Prosegue la guerra in Medioriente. Gaza City è accerchiata e le truppe israeliane sono già dentro alcune aree dell’abitato. “Siamo al culmine della campagna”, ha detto Netanyahu parlando ai soldati. Gli Stati Uniti insistono sulle ‘pause umanitarie’ per il rilascio in sicurezza degli ostaggi. Lo spettro di Hezbollah in guerra col sostegno di Teheran. Continua il flusso dal valico di Rafah: anche una bimba italiana di 6 anni tra i 400 stranieri usciti da Gaza.
Dall’inizio della guerra l’esercito israeliano ha ucciso 10 comandanti di brigate e battaglioni di Hamas in attacchi aerei. Lo riferisce il portavoce dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, aggiungendo che l’esercito continua ad impegnarsi per uccidere i comandanti di Hamas. “Sono anche quelli che hanno pianificato il terribile massacro del 7 ottobre”, afferma Hagari, ribadendo che “l’obiettivo è smantellare Hamas e riportare a casa gli ostaggi“.
L’esercito israeliano (Idf) riferisce di avere avuto informazioni di intelligence secondo cui nel campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, più volte attaccato, c’era una roccaforte di Hamas. Secondo l’Idf – riporta il Times of Israel – il grande complesso militare serviva alle forze d’élite Nukhba di Hamas e all’unità di intelligence del gruppo terroristico nell’area di Jabaliya. L’esercito israeliano afferma che circa 50 terroristi di Hamas sono stati uccisi durante l’assalto alla roccaforte e che 2 soldati israeliani sono stati uccisi durante i combattimenti. L’Idf afferma di aver recuperato piani operativi di Hamas, mappe, carte di comando e controllo, dispositivi di comunicazione e dati personali di comandanti e operatori del gruppo terroristico; aggiunge che il materiale è ora oggetto di ricerca e “sarà utilizzato dall’Idf nei futuri combattimenti”. Sempre secondo il resoconto fornito dall’esercito, l’unità che si è occupata di questo centro di Hamas “è entrata nella roccaforte stessa, ha combattuto duri scontri con i terroristi, ne ha uccisi parecchi, ha distrutto i tunnel e ha portato con sé importanti materiali di intelligence”.
L’esercito di Israele (Idf) riferisce di avere compiuto un attacco aereo su un’ambulanza nel nord della Striscia di Gaza, dicendo che era utilizzata da una cellula di Hamas vicino a una zona di battaglia. Lo riporta il Times of Israel. “Un certo numero di operatori terroristici di Hamas sono stati uccisi nell’attacco“, afferma l’Idf, aggiungendo che diffonderà presto ulteriori informazioni in merito e che “informazioni più dettagliate” sono state condivise con gli alleati. “Abbiamo informazioni che dimostrano che il metodo operativo di Hamas consiste nel trasferire gli agenti terroristici e le armi nelle ambulanze“, afferma l’esercito israeliano. E ancora: “Sottolineiamo che quest’area è una zona di battaglia. I civili nell’area sono stati ripetutamente invitati a evacuare verso sud per la loro sicurezza”.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato che organizzerà per il 9 novembre a Parigi una conferenza umanitaria internazionale per i civili della Striscia di Gaza. Lo riportano i media francesi. Macron, che ha fatto l’annuncio mentre si trovava in visita a Plougastel, in Bretagna, ha precisato che la conferenza si terrà a margine del Forum di Parigi sulla pace, giunto alla sua sesta edizione, che è in programma per il 10 e 11 novembre.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà in Israele la settimana prossima. Lo riporta l’emittente israeliana Channel 12 che fa sapere che la visita potrebbe avvenire già lunedì o martedì, visto che i preparativi sono già “in fase avanzata”. Zelensky si era offerto di recarsi in Israele più di due settimane fa, ma Israele ha ritenuto che fosse prematuro dato che la guerra era ancora in una fase iniziale.
