchi indiscriminati o sproporzionati, e a prendere precauzioni per evitare, e in ogni caso ridurre al minimo, la perdita di vite umane, le lesioni ai civili e i danni agli oggetti civili”, ha detto ancora Ravina Shamdasani, sottolineando che “coloro che sono riusciti a rispettare l’ordine di evacuazione impartito dalle autorità israeliane sono ora intrappolati nel sud della Striscia di Gaza, con scarsi ripari, scorte alimentari in rapido esaurimento, scarso o nullo accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici, alle medicine e ad altre necessità di base”.”Facciamo eco all’appello delle Nazioni Unite per una pausa umanitaria che consenta la consegna degli aiuti e prevenga ulteriori sofferenze e morti della popolazione civile di Gaza, già molto provata. Ènecessario garantire con urgenza un accesso umanitario immediato e senza ostacoli”, ha concluso.

Medioriente: Hamas annuncia morte membro Consiglio militare

Hamas ha annunciato la morte in un attacco aereo israeliano nella Striscia di Gaza di Ayman Nofal, membro del Consiglio militare generale dell’organizzazione militare palestinese e capo dell’ala militare della Brigata Centrale di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. L’uomo sarebbe stato ucciso in un attacco nel campo profughi di Bureij.

Medioriente, ordine di evacuazione per ospedali a Rafah

Il Kuwaiti Specialist Hospital, un ospedale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha ricevuto 2 avvertimenti di evacuazione israeliani, nonostante si trovi nell’area in cui Israele ha detto ai civili palestinesi di rifugiarsi. Lo afferma Sohaib al-Hams, direttore dell’ospedale, che aggiunge che il personale non abbandonerà la struttura, che continua a ricevere pazienti nonostante gli incessanti attacchi aerei israeliani.”Non lasceremo i nostri posti e non abbandoneremo la nostra gente”, ha detto al-Hams in un video sulla pagina Facebook ufficiale dell’ospedale, aggiungendo che gli ospedali di Gaza sono l’ultima linea rossa e che Israele ha superato tutte le altre.

Medioriente, ministro Israele ad Hamas: “Arrendetevi o morirete”

“I membri di Hamas hanno due opzioni: morire nelle loro posizioni o arrendersi incondizionatamente. Non esiste una terza opzione”. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, come riporta The Times of Israel. “Spazzeremo via l’organizzazione di Hamas e smantelleremo tutte le sue capacità”, ha aggiunto Gallant, “i nostri aerei arriveranno ovunque, ogni missile ha un indirizzo. Raggiungeremo tutti i membri di Hamas”. 

Israele: “Offensiva di terra a Gaza non unica opzione”

“Ci stiamo preparando per le prossime fasi della guerra. Non abbiamo detto quali saranno. Tutti parlano dell’offensiva di terra ma potrebbe essere anche qualcosa di diverso“. È quanto ha affermato Richard Hecht, portavoce dell’esercito israeliano, durante una conferenza stampa, come riporta Al Jazeera.

Biden sarà in Israele e Giordania mercoledì

Il presidente statunitense Joe Biden si recherà mercoledì in Israele e in Giordania per incontrare sia la leadership israeliana sia quella araba, poiché aumentano le preoccupazioni che la furiosa guerra tra Israele e Hamas possa espandersi in un conflitto più ampio. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato il viaggio di Biden in Israele mentre la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza diventa sempre più grave e mentre Israele si prepara per un possibile attacco di terra, su un territorio grande 365 chilometri quadrati, per sradicare i militanti di Hamas responsabili di quello che secondo funzionari statunitensi e israeliani è stato l’assalto più letale contro gli ebrei dai tempi dell’Olocausto.

Israele: “500mila sfollati dopo attacchi Hamas”

Sono “circa mezzo milione” gli sfollati interni israeliani dopo gli attacchi di Hamas. Una decisione presa “per loro iniziativa”. Lo ha spiegato il portavoce delle forze di Difesa israeliane. “Abbiamo evacuato tutta la zona vicino a Gaza, la maggior parte di Sderot è stata evacuata, parti di Ashkelon sono state evacuate. Si tratta du città con decine di migliaia di persone”, ha spiegato ancora. 

In 600mila hanno lasciato Gaza, ne restano 100mila

Secondo il portavoce delle forze di difesa israeliane Jonathan Conricus, 600mila abitanti di Gaza hanno evacuato l’area di Gaza City, in seguito agli avvertimenti lanciati venerdì dall’esercito israeliano.In un aggiornamento quotidiano, Conricus ha affermato che più di 600.000 persone hanno evacuato l’ area di Gaza City, ma che 100.000 persone non se ne sono ancora andate. Israele ha avvertito la popolazione di lasciare l’area di Gaza City prima di quelle che, a suo dire, saranno “operazioni militari rafforzate” nei prossimi giorni. Conricus ha affermato che le operazioni inizieranno “quando i tempi saranno maturi”.

