Israele respinge l'appello dell'Assemblea Generale dell'Onu al cessate il fuoco. Hamas rifiuta ogni possibile negoziato di pace

IN AGGIORNAMENTO – Prosegue la guerra in Medioriente. “La guerra continuerà fino a nuovi ordini” ha comunicato l’esercito israeliano che è nuovamente entrato nella Striscia di Gaza con truppe e tank, colpendo 150 obiettivi di Hamas, tra cui due leader palestinesi. Il presidente turco Erdogan dopo aver inivitato Israele a fermare “questa follia”, ha detto che dichiarerà lo Stato Ebraico “criminale di guerra”. La risposta di Tel Aviv è stata la decisione di richiamare i suoi diplomatici dalla Turchia. A Gaza, “in corso una catastrofe umanitaria” per il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres . “La guerra è per la nostra sopravvivenza e per tutta l’umanità” ha detto il premier israeliano Netanyahu in conferenza stampa. “Tutti i detenuti fuori per rilasciare gli ostaggi” la proposta di Hamas allo Stato Ebraico.

Netanyahu: “Guerra per nostra sopravvivenza e per tutta l’umanità”

“Siamo davanti a un bivio, ora c’è una prova da superare, sappiamo però che vinceremo, saremo quelli che usciranno vincenti da questa battaglia, abbiamo bombardato il nemico con raid aerei per aiutare le nostre forze di terra a entrare sul terreno. La battaglia o guerra all’interno di Gaza sarà difficile ma stiamo lottando per la sopravvivenza della patria, della nostra madre terra e continueremo a combattere via terra, per via aerea e via mare, sappiamo che ne usciremo vincitori e sarà la vittoria del bene sul male”. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando in conferenza stampa a Tel Aviv.

 

Netanyahu a famiglie ostaggi: “Faremo ogni tentativo per riportarli a casa”

Il governo di Israele “farà ogni tentativo possibile per portare a casa” gli ostaggi. È quanto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto alle famiglie degli ostaggi che ha incontrato oggi a Tel Aviv nella sede del ministero della Difesa. Lo riferisce Haaretz. “Questo sforzo per riportarli a casa non solo continua, ma aumenta di giorno in giorno. Percorreremo ogni opzione possibile per riportarli a casa”, ha detto Netanyahu. All’incontro erano presenti anche la moglie del premier, Sara Netanyahu, il direttore generale del suo ufficio Yossi Sheli, il ministro dei Trasporti Miri Regev e il funzionario responsabile degli ostaggi e delle persone scomparse, Gal Hirsch.

Hamas: “Israele liberi tutti i detenuti palestinesi in cambio ostaggi”

Se il nemico vuole risolvere la questione degli ostaggi “noi siamo pronti” e “il prezzo” della restituzione dei prigionieri è il rilascio di tutti i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. È il messaggio lanciato dal portavoce dell’ala militare di Hamas, le Brigate al-Qassam, Abu Obaida, secondo quanto riferito da Al-Jazeera. Abu Obaida ha dichiarato che gli attacchi aerei e bombardamenti israeliani hanno ucciso 50 degli ostaggi. Guterres: “A Gaza catastrofe umanitaria sotto i nostri occhi”

“Ribadisco il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario, insieme al rilascio incondizionato degli ostaggi e alla fornitura di aiuti di livello corrispondente alle drammatiche necessità della popolazione di Gaza, dove si sta consumando una catastrofe umanitaria sotto i nostri occhi”. Lo afferma il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un post sulla piattaforma X, in cui si è detto “sorpreso da un’escalation di bombardamenti senza precedenti”.