L’esercito israeliano (Idf) riferisce di aver ucciso “numerosi” terroristi nella Striscia di Gaza nelle ultime ore nel corso dell’offensiva di terra, quando i soldati israeliani hanno identificato una cellula terroristica che usciva da un tunnel e hanno diretto un aereo per colpirla. In un altro episodio, riferisce ancora l’Idf, numerosi uomini armati sono usciti da un tunnel all’interno di un edificio e hanno aperto il fuoco contro le forze israeliane, che hanno risposto al fuoco uccidendo diversi miliziani. L’Idf ha pubblicato un video che mostra l’attacco aereo.
Un missile lanciato da un drone sarebbe esploso davanti all’ingresso dell’ospedale Al-Shifa, la più grande struttura sanitaria di Gaza City. Secondo il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas ci sarebbero decine di vittime. A essere colpito sarebbe stato un convoglio di ambulanze che trasportava dei feriti. La mezzaluna rossa palestinese ha postato una foto su ‘X’ di una sua ambulanza coinvolta spiegando che “lo staff fortunatamente è in salvo”.
Quattordici civili palestinesi, la maggior parte dei quali donne e bambini, sarebbero stati colpiti da un raid israeliano mentre cercavano di fuggire dalla zona settentrionale della Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa citando testimoni e fonti del ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas. Il fatto sarebbe avvenuto lungo la strada costiera di Al-Rashid a sud-ovest di Gaza City.
L’Istituto francese di Gaza è stato colpito da un raid israeliano. Lo riferisce il ministero degli Esteri francese, aggiungendo che Parigi ha chiesto spiegazioni. “Siamo stati informati dalle autorità israeliane che l’Istituto francese di Gaza è stato preso di mira da un attacco israeliano. Abbiamo chiesto alle autorità israeliane di informarci senza indugio, con i mezzi appropriati, sugli elementi concreti che hanno motivato questa decisione. Nessun membro del personale dell’Istituto o dei cittadini francesi si trovava nei locali”, ha riferito in una nota il Quai d’Orsay.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando poco dopo aver incontrato il segretario di Stato Usa Antony Blinken, ha escluso un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza, affermando che proseguirà l’offensiva militare fino a quando non verranno liberati gli ostaggi trattenuti da Hamas.
Il ministro della Difesa di Israele, Yoav Gallant, incontrando oggi il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, gli ha detto che Israele non acconsentirà a una pausa nei combattimenti a meno che non preveda il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce alla Cnn una fonte al corrente delle conversazioni fra i due, aggiungendo che le autorità israeliane sarebbero frustrate per il fatto che Hamas abbia rilasciato pochi ostaggi per volta. Un’altra fonte diplomatica, prima degli incontri, aveva riferito sempre alla Cnn che Blinken avrebbe spinto per una “pausa” nei raid aerei su Gaza per “permettere una mediazione”.
È necessario fare di più per “proteggere i civili palestinesi” a Gaza. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, parlando con i giornalisti a Tel Aviv. “Dobbiamo aumentare in modo sostanziale e immediato l’assistenza umanitaria sostenibile” a Gaza, ha aggiunto Blinken.
“Negare carburante per gli ospedali e per i luoghi che ne hanno bisogno deve essere evitato“. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, parlando con i giornalisti in Israele. “La protezione dei civili deve avvenire non solo a Gaza ma anche in Cisgiordania, dove la violenza contro i palestinesi deve essere fermata e i responsabili devono pagare”, ha detto ancora Blinken.
La procura di Berlino ha denunciato con procedimento accelerato un italiano di 25 anni accusato, tra l’altro, di grave disturbo della quiete pubblica, tentate lesioni personali gravi e aggressione fisica a agenti delle forze dell’ordine durante una manifestazione legata al conflitto in Medioriente. Lo ha confermato a LaPresse un portavoce della procura di Berlino. L’italiano era stato fermato lo scorso 18 ottobre e il giorno seguente era stato emesso un mandato d’arresto nei suoi confronti. Il processo si potrebbe tenere il prossimo 14 novembre, ha detto ancora il portavoce. Secondo le accuse, intorno alle 19:45 dello scorso 18 ottobre a Berlino-Neukölln, l’uomo ha fatto parte di un gruppo di manifestanti che scandivano slogan antisemiti e anti-israeliani e lanciavano pietre, bottiglie e altro oggetti contro la polizia forze. L’imputato avrebbe lanciato un sasso contro un agente di polizia, colpendolo alla schiena, ma senza ferirlo. Durante il successivo processo di identificazione, avrebbe preso a calci altri agenti di polizia che volevano portarlo al veicolo di emergenza.
