Hamas rilascerà 50 donne e bambini nell'ambito di uno stop ai combattimenti di quattro giorni

Il governo israeliano ha approvato l’accordo che garantirà il rilascio di circa 50 ostaggi rapiti a Gaza durante l’attacco terroristico del 7 ottobre. Lo riporta The Times of Israel. “Il governo israeliano è impegnato a riportare a casa tutti i rapiti. Stasera il governo ha approvato il progetto della prima fase del raggiungimento di questo obiettivo, secondo il quale almeno 50 persone rapite – donne e bambini – saranno rilasciati nell’arco di quattro giorni, durante i quali ci sarà una pausa nei combattimenti“, ha scritto in una nota l’ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu. 

Crosetto: “Tregua umanitaria frutto anche d’impegno Italia”

 “Voglio esprimere la mia più grande soddisfazione e attiva speranza per l’esito positivo dei negoziati che hanno portato ad una tregua umanitaria e che, a breve, porteranno al rilascio di 50 ostaggi israeliani, donne e bambini con meno di 19 anni, da parte di Hamas, come pure al contemporaneo rilascio di circa 150 prigionieri palestinesi da parte di Israele, anche loro donne e bambini con meno di 19 anni di età”. A dirlo, attraverso una nota, è stato il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Il temporaneo cessate il fuoco di 4 giorni che è stato stabilito e ratificato, pur se tra uno stato legittimo e democratico, Israele, e un’organizzazione terroristica come Hamas, consentirà l’afflusso di aiuti umanitari compresi generi alimentari, medicine e carburante. Anche l’Italia ha fatto e farà la sua parte – prosegue -: abbiamo già mandato una nave della Marina Militare, Nave Vulcano, dotata di ogni tipo di attrezzatura medica utile, di personale e materiale sanitario, e siamo pronti a inviare un ospedale da campo e altro personale e materiali a Gaza appena sarà possibile”. 

“La forza del dialogo è insostituibile per garantire la pace, ecco perché siamo i primi e in prima linea, negli aiuti umanitari, tra tutti i Paesi occidentali. Del resto, la popolazione civile, martoriata e offesa, che abita nella Striscia di Gaza, non puo’ attendere oltre – osserva il ministro della Difesa, Guido Crosetto -. La pressione internazionale di molti Paesi, tra cui l’Italia, su Israele è stata discreta ma forte e continua: uno stato democratico non può che rispettare le regole del diritto internazionale e del diritto umanitario, anche quando scende in guerra e lo fa legittimamente. Questo distingue Israele da una organizzazione terroristica e su questa strada bisogna insistere per porre fine, al più presto, al conflitto, evitando di incendiare tutto il Medio Oriente, pur comprendendo la legittima reazione militare di Israele dal 7 ottobre in poi. Mi auguro davvero che quello compiuto oggi sia un primo ma deciso passo verso l’inizio di una nuova fase che guardi al futuro e consenta di puntare a una soluzione ragionevole del conflitto. Noi tutti, come Difesa e come Governo italiano, lavoriamo e continueremo – conclude Crosetto -, in silenzio e con il riserbo dovuto a una trattativa così delicata e difficile, a lavorare ancora affinché tutti gli ostaggi israeliani possano tornare a casa sani e salvi e, insieme, per cercare di salvare le vite dei civili palestinesi innocenti che stanno pagando il prezzo più alto di questo conflitto”.

Primo rilascio ostaggi domani a mezzogiorno

L’accordo tra Israele e Hamas prevede che la pausa nei combattimenti inizi alle 10 di domani (le 9 in Italia), con un primo rilascio degli ostaggi intorno a mezzogiorno (circa le 11 italiane). È quanto apprende la Bbc. 

Onu: “Bene accordo ma occorre fare di più”

Accolgo con favore l’accordo raggiunto da Israele e Hamas. È un passo importante nella giusta direzione, ma occorre fare molto di più”. É quanto scrive in un post pubblicato sul social X il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, commentando il patto per una tregua e il rilascio di parte degli ostaggi. “L’Onu mobiliterà tutte le sue capacità per sostenere l’attuazione e massimizzare l’impatto positivo sulla situazione umanitaria a Gaza”, ha aggiunto Guterres.

Hamas: “Tregua da domani alle 10”

La tregua, parte dell’accordo raggiunto con Israele per la liberazione di 50 ostaggi, inizierà domani alle 10 locali (le 9 in Italia ndr). Lo ha detto Moussa Abu Marzouk, membro del’ufficio politico di Hamas. Lo riporta The Times of Israel. Marzouk ha affermato che la maggior parte degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati hanno cittadinanza straniera, senza specificare se possiedono anche passaporti israeliani. Da parte di Tel Aviv, al momento, non è arrivata alcuna conferma. 

Marzouk, parlando ad Al Jazeera, ha precisato che la pausa nei combattimenti interesserà “tutte le regioni della Striscia di Gaza”, aggiungendo che “non ci saranno aerei da guerra o traffico aereo a Gaza dalle 10 alle 16”.

Hamas: “Bene tregua, serviamo nostro popolo”

In un comunicato Hamas ha affermato di aver accolto con favore la “tregua umanitaria” approvata da Israele che prevede la liberazione degli ostaggi detenuti dai miliziani a Gaza in cambio del rilascio dei prigionieri palestinesi. Lo riporta The Times of Israel. “Le disposizioni di questo accordo sono state formulate secondo la visione della resistenza e dei suoi fattori determinanti che mirano a servire il nostro popolo e ad aumentare la sua fermezza di fronte all’aggressione”, afferma Hamas.

