Raid anche in Siria e in Cisgiordania. Oggi riunione emergenza Consiglio sicurezza Onu

Continua il conflitto a Gaza, dove secondo gli ultimi bilanci sarebbe salito a oltre 8mila vittime il bilancio delle perdite palestinesi a partire dal 7 ottobre, giorno degli attacchi terroristici di Hamas. Israele estende le sue operazioni nella Striscia di Gaza, a cui si aggiungono raid in Siria, in risposta a lanci di razzi dalle alture del Golan, e a Jenin, in Cisgiordania, dove sarebbe stato ucciso – secondo l’agenzia Wafa – uno dei leader della Jihad Islamica. IN AGGIORNAMENTO

Hamas: tank a periferia Gaza City erano messinscena

Il portavoce di Hamas, Abdul Latif al-Qanou, ha affermato che la presenza oggi di carri armati israeliani alla periferia di Gaza City è stata “una messinscena per ripristinare il prestigio del loro esercito”. Lo riporta Al Jazeera, Al-Qanou ha affermato che solo un numero limitato di carri armati israeliani è entrato a Gaza, protetti dal fuoco da aerei e carri armati. 

Capo Mossad visita Qatar per rilascio ostaggi

Il capo del Mossad, l’agenzia di intelligence israeliana, David Barnea, ha visitato il Qatar durante il fine settimana per discutere del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Haaretz. Secondo quanto riportato, durante le discussioni sono stati compiuti progressi, ma non è stato raggiunto alcun accordo. Barnea si è recato in Qatar dopo che le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano già iniziato la loro operazione di terra a Gaza.

Netanyahu: “Operazione terra rende possibile liberare ostaggi”

L’operazione di terra dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza “crea effettivamente la possibilità” di liberare gli ostaggi”, perché Hamas “lo farà solo sotto pressione e questo crea pressione”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando in conferenza stampa. “Ci siamo impegnati a riportare a casa tutti gli ostaggi”, ha aggiunto, “pensiamo che questo metodo abbia una possibilità. È un obiettivo su cui ci siamo impegnati”.

Netanyahu: “Dimissioni? Hamas sarà unico a dimettersi”

L’unico a dimettersi sarà Hamas“. Così in conferenza stampa il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto a una domanda sulle sue possibili dimissioni. “Li consegneremo nella pattumiera della storia. Questo è il mio obiettivo”, ha aggiunto riferendosi ai miliziani di Hamas, “questa è la mia responsabilità. Questo è ciò che sto guidando il Paese a fare. Questa è la mia responsabilità adesso”.

Netanyahu: “Non accetteremo cessate il fuoco a Gaza”

“Gli appelli al cessate il fuoco sono un appello affinché Israele si arrenda a Hamas, al terrorismo, alla barbarie. Questo non accadrà“. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando in conferenza stampa. “Proprio come gli Stati Uniti non accetterebbero un cessate il fuoco dopo il bombardamento di Pearl Harbor o dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre, Israele non accetterà la cessazione delle ostilità con Hamas dopo i terribili attacchi del 7 ottobre”, ha aggiunto, “la Bibbia dice che c’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra. Questo è il momento della guerra“.

Netanyahu: “Piena fiducia in esercito e suoi vertici”

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ribadito di avere “piena fiducia” nell’esercito israeliano e nei suoi vertici. Lo riporta il Times of Israel. Netanyahu ha rimarcato che al momento la cosa più importante è “unire le forze”, affermando che ora la nazione è “unita come non lo è mai stata”.

Consiglio ebrei Germania: “Attacco Hamas è pogrom del nostro tempo”

“Il brutale attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre rappresenta un punto di svolta per la comunità ebraica. Ha causato un trauma profondo non solo in Israele, ma anche in Europa e in Germania. Si tratta del pogrom del nostro tempo“. Lo ha detto a LaPresse Josef Schuster, presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania. “Israele è sempre stato il rifugio ideale e concreto di protezione della comunità ebraica mondiale. Ora è stato scosso da questo attacco”, ha dichiarato Schuster, “è allarmante che in Israele vengano massacrati innocenti, mentre in Germania si verificano manifestazioni che chiedono la distruzione di Israele e la violenza contro gli ebrei”.