“Con il transito odierno da Rafah sono 17 le persone fra cittadini italiani, doppi cittadini italo-palestinesi e famigliari palestinesi che abbiamo messo in sicurezza. Anche oggi è un risultato positivo, visto che fra queste persone ci sono due giovani donne incinte, e una signora anziana particolarmente fragile“. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo l’annuncio dell’uscita di un gruppo di 10 persone dalla Striscia di Gaza. Lo scrive la Farnesina in una nota. “Continuiamo a seguire da vicino, attraverso l’Unità di Crisi, l’Ambasciata a il Cairo e il Consolato Generale a Gerusalemme, le persone tutt’ora presenti nella Striscia, fra cui due connazionali che lavorano per la Croce Rossa Internazionale e le Nazioni Unite, e che nei giorni scorsi hanno deciso di rimanere a Gaza per continuare ad aiutare le persone che hanno bisogno” ha concluso il Tajani.
Dopo i primi due gruppi di italiani che hanno lasciato la Striscia ieri e mercoledì scorso – ricorda la Farnesina – oggi sono giunte in Egitto, attraverso il valico di Rafah, altre 10 persone, doppi cittadini italo-palestinesi e famigliari palestinesi al seguito. Assistiti dal personale dell’Ambasciata d’Italia in Egitto, sono in viaggio verso il Cairo da dove, prossimamente, voleranno in Italia.
“Anche oggi abbiamo messo in sicurezza 10 persone da Gaza. Sono 7 italo-palestinesi più i loro familiari. Tra loro due giovani donne incinte. Stanno bene e sono in viaggio per Il Cairo. Continuiamo a lavorare per la pace in Medio Oriente e dare priorità agli aspetti umanitari”. Lo ha annunciato su ‘X’ il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Le forze di difesa israeliane affermano che un missile anticarro è stato lanciato dal Libano contro una postazione militare al confine di Israele, vicino alla comunità settentrionale di Mattat. Non ci sono feriti nell’attacco. Le truppe – riportano i media israeliani – stanno rispondendo con bombardamenti di artiglieria verso la fonte del lancio missilistico.
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e fonti nell’ufficio affermano che non vi è alcun cambiamento nella decisione comunicata ieri di non consentire l’ingresso di carburante nella Striscia di Gaza. Alcune fonti affermano addirittura che la questione “non è stata sollevata” durante l’incontro di Netanyahu con il segretario di Stato americano Antony Blinken, oggi in visita in Israele.
Il portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha), Jens Laerke, ha affermato che il numero di sfollati nella Striscia di Gaza è salito a quasi 1,5 milioni, pari a circa il 70% della popolazione. L’Oche ha fatto sapere che quasi 700.000 persone sono ospitate in quasi 150 strutture dell’agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi, più di quattro volte la capacità prevista. “Questo significa che in alcuni rifugi fino a 240 persone vivono in aule di 40-60 metri quadrati”, ha dichiarato l’Ocha.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato una lettera pubblica ai soldati affermando che l’attuale guerra contro Hamas è “un altro capitolo” nella “storia “Questa è una lotta tra la luce e le tenebre”, scrive il premier. “Non abbandoneremo la nostra missione finché la luce non vincerà l’oscurità e il bene non sconfiggerà il male estremo che minaccia noi e il mondo intero”, aggiunge. “Quando vi mando in missione, nostri cari eroi, ho fiducia nella nostra completa vittoria sui nostri nemici. Mi fido di voi e sono orgoglioso”.
“Noi ci siamo detti sempre favorevoli ad una pausa del conflitto per permettere l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza e l’allontanamento della popolazione civile dai luoghi dove ci sono gli scontri militari. Siamo a favore di una pausa che permetta di portare sollievo alla popolazione civile. La prima cosa da fare è evitare un escalation. Hezbollah non deve lanciare una offensiva militare perché questo provocherebbe un peggioramento grave della situazione. Ci auguriamo quindi arrivino parole di pace da Hezbollah”. Così il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, a margine della conferenza stampa di presentazione alla Farnesina dell’evento ‘Cultural Heritage in the 21st century’ che si svolgerà a Napoli dal 27 al 29 novembre prossimi.
