Così il Pontefice al termine dell'udienza generale del mercoledì

Papa Francesco questa mattina ha incontrato un gruppo di familiari degli ostaggi israeliani sequestrati lo scorso 7 ottobre da Hamas e un gruppo di palestinesi di Gaza. Al termine dell’incontro con il Santo Padre, le famiglie israeliane e quelle palestinesi hanno incontrato i giornalisti. 

L’incontro con i familiari degli ostaggi israeliani è avvenuto poco prima delle 7.30 a casa Santa Marta. Quello con i palestinesi di Gaza in auletta Paolo VI, intorno alle 8. Il primo gruppo era costituito da 12 persone appartenenti ad altrettante famiglie che hanno almeno un familiare in ostaggio. La seconda delegazione era formata da 12 palestinesi (sia musulmani che cristiani) accompagnati da Padre Gabriel Romanelli, parroco dell’unica chiesa cattolica di Gaza, e da un sacerdote della Chiesa greco-ortodossa. Entrambi gli incontri sono durati circa mezzora ciascuno. Secondo quanto si apprende il Papa ha manifestato “angoscia” e “partecipazione al dolore” a entrambe le delegazioni.

“Questa mattina ho ricevuto due delegazioni, una di israeliani che hanno parenti come ostaggi in Gaza e altri di palestinesi che hanno parenti prigionieri in Israele. Loro soffrono tanto. Ho sentito come soffrono ambedue. Le guerre fanno questo, ma qui siamo andati oltre. Questa non è guerra ma terrorismo“. Così Papa Francesco al termine dell’udienza generale del mercoledì.”Per favore andiamo avanti per la pace, pregate per la pace. Pregate tanto per la pace. Che il Signore metta mano. Che il Signore ci aiuti a risolvere i problemi e non andare avanti con le passioni che alla fine uccidono tutti. Preghiamo per il popolo palestinese, preghiamo per il popolo israeliano perché venga la pace”, conclude.

Papa: “Risolvere con negoziati e non con montagna di morti” 

“Preghiamo per la pace in Terra Santa. Preghiamo perché le controversie vengano risolte con il dialogo e i negoziati e non con una montagna di morti da entrambe le parti. Per favore, preghiamo per la pace in Terra Santa”. Così Papa Francesco nel video appello per la campagna speciale di preghiera per la pace nel mondo e in Terra Santa diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa.Il Pontefice il 17 ottobre ha invitato tutti i credenti a unirsi alla Chiesa in Terra Santa e a dedicare la giornata alla preghiera e al digiuno, perché “la preghiera è la forza mite e santa da opporre alla forza diabolica dell’odio, del terrorismo e della guerra”. 

Papa: “Palestinesi e israeliani popoli fratelli, pace loro diritto”

“Tutti noi sentiamo il dolore delle guerre. Sapete che dalla fine della seconda guerra mondiale le guerre hanno imperversato in varie parti del mondo. Quando sono lontane, forse non le sentiamo con forza. Ce ne sono due molto vicine che ci fanno reagire: Ucraina e Terra Santa. È pesante quello che sta accadendo in Terra Santa. È molto pesante. Il popolo palestinese, il popolo di Israele, hanno il diritto alla pace, hanno il diritto di vivere in pace: due popoli fratelli“. Così Papa Francesco nel video appello per la campagna speciale di preghiera per la pace nel mondo e in Terra Santa diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa.Il Pontefice il 17 ottobre ha invitato tutti i credenti a unirsi alla Chiesa in Terra Santa e a dedicare la giornata alla preghiera e al digiuno, perché “la preghiera è la forza mite e santa da opporre alla forza diabolica dell’odio, del terrorismo e della guerra”.

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