“Viviamo in tempi in cui gli ebrei non vogliono essere visibili come tali per paura di ostilità. I genitori ebrei hanno paura di mandare i propri figli a scuola, e i bambini si tolgono le stelle di David per paura“, ha affermato il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania. Per Schuster “è essenziale che i rappresentanti politici non solo prendano una posizione chiara contro l’antisemitismo, ma adottino anche azioni coerenti contro di esso. Lo Stato di diritto deve essere attuato in modo coerente. Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire che gli antisemiti in Germania non abbiano la possibilità di diffondere il loro odio. L’antisemitismo è un attacco alla nostra democrazia liberale”. 

Netanyahu: “Continueremo a dare caccia a ‘mostri’ Hamas

Ai terroristi di Hamas-Isis dico: siete dei mostri. Continueremo a inseguirvi e a darvi la caccia fino a quando non cadrete ai nostri piedi”. Lo ha scritto su ‘X’ il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Nel post il capo del governo si è anche congratulato con esercito e Shin Bet per la liberazione della soldatessa Uri Magidish. “È un risultato che esprime il nostro impegno per il rilascio di tutti i rapiti“, ha spiegato. 

Netanyahu: “Esercito avanza a Gaza, progressi costanti”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele sta facendo progressi costanti nella sua campagna militare contro Hamas all’interno della Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. All’inizio di una riunione del gabinetto di guerra il premier israeliano ha spiegato che l’esercito “ha ampliato” il suo raggio di avanzamento via terra nella Striscia di Gaza con passi “misurati e molto potenti” che stanno portando a “progressi sistematici”.

Netanyahu: “Piena fiducia in esercito e suoi vertici”

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ribadito di avere “piena fiducia” nell’esercito israeliano e nei suoi vertici. Lo riporta il Times of Israel. Netanyahu ha rimarcato che al momento la cosa più importante è “unire le forze”, affermando che ora la nazione è “unita come non lo è mai stata”.

Atterrati in Egitto primi aiuti italiani per Gaza

È appena atterrato in Egitto il primo aereo con gli aiuti umanitari italiani destinati agli abitanti della Striscia di Gaza. Lo fa sapere il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un post sul social X. “Un bel gioco di squadra coordinato dalla Farnesina, con un volo dell’Aeronautica Militare italiana, partito dalla base Onu di Brindisi”, si legge nel post, “16 tonnellate di beni primari destinati ad alleviare le sofferenze dei civili palestinesi”.

Anp, no controllo Gaza senza accordo per Cisgiordania

“Che l’Autorità Palestinese (Anp) vada a Gaza e gestisca gli affari di Gaza senza una soluzione politica per la Cisgiordania non lo accetto. Il nostro presidente Mahmoud Abbas non lo accetta. Nessuno di noi lo accetterà”. Lo ha detto il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh, intervistato dal Guardian. “La Cisgiordania ha bisogno di una soluzione”, ha aggiunto Shtayyeh, “e poi di collegare Gaza ad essa nel quadro di una soluzione a due Stati” che deve essere globale e includere elezioni palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, Gerusalemme Est compresa.

Esercito Israele: “Comandanti Hamas uccisi in operazioni combinate”

Diversi comandanti di Hamas sono stati uccisi in operazioni via terra e via aria condotte dalle forze israeliane di difesa (Idf). Lo afferma la stessa Idf secondo The Times of Israel. Tra i comandanti di Hamas uccisi ci sarebbero il capo delle forze navali del gruppo nel centro di Gaza, Muhammed Safadi, il capo dei sistemi di missili guidati anticarro di Hamas a Tuffah, Moumen Hijazi e Muhammad Awdallah, un importante agente di Hamas coinvolto nella produzione di armi. Nelle operazioni sono stati anche distrutte le postazioni di lancio per missili guidati e razzi anticarro e altre infrastrutture appartenenti ad Hamas.

Premier Palestina: “Alzare la voce e fermare guerra”

“Alziamo la nostra voce forte, fermiamo la guerra contro il nostro popolo”. È quanto ha affermato il primo ministro palestinese Muhammad Shtayyeh all’inizio di una riunione settimanale del governo. Lo riporta Al Jazeera. Shtayyeh ha anche chiesto l’apertura di corridoi umanitari sicuri a Gaza per portare cibo, medicine, acqua e carburante, sottolineando come venti camion di aiuti al giorno non siano sufficienti affinchè la popolazione di Gaza possa soddisfare i propri bisogni primari.