“È molto importante fare tutto per proteggere i civili coinvolti nel fuoco incrociato dei combattimenti di Gaza”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al termine del suo incontro a Tel Aviv con il presidente israeliano Isaac Herzog. “Siamo fortemente al fianco di Israele che ha il diritto e l’obbligo di difendersi e di garantire che gli eventi del 7 ottobre non si ripetano mai più”, ha aggiunto Blinken, ma il modo “in cui Israele si difende è importante”.
“Siamo determinati a fare tutto il possibile per riportarli indietro sani e salvi per stare con le loro famiglie e i loro cari“. È quanto ha affermato il Segretario di stato americano Antony Blinken, parlando degli ostaggi a cui assicura “stiamo pensando in ogni singolo momento”. Blinken si trova in visita in Israele e ha tenuto una breve conferenza stampa dopo aver incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog.
Al Segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita in Israele, sono stati mostrati alcuni video, compresi quelli registrati dalle bodycam posizionate sui miliziani di Hamas durante l’attacco del 7 ottobre. Lo riportano diversi media israeliani, tra cui The Times of Israel. Circa 43 minuti di filmato sono stati mostrati anche alla stampa estera la settimana scorsa e ai membri della Knesset, il parlamento israeliano, mercoledì.
Almeno 1.200 bambini si trovano sotto le macerie degli edifici colpiti dai raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza. È quanto afferma il portavoce del ministero della Sanità palestinese, Ashraf al-Qudra, in conferenza stampa a Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Secondo i dati da lui forniti: 136 paramedici sono stati uccisi, 25 ambulanze sono state distrutte e almeno 800 feriti in condizioni mediche critiche dovrebbero lasciare Gaza per essere curati.
I morti nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, il 7 ottobre scorso, sono saliti a 9.227, tra cui 3.826 bambini. È quanto afferma il ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas. Tra gli oltre 9.200 palestinesi morti ci sono anche 2.405 donne. Lo aggiunge il ministero della Sanità palestinese a Gaza. Mentre sono più di 32.500 i feriti nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che le truppe dell’unità d’élite di ingegneria da combattimento Yahalom hanno lavorato per demolire i tunnel di Hamas scoperti durante le operazioni di terra nella Striscia di Gaza. “Le truppe hanno scoperto pozzi, piazzato esplosivi… e neutralizzato i tunnel”, afferma l’Idf sui social, pubblicando un video delle operazioni. Le truppe Yahalom, membri del 7107° battaglione del Combat Engineering Corps, insieme alle forze di fanteria delle brigate Nahal e Negev e ai carri armati, hanno scoperto diverse entrate di tunnel nel nord di Gaza.
Venti ambulanze della Mezzaluna Rossa egiziana sono passate attraverso il valico di frontiera di Rafah verso Gaza questa mattina per raccogliere cittadini palestinesi feriti. Lo riporta la Cnn citando i suoi corrispondenti sul posto. Le ambulanze dovrebbero riportare in Egitto 29 persone fra cui nove bambini malati di cancro.
L’esercito israeliano è in “stato di massima allerta e di preparazione nel nord per rispondere a qualsiasi evento che possa verificarsi”. È quanto ha affermato il portavoce delle forze di sicurezza israeliane (Idf) Daniel Hagari, come riporta Haaretz. Secondo Hagari l’Iran sta tentando di di distogliere Israele dai combattimenti a Gaza, lanciando provocazioni sul fronte nord. “L’Iran continua a svolgere attività sovversive”, ha aggiunto Hagari.
“Faccio appello alle massime autorità di Hezbollah affinché dalle parole che verranno usate nel corso della conferenza stampa di oggi escano messaggi di pace e a favore di una de-escalation”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nella conferenza stampa di presentazione alla Farnesina dell’evento ‘Cultural Heritage in the 21st century’ che si svolgerà a Napoli dal 27 al 29 novembre prossimi. “L’Italia – ricordato Tajani – lavora per la pace e per la soluzione due popoli due stati”.