Israele richiama diplomatici dalla Turchia

“Alla luce delle dure dichiarazioni della Turchia, ho ordinato il rientro dei rappresentanti diplomatici dalla Turchia per condurre una rivalutazione delle relazioni Israele-Turchia”. Lo riferisce il ministro degli Esteri di Israele, Eli Cohen, in un post sulla piattaforma X, precedentemente nota come Twitter. L’annuncio giunge dopo che il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, intervenendo a Istanbul una manifestazione a favore dei palestinesi, il ‘Grande raduno per la Palestina’, ha detto che “Israele sta commettendo apertamente crimini di guerra da 22 giorni” e ha annunciato che la Turchia si sta preparando a dichiarare Israele “criminale di guerra”. E

Alle 19.30 prima conferenza stampa Netanyahu da 7 ottobre

Il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, insieme al ministro della Difesa Yoav Gallant e a Benny Gantz, terrà una conferenza stampa alle 20.30 ora locale, le 19.30 ora italiana, nella sede del ministero della Difesa a Tel Aviv. I media israeliani sottolineano che si tratta della prima volta che Netanyahu si troverà a rispondere alle domande dei giornalisti dall’inizio della guerra lo scorso 7 ottobre.

Erdogan: “Dichiareremo Israele criminale di guerra”

Erdogan, il cui governo ha recentemente ripristinato i pieni legami diplomatici con Israele, ha intensificato le sue critiche nei confronti dello Stato ebraico. All’inizio della settimana aveva affermato che il gruppo militante Hamas non è un’organizzazione terroristic, ma un gruppo di liberazione che lotta per le proprie terre e il proprio popolo. I partecipanti alla manifestazione di Istanbul sventolavano bandiere turche e palestinesi, cantando ‘Dio è grande’.

La Turchia si sta preparando a dichiarare Israele “criminale di guerra” per le sue azioni a Gaza. Lo ha annunciato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nel suo discorso tenuto davanti a centinaia di migliaia di persone che hanno partecipato a Istanbul a una massiccia manifestazione a favore dei palestinesi. “Israele, ti proclameremo criminale di guerra”, ha detto Erdogan. “Ci stiamo preparando e dichiareremo Israele al mondo come un criminale di guerra”, ha ribadito. Nel suo intervento, Erdogan ha anche accusato i Paesi occidentali di essere responsabili dei morti a Gaza, per non avere fermato gli attacchi di Israele.

Erdogan propone conferenza internazionale di pace

“La nostra regione deve uscire da questa spirale di violenza e guerra. La nostra proposta di organizzare una conferenza internazionale di pace Palestina-Israele è il terreno più appropriato per farlo”. Lo ha detto il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, parlando al ‘Grande raduno per la Palestina’ a Istanbul, aggiungendo che “con la partecipazione dei Paesi che contribuiranno positivamente alla questione, si dovrebbe mettere in pratica un sistema di garanzie che protegga la stabilità”. “Le potenze esterne alla regione devono smettere di aggiungere benzina al fuoco di Gaza con il pretesto della solidarietà con Israele. Deve essere dichiarato un immediato cessate il fuoco umanitario. Devono essere prese rapidamente le misure necessarie per il rilascio degli ostaggi”, ha proseguito Erdogan. E ancora: “Deve essere creato senza indugio un corridoio umanitario sicuro per soddisfare le necessità urgenti di Gaza. Il terrore causato dai coloni, che hanno rubato le case e le terre del popolo palestinese e oppresso persone innocenti per anni, deve finire immediatamente. I Paesi islamici devono agire in unità e solidarietà”.

Colpito quartier generale Unifil in Libano, no feriti

Il quartier generale dell’Unifil a Naqoura, nel sud del Libano, è stato colpito, senza causare feriti ma solo qualche danno. Lo riferisce a LaPresse il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti. Al momento si sta indagando per risalire all’origine del colpo ma il portavoce riferisce che “probabilmente” potrebbe essersi trattato di “un razzo che voleva colpire fuori dalla missione”. Tenenti precisa che non si tratta della base italiana ma appunto del quartier generale dell’Unifil, che ospita circa 100 italiani tra aviazione, esercito e nucleo carabinieri. Alla domanda di LaPresse se il personale italiano si trovasse nella base quando è stata colpita, Tenenti ha risposto che “la struttura è molto ampia e presumo che” fossero “tutti dentro”. “Eravamo nei bunker”, aggiunge. Lo stesso quartier generale di Naqoura era stato colpito da un razzo lo scorso 15 ottobre, anche in quel caso senza provocare feriti.