Attacco coloni, morto 23enne palestinese in Cisgiordania

Ahmed Nofal, 23enne palestinese, è morto oggi a causa delle ferite riportate in un attacco da parte di coloni israeliani il 24 ottobre. Lo riporta l’agenzia Wafa. Il ragazzo è stato raggiunto da alcuni colpi di armi da fuoco nel villaggio di Ras Karkar, a nord-ovest di Ramallah, in Cisgiordania. Nofal ha subito diversi interventi chirurgici ed è rimasto collegato ai respiratori artificiali fino a oggi, quando è stato dichiarato morto.Martedì 24 ottobre, una macchina con a bordo coloni israeliani hanno speronato l’auto su cui viaggiava Nofal e uno di loro ha sparato contro i palestinesi a bordo, colpendo il giovane alla testa.

Berlino, Israele protegga palestinesi da coloni estremisti

Il governo tedesco si è rivolto ad Israele affinché protegga la popolazione palestinese in Cisgiordania. Il governo di Israele “deve fare tutto il possibile per proteggere i palestinesi dalle azioni dei coloni estremisti” e per individuare i responsabili degli attacchi contro le famiglie palestinesi in Cisgiordania, che non devono essere costrette a lasciare la regione per paura. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco in conferenza stampa a Berlino. Coloni ebrei hanno attaccato i palestinesi in Cisgiordania e ci sono indicazioni che questo tipo di attacchi sono in aumento, ha detto ancora il portavoce.

Presidente israeliano Herzog: “Barbari Hamas hanno tagliato testa a Shani Louk”

“Sono davvero spiacente di riferire che ora abbiamo ricevuto la notizia della conferma che Shani Nicole Louk è morta assassinata. Il suo cranio è stato ritrovato. Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano gli israeliani”. Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog in un’intervista a Bild, parlando della giovane israelo-tedesca Shani Louk, che risultava tra gli ostaggi di Hamas dopo un’incursione ad un festival musicale negli attacchi su Israele del 7 ottobre, e la cui morte è stata certificata oggi dal ministero degli Esteri israeliano. “È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia”, ha affermato Herzog, aggiungendo che “l’identificazione di altri 40 corpi è ancora in sospeso perché le persone sono state brutalmente torturare, bruciate o smembrate”. “Quello che abbiamo visto al confine tra Gaza e Israele va ben oltre un pogrom. Abbiamo visto un mattatoio. Abbiamo visto il sangue scorrere nelle strade. Abbiamo assistito alle tragedie più orribili che si possano immaginare”, ha detto ancora Herzog. 

vicepremier Spagna accusa Israele di crimini di guerra

La vicepremier e ministra del Lavoro ad interim spagnola, Yolanda Diaz, ha affermato che Israele nella Striscia di Gaza sta commettendo “crimini di guerra“. Diaz, che è la leader della piattaforma progressista Sumar, e che ha stretto un’alleanza con il leader socialista Pedro Sanchez per il rinnovo di un governo progressista, ha partecipato ieri alla manifestazione che si è tenuta a Madrid a favore del popolo palestinese e della pace a cui hanno partecipato circa 35mila persone. Diaz ha chiesto un “cessate il fuoco immediato”.

Ministero Salute Gaza, 120 operatori uccisi

Sono oltre 120 gli operatori sanitari nella Striscia rimasti uccisi dopo il 7 ottobre. Lo riporta il ministero della Sanità palestinese a Gaza citato da Al Jazeera. “Almeno 124 operatori sanitari sono stati uccisi e 25 ambulanze sono fuori servizio a causa degli attacchi israeliani e della mancanza di carburante nell’enclave assediata”, viene spiegato.

Hamas: “Russia ha beneficiato del nostro attacco”

La Russia ha “beneficiato” dell’attacco di Hamas a Israele perché “ha distratto gli Stati Uniti dalla guerra in Ucraina. I russi ci hanno detto che quello che è successo il 7 ottobre verrà insegnato nelle accademie militari”. Lo ha detto Khaled Mashal, uno dei leader di Hamas all’estero in un’intervista a una tv egiziana ripresa dal Memri (Middle East Media Research Institute). L’esponente di Hamas ha chiesto poi a Hezbollah di prendere parte attivamente al conflitto. “Se si unissero a noi farebbe davvero la differenza – ha argomentato – ma la decisione spetta a loro. Dall’inizio dell’aggressione sionista hanno mantenuto il nemico impegnati sul fronte settentrionale. Le battaglie si intensificano costantemente, ma devono ancora evolversi in uno scontro completo che dividerebbe il nemico e lo costringerebbe a combattere su due o più fronti”. 