Raffica di raid Israele su Striscia di Gaza

Una nuova raffica di bombardamenti sono stati lanciati da Israele sulla Striscia di Gaza e hanno colpito le città di Gaza City, Jabaliya, Rafah e Khan Younis. Le ultime due si trovano nel sud della Striscia, dove Israele ha invitato a dirigersi i civili evacuati dal nord. Secondo le forze di difesa israeliane (Idf), nei raid sono stati presi di mira il quartier generale di Hamas, i siti militari dove si erano riuniti i membri e gli appartamenti nascosti. Lo riporta The Times of Israel. 

Libano: “Israele getta benzina sul fuoco a confine”

Israele al confine con il Libano “sta gettando benzina sul fuoco”. È quanto afferma il ministro degli Esteri libanese Bou Habib in conferenza stampa a Beirut, come riporta Al Jazeera. Habib ha aggiunto che Israele deve fermare le sue provocazioni. “Non siamo a favore della guerra”, ha assicurato il ministro libanese, “vogliamo davvero la calma nella regione”, ha detto. 

Khamenei: “Israele sia processato per crimini a Gaza”

“Il governo sionista usurpatore deve essere processato per i suoi crimini” nella Striscia di Gaza. È quanto afferma la Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, come riporta l’agenzia iraniana Mehr. “Se i crimini del regime sionista continuano, nessuno potrà fermare i musulmani e le forze della resistenza”, ha aggiunto l’Ayatollah Khamenei, “i bombardamenti devono cessare immediatamente”.

Re Abdallah: “Intera regione è sull’orlo del baratro”

L’intera regione è sull’orlo del baratro“. Lo ha detto il re di Giordania Abdallah II in conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino, in riferimento alla situazione in Israele dopo gli attacchi di Hamas. “Questo nuovo ciclo di violenza ci sta portando verso l’abisso”, ha detto ancora re Abdallah. Il re di Giordania ha poi affermato che occorre fare tutto il possibile per evitare un’ulteriore escalation del conflitto. 

Re Abdallah: “No a profughi in Giordania o Egitto”

Nessun rifugiato in Giordania, nessuno in Egitto“. Lo ha detto il re di Giordania Abdallah II in conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino. Il re Abdallah ha parlato di una “linea rossa” davanti alla possibilità che profughi palestinesi arrivino in Giordania o in Egitto. Per il re di Giordania, che ha condannato gli attacchi contro i civili da entrambe le parti, “il problema deve essere risolto all’interno della Striscia di Gaza e non può essere trasferito ad altri Paesi”. 

Almeno 15 giornalisti uccisi da inizio guerra

Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) afferma che almeno 15 giornalisti sono stati uccisi dall’avvio del conflitto tra Israele e Hamas il 7 ottobre, tra cui 11 palestinesi, tre israeliani e un libanese. Secondo l’organizzazione con sede a New York, otto giornalisti sarebbero rimasti feriti e altri tre sarebbero scomparsi o detenuti. Un altro giornalista palestinese è stato ucciso oggi in un raid aereo israeliano nel nord della Striscia di Gaza.

Oms chiede accesso duraturo e senza ostacoli a Gaza

“Non che si tratti di un’apertura una tantum, abbiamo bisogno di un accesso duraturo e senza ostacoli a Gaza” attraverso il valico di Rafah, che collega l’Egitto alla Striscia di Gaza. Lo ha detto Richard Brennan, direttore regionale dell’emergenza dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), in una conferenza stampa nella capitale egiziana Il Cairo. “Stiamo sostenendo con molto vigore l’apertura di quel corridoio umanitario”, ha aggiunto, come riporta Al Jazeera, “la decisione su se e quando ottenere tale accesso è una decisione politica”.

Tajani: “Trattative in corso per far uscire italiani da Gaza”

“Gli ostaggi italiani sono una dozzina e sono vicino Rafah, speriamo che oggi possano uscire dalla Striscia di Gaza e arrivare in Egitto, le trattative sono in corso. Per noi questa è la priorità, così come abbiamo rimpatriato tutti i turisti, i pellegrini, gli italiani che erano in Israele e volevano rientrare a casa, così stiamo facendo per coloro che sono nella Striscia di Gaza”.Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio anch’io. 

Israele bombarda sud Libano in risposta a razzi Hezbollah

Le forze di difesa israeliane (Idf) stanno bombardando il sud del Libano in risposta ad alcuni missili anticarro lanciati dal gruppo militante libanese Hezbollah contro la città israeliana di Metulla che si trova a pochi chilometri dal confine tra i due Paesi. Nell’attacco sono rimaste ferite 2 persone. Lo riporta The Times of Israel.

Hezbollah rivendica attacco su Metulla, 2 civili feriti

L’auto di un civile è stata colpita nell’attacco lanciato dal sud del Libano sulla città israeliana settentrionale di Metulla, poco distante dal confine tra i due Paesi. Secondo David Azulay, capo del consiglio locale cittadino, 2 persone sono rimaste ferite mentre numerosi razzi hanno colpito la città. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo militante libanese di Hezbollah, vicino ad Hamas. Lo riporta Haaretz. 