 

Unicef: “A Gaza rischio strage nella strage per mancanza acqua”

“Si rischia una strage nella strage per la mancanza di acqua potabile e il proliferare di malattie come il colera”. Così a LaPresse Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia. “Stimiamo che nella Striscia ci siano 1,5 mln di sfollati interni, 700mila ospitati in 150 rifugi di emergenza gestiti dall’Unrwa. I bambini palestinesi morti hanno ormai superato i 3mila, altri 6mila sono rimasti feriti, 35 sono stati uccisi in Cisgiordania, oltre a una trentina di bambini israeliani che hanno perso la vita e una ventina che sono ostaggi. Ci sono 221 scuole che hanno subito danni, la metà di quelle della Striscia”, aggiunge.

Appello dell’Oms per cessate il fuoco a Gaza

L’Organizzazione mondiale della sanità ha fatto appello “all’umanità di tutti coloro che hanno il potere di porre fine ai combattimenti” a Gaza. In un comunicato, l’agenzia delle Nazioni Unite ha affermato che gli operatori sanitari, i pazienti e i civili sono stati sottoposti a un blackout totale delle comunicazioni e dell’energia elettrica in seguito agli intensi bombardamenti notturni e alle incursioni via terra a Gaza. “Ci sono sempre più feriti ogni ora. Ma le ambulanze non possono raggiungerli a causa del blackout delle comunicazioni. Gli obitori sono pieni. Più della metà dei morti sono donne e bambini”, ha dichiarato. “L’Oms ribadisce il suo appello per un immediato cessate il fuoco umanitario e ricorda a tutte le parti in conflitto di prendere tutte le precauzioni per proteggere i civili e le infrastrutture civili”, si legge ancora nella nota. L’agenzia Onu ha poi spresso “grave preoccupazione” per i bombardamenti segnalati nei pressi degli ospedali Indonesia e Shifa, nella metà settentrionale di Gaza.

Oxfam: “Non sappiamo se nostro staff ancora vivo”

“Siamo col fiato sospeso perché da ieri non possiamo dire se i civili, compreso il nostro personale, siano al sicuro. Non sappiamo se ci sia ancora acqua, cibo, se sia finito tutto il carburante anche negli ospedali e se siano ancora in funzione. A Gaza c’è il buio, non abbiamo alcuna comunicazione, è una situazione inedita, non sappiamo se il nostro personale sia ancora vivo”. Così a LaPresse Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia.

P.Chigi, Italia pronta a dare supporto umanitario a popolazione

“L’Italia è pronta a fornire supporto umanitario alla popolazione interessata dal conflitto in atto in Medio Oriente“. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Il Pattugliatore Polivalente d’Altura Thaon di Revel della Marina Militare, precauzionalmente rischierato a Cipro nei giorni scorsi, per poter rapidamente raggiungere le acque antistanti Israele/Gaza, è pronto a imbarcare materiale umanitario in afflusso dalla base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi in afflusso a Cipro con vettori aerei dell’Aeronautica Militare e altro materiale reso disponibile dalla CRI – aggiunge – Inoltre, due Fregate Multimissione della Marina Militare sono già in zona e una nave anfibia sta raggiungendo l’area per l’eventuale evacuazione umanitaria di personale nonché per il trasporto di ulteriore materiale di prima necessità. Le predette attività sono seguite direttamente dal Ministro della Difesa e coordinate dal Comando Operativo di vertice Interforze”.

Ministero Sanità Gaza, oltre 7.700 morti, quasi 3.600 bambini

È salito a 7.703 morti, di cui 3.595 bambini, il bilancio delle vittime dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza.

Reporter a Gaza: bombardamenti vicino ospedale Beit Lahia

I giornalisti che si trovano all’interno di Gaza e che sono stati in grado di comunicare con l’esterno hanno raccontato dell’intenso bombardamento israeliano nel nord di Gaza avvenuto durante la notte e all’inizio di sabato. Anas al-Sharif ha riferito di bombardamenti vicino all’ospedale indonesiano di Beit Lahia e ha detto che i soccorritori hanno recuperato feriti e molti corpi dalle macerie . “I raid sono stati molto intensi”, “si sentono esplosioni, spari e scontri al confine”, ha raccontato un altro reporter, Mohammed Abdel-Rahman all’Associated Press. Questa mattina si sono sentiti rumori di scontri ai confini occidentali di Beit Lahia, nel nord di Gaza, e “bombardamenti di artiglieria di tanto in tanto, intermittenti e non continui”, ha riferito Abdel-Rahman.