Autorità Gaza, oltre 8300 morti, 304 in un giorno

Nell’ultimo giorno di raid israeliani nella Striscia di Gaza sono morte 304 persone, facendo salire il bilancio totale a 8mila e 306 morti. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Secondo il portavoce del dicastero Ashraf al-Qudra tra le vittime ci sono 3.457 bambini e 2.136 donne mentre circa 1.950 persone risultano ancora disperse sotto le macerie. Il numero dei feriti ha raggiunto invece quota 21.408.

Sirene allarme nella città di Ashdod

Sirene d’allarme per un possibile lancio di razzi da Gaza suonano nella città costiera di Ashdod. Lo riporta The Times of Israel, specificando che le sirene stanno suonando anche nelle aree circostanti la città del sud di Israele. In precedenza sirene d’allarme hanno suonato a Netivot e in altre città situate vicino ai confini con la Striscia di Gaza. Al momento ad Ashdod non sono segnalati danni o feriti. 

Attacco con coltello a Gerusalemme, un ferito grave

Una persona è stata accoltellata alla stazione della metropolitana leggera Shivtei Yisrael a Gerusalemme ed è stata gravemente ferita. Secondo quanto riporta Haaretz si tratterebbe di un’agente di polizia. Le forze dell’ordine hanno anche reso noto che l’assalitore è stato a sua volta colpito da colpi di arma da fuoco. Un portavoce del servizio medico di emergenza israeliano ha spiegato che l’agente ferito, si tratterebbe di una donna, è stata trasportata in ospedale ed è in condizioni stabili.

Giordania chiede agli Usa di schierare i Patriot

La Giordania ha chiesto agli Stati Uniti di schierare il sistema di difesa missilistico Patriot per rafforzare le difese dei confini del Regno. “Abbiamo chiesto alla parte americana di aiutarci a rafforzare il nostro sistema di difesa con i sistemi missilistici di difesa aerea Patriot”, ha detto il portavoce dell’esercito giordano, il generale di brigata Mustafa Hiyari alla TV di stato. Lo riporta il Times of Israel. Il problema è legato soprattutto ai droni che “sono diventati una minaccia su tutti i nostri fronti”. 

Israele: “In aumento operazioni dentro Striscia”

Il portavoce dell’esercito israeliano (Idf), Daniel Hagari, ha affermato che negli ultimi giorni un numero sempre maggiore di truppe è entrato nella Striscia di Gaza in una fase in cui l’Idf sta espandendo le sue operazioni via terra. Lo riporta The Times of Israel. “Nella notte le truppe hanno eliminato decine di terroristi che si erano barricati negli edifici e cercavano di attaccare le forze che si muovevano nella loro direzione”, dice, aggiungendo che i combattimenti sono in corso. “Stiamo effettuando un’operazione di terra ampliata nella Striscia, le forze si stanno muovendo verso i terroristi, i terroristi si stanno barricando in aree di sosta e noi li stiamo attaccando dal cielo”, ha aggiunto.

Oggi riunione emergenza Consiglio sicurezza Onu

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha programmato per oggi pomeriggio una riunione d’emergenza, richiesta dagli Emirati Arabi Uniti, sull‘incursione via terra da parte delle forze Israeliane nella Striscia di Gaza e sulla drammatica situazione della popolazione nell’enclave. Gli Emirati, che sono tra i 10 membri eletti del Consiglio di sicurezza, stanno lavorando a una nuova risoluzione sulla guerra. Sinora il Consiglio ha respinto quattro progetti di risoluzione, uno a causa del veto americano, l’altro a causa di quelli di Russia e Cina mentre gli altri due non hanno raggiunto il numero minimo di voti favorevoli.