Colloquio telefonico ieri sera tra il presidente palestinese Abu Mazen e Papa Francesco. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Tra i temi discussi la situazione in Medioriente, con gli ultimi sviluppi in Palestina.
Gli ospedali si stanno trasformando in obitori. A dirlo a LaPresse Mahmoud Abu Saleh, medico palestinese a Gaza. “Attendiamo un imminente disastro sanitario. Il generatore elettrico principale dell’ospedale indonesiano si è fermato, e il generatore principale del complesso medico Al-Shifa si è quasi fermato a causa della mancata fornitura di carburante o elettricità”, spiega Saleh. “Facciamo appello a tutte le parti affinché forniscano rapidamente carburante al complesso medico Al-Shifa e all’ospedale indonesiano prima che si verifichi un disastro”, continua Saleh chiediendo al “Presidente della Repubblica Turca, Recep Erdogan, e al popolo turco di intervenire rapidamente per fornire carburante all’Ospedale dell’Amicizia Turco-Palestinese per salvare più di 10.000 malati di cancro”. Saleh spiega inoltre che ci sono un gran numero di feriti molto gravi che non possono essere curati all’interno della Striscia di Gaza. “Serve un passaggio sicuro agli aiuti medici, carburante e delegazioni mediche per salvare i feriti e i malati”, conclude Saleh.
Almeno dieci civili palestinesi sono stati uccisi questa mattina in un attacco israeliano che ha colpito operai che lavoravano nel cimitero di Beit Lahia, nel nord di Gaza. Lo ha riferito Wafa. Secondo l’agenzia di stampa palestinese, l’artiglieria israeliana ha anche bombardato le aree a est della città di al-Qarara, nella provincia meridionale di Khan Younis, e ad est di al-Wusta, nella regione centrale.
“Ho dato disposizione ai nostri diplomatici che seguono la vicenda israelo-palestinese di dare disponibilità di curare nel nostro territorio nazionale i civili palestinesi usciti dalla Striscia di Gaza”. Lo ha annunciato il il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nella conferenza stampa di presentazione alla Farnesina dell’evento ‘Cultural Heritage in the 21st century’ che si svolgerà a Napoli dal 27 al 29 novembre prossimi. “L’Italia è disponibile a curare i civili usciti dalla Striscia di Gaza – ha proseguito – e a fare la sua parte nella solidarietà”.
“L’Italia è pronta ad accogliere feriti palestinesi, ovviamente non terroristi di Hamas, che sono usciti dalla Striscia di Gaza e che possono essere curati nei nostri ospedali” ha poi ribadito Tajani a margine della conferenza. “La nostra diplomazia è già al lavoro per individuare possibili feriti che possano venire nel nostro paese. Per gli aiuti umanitari l’Italia ha già fatto pervenire i primi soccorsi, lavoriamo perchè possa essere alleviata la sofferenza della popolazione civile che non ha nulla a che vedere con Hamas. Quello che vogliamo dire è solidarietà al popolo palestinese che merita di avere uno Stato se vogliamo tagliare l’erba sotto i piedi al terrorismo di Hamas dobbiamo creare uno stato palestinese che viva accanto serenamente”.
Circa 600 persone fra stranieri, feriti e cittadini con doppia cittadinanza lasceranno oggi la Striscia di Gaza tramite il valico di Rafah al confine con l’Egitto. Lo riporta l’emittente francese BfmTv citando fonti informate.
L’esercito israeliano ha diffuso la registrazione di una conversazione di quello che viene descritto come un funzionario del ministero della Sanità di Hamas dove si ammette che l’organizzazione ha scorte di carburante sotto l’ospedale Shifa di Gaza City. Lo riporta il Times of Israel Nella registrazione si sente la fonte dire “hanno un milione di litri sottoterra”.
Nove persone sono morte in Cisgiordania nell’ambito di vari scontri con le forze armate israeliane. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. L’ultimo in ordine di tempo è un 29enne colpito da un proiettile al petto durante un raid nel campo profughi di Qalandia, a nord di Gerusalemme. Questa mattina inoltre è morto in ospedale per le gravi ferite riportate un uomo che mercoledì era rimasto colpito nel corso di scontri nel villaggio di Tell, a sud di Nablus.