Hamas: incursione Israele un fallimento, uccisi loro soldati

Hamas ha definito “un fallimento” l’incursione di terra effettuata da Israele durante la notte. In un comunicato ha dichiarato che il suo braccio militare, le Brigate Qassam, ha usato razzi anticarro Kornet e colpi di mortaio per respingere l’attacco. Hamas, senza fornire prove, ha detto che i suoi combattenti hanno ucciso militari israeliani. Le Forze di Difesa israeliane hanno affermato invece che non ci sono vittime tra le loro truppe.

Israele ha informato Usa su obiettivi attacco a Gaza

Il ministro della Difesa americano Lloyd Austin ha parlato ieri sera con il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant, dopo che l’esercito ha iniziato a operare sul terreno nella Striscia di Gaza, e ha chiesto di comprendere le mosse di Israele. Dopo aver ricevuto una spiegazione generale sugli obiettivi dell’operazione, riporta Ynet, Austin ha chiesto a Israele di “evitare di colpire persone non coinvolte e di causare danni agli innocenti”. Inoltre, ha chiesto di aumentare gli aiuti umanitari che Israele consente di portare nella Striscia dal valico di Rafah. Galant, secondo Ynet, in linea di principio ha risposto positivamente a entrambe le richieste.

Tajani: i 14 italiani in Striscia Gaza ora non corrono rischi

I 14 italiani che sono nella Striscia di Gaza, “sono tutti salvi”, e “non ci sono rischi in questo momento”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato al Tg2. Il vicepremier ha sottolineato che comunque resta prioritario farli uscire dalla Striscia. Tajani ha spiegato che tutti e 14 si trovano “sotto la linea rossa, che separa la zona di Gaza City, quella più a rischio, dal resto della Striscia”.

Israele: “Faremo arrivare altri aiuti a Gaza”

“Stiamo ampliando lo sforzo umanitario, oggi faremo arrivare altri camion con acqua e medicine”, i cittadini di Gaza che si sono spostati nel sud della Striscia, “che è un’area protetta, riceveranno assistenza”. Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, citato dai media israeliani.

Continua operazione sul terreno, nessun soldato ferito

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha dichiarato che i soldati israeliani “sono ancora sul terreno e continuano i combattimenti” nella Striscia di Gaza. Ne dà notizia il Times of Israel. Hagari ha riferito che nessun soldato è stato ferito nell’operazione di terra allargata a Gaza fino ad ora.

Erdogan a Israele: “Basta attacchi, metta fine a follia”

 “I sempre crescenti bombardamenti israeliani su Gaza, intensificatisi la scorsa notte, hanno nuovamente preso di mira donne, bambini e civili innocenti, aggravando la crisi umanitaria. Israele deve uscire immediatamente da questo stato di follia e fermare i suoi attacchi”. Così il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sui social.

“Oggi invito tutti i miei fratelli al Grande Raduno per la Palestina, all’aeroporto Ataturk di Istanbul, dove renderemo più forti questi appelli e grideremo che stiamo dalla parte del popolo palestinese contro l’oppressione israeliana, ha aggiunto.

Esercito Israele: ucciso comandante Marina Hamas

Le forze armate di Israele hanno annunciato di aver ucciso Ratib Abu Tzahiban, comandante delle forze navali di Hamas della Brigata di Gaza. L’annuncio congiunto da parte dell’Idf e dell’Isa (i servizi di intelligence israeliani) precisa che Tzahiban è stato colpito nel corso dei raid aerei dell’Idf. Secondo le forze armate israeliane, Tzahiban avrebbe pianificato e comandato il tentativo di infiltrazione navale effettuato il 24 ottobre, poi sventato dalle forze navali israeliane.