Media, morta tedesca Shani Louk rapita da Hamas

Shani Louk, la 22enne rapita da Hamas durante l’incursione ad un rave vicino al Kibbutz Reim in occasione degli attacchi su Israele dello scorso 7 ottobre è morta. Lo ha annunciato la famiglia, secondo quanto riportano i media tedeschi. “Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più viva”, ha detto la madre Ricarda a Rtl/ntv. La sorella di Shani, Adi, ne ha annunciato la morte in un post su Instagram, come riporta Bild. Shani Louk, che aveva sia la cittadinanza israeliana che quella tedesca, era apparsa seminuda e gravemente ferita a bordo di un pick-up dei miliziani di Hamas in un video postato sui social media. La famiglia aveva rivolto diversi appelli al governo tedesco nella speranza di ritrovarla.  La madre di Shani, Ricarda Louk, ha detto alla Dpa che il corpo di sua figlia non è stato ancora trovato, ma che è stato recuperato un frammento di osso del cranio e da esso è stato prelevato un campione di Dna. I genitori avevano fornito già da tempo il materiale di confronto necessario. La madre presume che la figlia sia morta già lo scorso 7 ottobre, giorno dell’attacco. Shani Louk potrebbe essere stata uccisa da un colpo alla testa durante l’attacco. Il ministero degli Esteri tedesco ha riferito di un totale di otto ‘casi’ di cittadini tedeschi che risultano scomparsi e presumibilmente in mano ad Hamas. Un ‘caso’ potrebbe includere anche diversi familiari. Per motivi di sicurezza, il ministero non fornisce il numero esatto degli ostaggi tedeschi.

Identificati i corpi di 1.135 israeliani

Sono saliti a 1.135 i corpi di israeliani identificati dalle autorità di Tel Aviv dall’inizio della guerra. Lo riporta Haaretz citando fonti di polizia e militari. In particolare la polizia ha sinora identificati i cadaveri di 823 civili, che rappresentano circa l’85% delle vittime civili registrate dall’inizio della guerra. L’esercito israeliano, da parte sua, ha dato l’ok alla divulgazione del nome di 312 soldati uccisi. A oggi sono stati sepolti 715 israeliani.

Sirene d’allarme in città Israele vicine a Striscia

Tornano a suonare le sirene d’allarme nelle città e le comunità israeliane che si trovano a ridosso della Striscia di Gaza. Lo riporta The Times of Israel secondo cui, in particolare, le sirene stanno suonano a Netivot. Al momento, tuttavia, non si hanno notizie di danni o feriti provocati dal lancio missilistico. Le città del sud di Israele sono le più bersagliate da Hamas nella guerra iniziata lo scorso 7 ottobre. 

Wto avverte: “Da allargamento conflitto impatto su crescita globale”

La direttrice generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), Ngozi Okonjo-Iweala, ha messo in guardia dall’impatto sulla crescita globale dovuto a una eventuale estensione del conflitto in corso tra Israele e Hamas. In un’intervista con la Cnbc la direttrice ha dichiarato: “Se si diffonderà oltre il punto in cui si trova ora, nel resto del Medio Oriente, ci sarà un impatto”. “Ricordiamo che questa regione è anche la fonte di gran parte dell’energia mondiale per quanto riguarda il gas naturale e il petrolio, che è ancora molto utilizzato e in tutto il mondo. Quindi vedremo un impatto sulla crescita globale, sul commercio globale“, ha aggiunto. 

Israele aumenta operazioni dentro la Striscia

Domenica l’esercito israeliano ha messo in atto un attacco più pesante a Gaza nella guerra contro Hamas, annunciando un’espansione della sua invasione di terra nella enclave palestinese, mentre il presidente degi Stati Uniti Joe Biden ha esortato il leader israeliano ad aumentare “immediatamente e in modo significativo” la quantità di aiuti umanitari e dare priorità alla protezione dei civili. Le operazioni di terra dell’Idf a Gaza sono continuate e si sono ampliate durante la notte, hanno fatto sapere le forze di difesa israeliane. Un aereo dell’Iaf, guidato dalle forze di terra, ha colpito una postazione di Hamas e gli oltre 20 agenti terroristi che si trovavano. Inoltre i soldati israeliani hanno avvistato terroristi armati e una postazione di lancio di missili anticarro vicino all’Università di Al-Azhar e hanno guidato un aereo da caccia dell’Iaf per colpirli. Inoltre l’Idf ha fatto sapere attraverso i canali sociale che sono stati eliminati diversi terroristi barricati all’interno di edifici civili e tunnel terroristici che tentavano di attaccare le forze israeliane.