Israele starebbe rimpatriando nella Striscia di Gaza migliaia di lavoratori transfrontalieri palestinesi tramite il valico di Kerem Shalom, controllato dalle truppe israeliane, a est di Rafah. Lo riporta Al Jazeera. “I lavoratori di Gaza che erano in Israele il giorno dello scoppio della guerra verranno rimandati a Gaza”, ha confermato l’ufficio del primo ministro israeliano.
L’esercito americano starebbe effettuando voli di droni disarmati su Gaza per aiutare nell’individuazione e nel recupero degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo riporta la Nbc citando due funzionari statunitensi che non hanno voluto dare ulteriori precisazioni. Il primo quotidiano americano a segnalare l’uso dei droni era stato il New York Times.
“Non esiste alcun concetto che possa giustificare ciò a cui abbiamo assistito dal 7 ottobre. A Gaza vengono commessi crimini contro l’umanità esattamente da 28 giorni”. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta Anadolu. La Turchia ha inviato a Gaza 10 aerei carichi di aiuti umanitari. “Continueremo a inviarne di nuovi non appena le condizioni lo consentiranno”, ha aggiunto Erdogan. Quanto al futuro del medioriente “stiamo lavorando a nuovi meccanismi che garantiranno la sicurezza di tutti, indipendentemente dal musulmano, dal cristiano o dall’ebreo – ha affermato ancora – agire in unità e solidarietà come mondo turco faciliterà il percorso verso un cessate il fuoco prima e poi verso una pace permanente. I nostri sforzi di pace continuano”.
L’esercito israeliano ha affermato di aver ucciso Mustafa Dalul, comandante del battaglione al-Sabra Tal al-Hawa di Hamas, che aveva preso parte alla lotta contro le forze israeliane a Gaza. Lo scrive Haaretz. Secondo quanto riportato l’uomo è stato ucciso tramite un raid aereo sotto la supervisione dell’intelligence dello Shin Bet.
Le forze di difesa israeliane hanno reso noto che quattro soldati sono stati uccisi ieri combattendo nella Striscia di Gaza, portando a 23 il bilancio delle vittime da quando Israele ha iniziato l’offensiva di terra contro Hamas. Lo riportano i media israeliani.
Le truppe dell’esercito israeliano si sono rese protagoniste di un’ “eroica” battaglia nella notte a Gaza. Lo rene noto lo stesso Idf sul suo profilo Telegram dove viene spiegato che molti miliziani di Hamas “sono stati uccisi e noi continuiamo la nostra operazione. Fino alla vittoria”. “La scorsa notte i soldati del 13esimo battaglione della Brigata Golani e le truppe corazzate del 53esimo battaglione si sono scontrati con alcuni terroristi all’interno della Striscia di Gaza – viene spiegato – i soldati hanno combattuto a lungo con compostezza i terroristi sotto un fuoco pesante. I terroristi sono stati uccisi e il pericolo è stato eliminato”.
I ministri del gabinetto di sicurezza ad alto livello di Israele hanno votato per trasferire i fondi fiscali raccolti per l’Autorità Palestinese a Ramallah, ma hanno detratto il denaro stanziato per la Striscia di Gaza. Lo anuncia l’ufficio del primo ministro, citato da Times of Israel. “Israele sta interrompendo ogni contatto con Gaza”, afferma . “Non ci saranno più lavoratori palestinesi da Gaza e i lavoratori che erano in Israele il giorno in cui è scoppiata la guerra verranno restituiti a Gaza”. Gli Stati Uniti hanno esortato Israele a trasferire i soldi all’Autorità Palestinese.La questione ha suscitato un intenso dibattito nel governo. Alla fine, secondo quanto riportato dalla Radio dell’Esercito, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich si è astenuto, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir si è opposto e il resto del gabinetto ha sostenuto il trasferimento dei fondi.
Il Segretario di stato americano, Antony Blinken, è arrivato all’aeroporto di Tel Aviv. Lo riportano i media israeliani. Ier il responsabile della diplomazia di Washington aveva parlato della necessità di una “pausa” umanitaria nel conflitto fra Israele e Hamas.