Idf: “Uccisi 4 terroristi su barriera sicurezza Libano”

Quattro “terroristi” sono stati uccisi mente tentavano di “infiltrarsi nella barriera di sicurezza con il Libano e tentavano di piazzare un ordigno esplosivo”. Lo rendono noto le Forze di difesa israeiane, Idf, su Telegram. Sul canale, Idf pubblica anche un breve video in cui si vedono, cerchiati in rosso, degli ‘obiettivi’ che poi esplodono. Sempre su Telegram, Idf annuncia che risuonano le sirene nel kibbutz Tze’elim. 

Esercito Israele: “Colpiti 200 obiettivi Hamas nella notte”

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato di aver colpito nella notte oltre 200 obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel. Tra i siti colpiti, secondo l’Idf, anche un quartier generale dove furono uccisi diversi membri di Hamas e una banca utilizzata da Hamas. L’Idf ha aggiunto che anche le navi della Marina hanno effettuato attacchi contro i centri di comando di Hamas e i siti di deposito di armi nella città di Gaza. 

Israele attacca obiettivi di Hezbollah in Libano

L’esercito israeliano sta attaccando obiettivi appartenenti a Hezbollah in Libano. Lo riferiscono le forze di difesa israeliane, citate da Haaretz. 

Uccisi 4 terroristi su barriera sicurezza Libano

Quattro “terroristi” sono stati uccisi mente tentavano di “infiltrarsi nella barriera di sicurezza con il Libano e tentavano di piazzare un ordigno esplosivo”. Lo rendono noto le Forze di difesa israeiane, Idf, su Telegram. Sul canale, Idf pubblica anche un breve video in cui si vedono, cerchiati in rosso, degli ‘obiettivi’ che poi esplodono. Sempre su Telegram, Idf annuncia che risuonano le sirene nel kibbutz Tze’elim. 

Ucciso a Gaza capo della Shura di Hamas

Asma al-Mazini, il capo del Consiglio della Shura di Hamas, è stato ucciso durante le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza. Lo comunicano la Difesa israeliana e lo Shin Bet in una dichiarazione congiunta, citata da Haaretz. Secondo la dichiarazione Al-Mazini era il ‘ministro’ responsabile dei prigionieri di Hamas nelle carceri israeliane e dirigeva attacchi terroristici contro Israele. Inoltre, era responsabile dei negoziati sullo scambio del soldato israeliano catturato Gilad Shalit. 

Netanyahu a Putin: “Guerra finché hamas non sarà distrutto”

Nella sua conversazione con il presidente russo Vladimir Putin, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che il suo paese non fermerà l’offensiva nella Striscia di Gaza “finché non avrà eliminato le capacità militari e governative di Hamas”. Lo riferisce Haaretz, citando citando l’ufficio del premier. Netanyahu ha detto a Putin “che Israele è stato attaccato da assassini vili e crudeli e ha risposto, determinato e unito, lanciando una guerra contro Hamas”. 

Hamas: “200-250 ostaggi, stranieri ‘nostri ospiti'”

Attualmente ci sono tra i 200 e i 250 prigionieri a Gaza. Lo ha riferito Abu Ubaida, portavoce delle Brigate Al-Qassam, citato dai media. Gli ostaggi stranieri sono “nostri ospiti”, ha aggiunto, e saranno rilasciarli ogni volta che le condizioni “sul terreno” lo consentiranno.

Hamas: “22 ostaggi morti in bombardamenti Gaza”

22 degli ostaggi sequestrati da Hamas il 7 ottobre sono stati uccisi dal bombardamento di Gaza da parte degli israeliani. Lo ha riferito Abu Ubaida, portavoce delle Brigate Al-Qassam, citato dall’emittente tv al Manar. “Il brutale assalto sionista alle case ha portato finora alla perdita di 22 prigionieri sionisti”, le sue parole.

Meloni sente Al-Sisi: “Urgente e coordinata azione diplomatica”

La premier Giorgia Meloni continua a tenersi in stretto contatto con i principali Capi di Stato e di Governo delle Nazioni alleate e dei Paesi più coinvolti dalla profonda crisi in corso nella regione mediorientale. In particolare, riferisce Palazzo Chigi, ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica araba d’Egitto, Abdelfattah al-Sisi. La conversazione, molto cordiale, si è incentrata sulla grave crisi in corso in Medio oriente e sulla condivisa necessità di una urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenere la sua ulteriore espansione e le relative conseguenze umanitarie. Oggetto del colloquio, sottolinea la nota, anche le prospettive dei negoziati in atto sulla liberazione degli ostaggi. Italia ed Egitto continueranno a lavorare in uno spirito di rafforzata collaborazione mantenendosi reciprocamente informati sugli intensi contatti diplomatici in corso.