Raid Israele su Siria in risposta a lancio alture Golan

“In risposta ai lanci dalla Siria verso Israele all’inizio di domenica, un aereo dell’IAF ha colpito le infrastrutture militari in territorio siriano. Così le forze di difesa israeliano in un post sul proprio account X.

Gaza, oltre 8.000 le vittime palestinesi

Il numero delle persone uccise durante gli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre è salito a 8.005, ha riferito il Ministero della Sanità palestinese a Ramallah , ricavando i dati da fonti nell’enclave controllata da Hamas. Secondo il rapporto del ministero, quasi tre quarti (73%) delle persone uccise appartengono a popolazioni vulnerabili, tra cui bambini, donne e anziani. Più di 20.000 persone sono rimaste ferite, ha aggiunto il ministero. Il bilancio delle vittime riportato include 116 membri del personale medico, poiché molti ospedali sono stati colpiti da attacchi militari. Dodici ospedali e 32 centri di assistenza primaria sono fuori servizio a causa di scioperi o per mancanza di carburante.

Raid Israele a Jenin, morti tre palestinesi 

Tre palestinesi, incluso un leader terrorista, sarebbero stati uccisi durante i pesanti scontri a Jenin, in Cisgiordania. Lo riferisce il sito di notizie palestinese Wafa affermando che la terza vittima è uno dei fondatori della Brigata Jenin, ramo della Jihad islamica.

Idf distrugge postazioni anticarro Hamas in Striscia

Domenica le forze di difesa israeliane hanno ampliato la loro incursione di terra all’interno della Striscia di Gaza, distruggendo le posizioni anticarro di Hamas e uccidendo diversi uomini armati sulla costa di Gaza e al valico di frontiera di Erez, hanno detto i militari. Lo riporta ‘The Times of Israel’. Razzi sono stati lanciati da Gaza contro paesi e città israeliane per tutto il giorno, mentre l’esercito concentrava le sue operazioni sugli obiettivi di Hamas nella parte settentrionale della Striscia. Un ufficiale dell’IDF è stato gravemente ferito dall’impatto di un mortaio e un soldato è rimasto ferito durante uno scontro con uomini armati di Hamas, entrambi nel nord della Striscia di Gaza, durante la notte, hanno riferito i militari. L’IDF ha affermato che le unità di terra continuano ad operare nella parte settentrionale della Striscia di Gaza dopo essere entrate venerdì, uccidendo agenti di Hamas e distruggendo siti appartenenti al gruppo terroristico. Secondo i militari, le truppe hanno ucciso diversi uomini armati di Hamas che avevano aperto il fuoco contro le sue forze nella Striscia di Gaza, tra cui diversi sulla costa settentrionale di Gaza, vicino alla comunità israeliana meridionale di Zikim.

Harris, nessun piano per invio soldati Usa

“Non abbiamo assolutamente alcuna intenzione, né abbiamo alcun piano di inviare truppe da combattimento in Israele o Gaza, punto e basta”. Così alla Cbs il vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris ribadendo che gli Usa non interverranno sul terreno in Israele o a Gaza. La chiara presa di posizione fa eco ad un precedente dichiarazione del portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, all’inizio di questo mese, secondo cui “non c’è alcuna intenzione di mettere gli Stati Uniti sul terreno”. La scorsa settimana gli Usa hanno annunciato che avrebbero inviato consiglieri militari in Israele, compreso un ufficiale esperto di guerra urbana proveniente dai combattimenti statunitensi in Iraq. Ha inviato due gruppi di portaerei navali nella regione, con lo scopo di dissuadere Hezbollah dal tentare di entrare in guerra. Ha anche messo in attesa una forza di risposta rapida di 2.000 soldati.

Onu, domenica più di 30 camion di aiuti entrati a Gaza

L’organizzazione umanitaria delle Nazioni Unite, Ocha, ha annunciato che 33 camion carichi di acqua, cibo e forniture mediche sono entrati a Gaza domenica attraverso il valico di Rafah con l’Egitto . “Si tratta della più grande consegna di aiuti umanitari dal 21 ottobre, quando sono riprese le consegne limitate”, ha detto l’Ocha lunedì. Ad oggi 117 camion sono entrati a Gaza attraverso il valico da quando sono riprese le consegne nell’affollato territorio palestinese da 2,4 milioni di persone.

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