Le forze armate israeliane hanno inoltre annunciato che la marina israeliana e l’Iaf hanno fornito supporto alle forze di terra dell’Idf, colpendo “numerosi obiettivi terroristici di Hamas dall’aria e dal mare”. Tra questi obiettivi – precisa l’esercito israeliano – ci sarebbero “posti di osservazione, lanciamissili anticarro e un complesso militare”.

Sirene di allarme in comunità intorno alla Striscia

Le sirene di allarme anti missili sono suonate in diverse comunità israeliane di confine con la Striscia di Gaza. Sono coinvolte, secondo quanto riporta The Times of Israel, le località Nir Oz, Magen e Nahal Oz.

Israele: “Continua operazione sul terreno, nessun soldato ferito”

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha dichiarato che i soldati israeliani “sono ancora sul terreno e continuano i combattimenti” nella Striscia di Gaza. Ne dà notizia il Times of Israel. Hagari ha riferito che nessun soldato è stato ferito nell’operazione di terra allargata a Gaza fino ad ora.

Famiglie ostaggi: “E’ stata la notte peggiore, Netanyahu ci riceva”

Le famiglie degli ostaggi di Hamas detenuti nella Striscia hanno lanciato un appello urgente per un incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e gli altri membri del gabinetto di guerra. “Questa notte è stata la peggiore di tutte”, si legge nel messaggio diffuso a nome del Forum delle famiglie, citato dal Times of Israel, “è stata una notte interminabile, sullo sfondo della grande operazione dell’IDF nella Striscia di Gaza, e della completa incertezza riguardo alla sorte dei rapiti che sono trattenuti lì e sono anche soggetti a pesanti bombardamenti”. “Ansia, frustrazione e soprattutto enorme rabbia per il fatto che nessuno del gabinetto di guerra si sia preso la briga di incontrare le famiglie dei rapiti per spiegare loro una cosa: se l’operazione di terra mette in pericolo la sicurezza dei 229 ostaggi a Gaza”, si legge nella dichiarazione, “le famiglie sono in ansia per la sorte dei loro cari e aspettano una spiegazione. Ogni minuto che passa sembra un’eternità”.

 Amb. Israele, proseguiremo operazione finché Hamas non sarà sradicata

“Vogliamo andare fino in fondo nella nostra operazione finchè Hamas non sarà sradicata”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar in un’intervista al Tg1. L’ambasciatore ha affermato di non credere sia cambiato molto dopo l’intensificazione degli attacchi contro la Striscia di Gaza avvenuta ieri. Le nostre priorità rimangono “liberare gli ostaggi e rimuovere la minaccia di Hamas”, ha chiarito l’ambasciatore.

Media: forze israeliane sono ancora all’interno di Striscia Gaza

La fanteria, le forze di ingegneria da combattimento e i tank delle Forze di difesa israeliane sono ancora all’interno della Striscia di Gaza mentre continua l’attacco di Israele contro Hamas. Lo riporta il Times of Israel. L’Idf ha descritto il raid come una “attività di terra estesa”, piuttosto che un’offensiva di terra completa. Nella notte le Forze di difesa hanno colpito 150 obiettivi di Hamas e hanno ucciso il capo dell’aeronautica del gruppo, Atsam Abu Raffa, uno degli ideatori dell’attacco contro le comunità israeliane del 7 ottobre.

Israele: colpito sito Hezbollah nel sud del Libano

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di aver effettuato un attacco aereo notturno contro un sito di Hezbollah nel sud del Libano. L’attacco, secondo l’Idf, è stato effettuato in risposta a un lancio di razzi diretto verso Israele. Ne danno notizia i media israeliani tra cui il Times of Israel. Nella notte l’Idf ha colpito anche 150 obiettivi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza, in particolare i tunnel sotterranei.

Abitanti Gaza, nella notte peggior attacco da inizio guerra

I residenti della Striscia di Gaza hanno riferito che gli attacchi di questa notte sono stati i peggiori dall’inizio della guerra parlando di bombardamenti incessanti nella parte orientale della Striscia di Gaza, principalmente nella zona settentrionale da Jabaliya a Beit Lahia e Beit Hanun, ma anche a est di Deir al -Balah nel centro della Striscia di Gaza e Khan Yunis nel sud.