Israele: “Guerra riprenderà dopo tregua”

“Il governo israeliano, le forze israeliane di difesa e le forze di sicurezza continueranno la guerra per liberare tutti i rapiti, completare l’eliminazione di Hamas e garantire che Gaza non rappresenti una minaccia per lo Stato di Israele”. Lo scrive l’ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un comunicato diffuso dopo il raggiungimento dell’accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi in cambio di una tregua nei combattimenti nella Striscia di Gaza. Il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, ha inoltre affermato che il suo partito ‘C’è futuro’ ha dato il suo “appoggio” all’accordo, approvato dal governo di Tel Aviv, che prevede il rilascio di ostaggi in cambio di una tregua nella Striscia di Gaza. Commentando l’intesa sul suo profilo X, Lapid ha affermato che “lo Stato di Israele ha l’obbligo supremo di continuare a lavorare per riportare a casa tutti gli ostaggi, fino all’ultimo”.

Familiari ostaggi israeliani: “Felici di accordo su rilascio”

I familiari degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas si sono detti “molto contenti” dell’accordo sul “rilascio parziale” di alcuni di loro. Lo si legge in un comunicato del forum Hostages and Missing Families. “Al momento non sappiamo esattamente chi verrà rilasciato e quando”, hanno aggiunto.

Abbas: “Bene tregua, ora stop totale aggressioni”

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha accolto con soddisfazione l’accordo per una tregua umanitaria a Gaza e ha rinnovato l’appello per una cessazione globale dell’aggressione israeliana contro il popolo palestinese. Lo riporta Wafa. “Il presidente Mahmoud Abbas e la leadership accolgono con favore l’accordo per la tregua umanitaria e apprezzano lo sforzo compiuto dal Qatar e dall’Egitto”, ha affermato il segretario del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Hussein Al-Sheikh. “Rinnoviamo l’appello per la cessazione completa dell’aggressione israeliana contro il popolo palestinese, per l’ingresso degli aiuti umanitari e per l’attuazione di una soluzione politica basata sulla legittimità”, ha concluso. 

Biden soddisfatto per accordo su ostaggi

Il presidente americano, Joe Biden, ha mostrato soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo tra Hamas e Israele per la liberazione degli ostaggi. Lo riporta The Times of Israel. Il leader di Washington si è detto “gratificato che alcune di queste anime coraggiose, che hanno sopportato settimane di prigionia e una prova indicibile, saranno riunite con le loro famiglie una volta che l’accordo sarà pienamente attuato”. Biden ha quindi ringraziato i leader di Qatar, Egitto e Israele per i loro sforzi. “È importante che tutti gli aspetti di questo accordo siano pienamente implementati”, ha aggiunto.

Usa: “Tre americani fra primi ostaggi che Hamas rilascerà”

Fra i primo ostaggi che Hamas rilascerà dopo il raggiungimento dell’accordo con Israele ci saranno tre cittadini americani, compresa una bambina di tre anni. Lo ha detto un alto funzionario statunitense. Lo riporta The Times of Israel. Il funzionario ha aggiunto che le prime persone saranno rilasciate giovedì mattina e spiegato che il numero totale di ostaggi liberati potrebbe aumentare.

von der Leyen e Michel: “Bene rilascio ostaggi, ora più aiuti”

“Accolgo con tutto il cuore l’accordo raggiunto sulla liberazione dei 50 ostaggi e sulla pausa nelle ostilità. Ogni giorno in cui queste madri e questi bambini vengono tenuti in ostaggio dai terroristi è già troppo. Condivido la gioia delle famiglie che presto potranno riabbracciare i loro cari. E sono molto grata a tutti coloro che nelle ultime settimane hanno lavorato instancabilmente attraverso i canali diplomatici per mediare questo accordo. Invito il terrorista Hamas a rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi e a consentire loro di tornare a casa sani e salvi”. Lo scrive in una nota la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

“La Commissione europea farà tutto il possibile per sfruttare questa pausa per un’azione umanitaria a Gaza. Ho chiesto al Commissario Janez Lenarcic di aumentare ulteriormente le spedizioni a Gaza il più rapidamente possibile per alleviare la crisi umanitaria a Gaza”, ha aggiunto.”Accolgo con favore l’accordo sul rilascio delle donne e dei bambini tenuti in ostaggio a Gaza. Sono grato al Qatar e all’Egitto che hanno contribuito a mediarlo. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi.È inoltre fondamentale sfruttare questa pausa nelle ostilità per consentire che il massimo aiuto umanitario raggiunga coloro che ne hanno bisogno”, ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel

Mosca: “Accogliamo con favore accordo Hamas-Israele”

“Mosca accoglie con favore l’accordo tra Israele e Hamas su una pausa umanitaria di 4 giorni. Questo è ciò che la Russia chiede dall’inizio dell’escalation del conflitto”. Lo ha detto la portavoce del ministero russo degli Esteri Maria Zakharova. Lo riporta Ria Novosti. “Notiamo gli sforzi del Qatar per mettere in pratica l’appello della comunità internazionale per una riduzione della tensione”, ha aggiunto Zakharova, secondo cui “è importante che questi accordi non vengano stravolti”. 

Macron: “Bene accordo su ostaggi e tregua umanitaria”

“Accolgo con favore l’annuncio di un accordo per il rilascio degli ostaggi e una tregua umanitaria. Stiamo lavorando instancabilmente per garantire che tutti gli ostaggi vengano rilasciati. La tregua umanitaria annunciata dovrebbe consentire di portare aiuti e portare sollievo alla popolazione di Gaza”. Lo ha scritto su ‘X’ il presidente francese Emmanuel Macron.

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