Non si sa ancora quante persone siano rimaste uccise o ferite negli attacchi, riferisce Haaretz, perché i collegamenti con le équipe mediche sono stati interrotti a causa dei danni alla rete Internet nella Striscia. Inoltre, le squadre non sono riuscite a raggiungere le aree bombardate dalle Forze di difesa israeliane a causa dell’intensità degli attacchi.

Israele, ucciso capo Hamas che guidò attacco 7 ottobre

Un portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha annunciato che è stato assassinato il capo dell’aeronautica di Hamas nella Striscia di Gaza in un attacco aereo. Secondo il rapporto, Atsam Abu Raffa è stato uno degli ideatori dell’attacco contro le comunità israeliane del 7 ottobre.

La dichiarazione israeliana, secondo quanto riferisce Haaretz, aggiunge che l’uomo ha diretto i terroristi che si sono infiltrati nel territorio israeliano con i parapendii e gli attacchi dei droni che hanno colpito le posizioni dell’Idf.

Blackout Gaza, Comitato protezione giornalisti lancia allarme

 Continua il blackout delle comunicazioni a Gaza dopo il massivo attacco delle ultime ore. E’ quanto riporta Al Jazeera. Secondo la Palestine Telecommunications Company, le reti telefoniche e Internet sono state in gran parte interrotte a causa del pesante bombardamento israeliano di linee e tralicci.

Il Comitato per la protezione dei giornalisti ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che “un blackout delle comunicazioni è un blackout delle notizie” che può portare a “gravi conseguenze”, inclusa la diffusione della disinformazione. “In quest’ora buia, siamo dalla parte dei giornalisti, di quei cercatori di verità il cui lavoro quotidiano ci tiene informati su fatti che fanno luce sulla condizione umana e aiutano a chiedere conto al potere”, ha affermato il Comitato.

Israele: “Colpiti 150 obiettivi Hamas nel nord di Striscia Gaza”

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito che nell’attacco notturno sono stati colpiti 150 obiettivi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Ne danno notizia i media israeliani tra cui Haaretz. Tra gli obiettivi presi di mira da Israele ci sono anche i tunnel sotterranei. Secondo quanto riferito dall’esercito sarebbero circa 100 i jet da combattimento israeliani che hanno partecipato all’offensiva nella notte. Nell’attacco, secondo l’Idf, sono stati uccisi “diversi terroristi di Hamas”.

Abitanti Gaza: “Nella notte peggior attacco da inizio guerra”

I residenti della Striscia di Gaza hanno riferito che gli attacchi di questa notte sono stati i peggiori dall’inizio della guerra parlando di bombardamenti incessanti nella parte orientale della Striscia di Gaza, principalmente nella zona settentrionale da Jabaliya a Beit Lahia e Beit Hanun, ma anche a est di Deir al -Balah nel centro della Striscia di Gaza e Khan Yunis nel sud.Non si sa ancora quante persone siano rimaste uccise o ferite negli attacchi, riferisce Haaretz, perché i collegamenti con le équipe mediche sono stati interrotti a causa dei danni alla rete Internet nella Striscia. Inoltre, le squadre non sono riuscite a raggiungere le aree bombardate dalle Forze di difesa israeliane a causa dell’intensità degli attacchi. 

Hamas: “Nessun negoziato dopo intensificazione raid Israele”

Ci sono stati colloqui e ci sono stati sforzi politici per raggiungere un accordo su un potenziale cessate il fuoco e scambio di prigionieri. Ma dopo che Israele ha intensificato i bombardamenti “non ci sono negoziati in corso“. Lo ha detto ad Al Jazeera il portavoce di Hamas Osama Hamdan secondo cui gli israeliani “vogliono isolare Gaza dal mondo per commettere i loro crimini in profondo silenzio. Sono preoccupati per ciò che potrebbe accadere sul campo e stanno affrontando una resistenza molto forte”. 

Israele: “Nessun cessate il fuoco contro Hamas”

Respingiamo apertamente lo spregevole appello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al cessate il fuoco. Israele intende eliminare Hamas proprio come il mondo ha affrontato i nazisti e l’Isis”. Lo ha scritto su ‘X’ il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen

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