La sentenza della Corte costituzionale che ha bloccato il trasferimento di fondi per il Covid a quelli per il Clima e la trasformazione, con ripercussioni sul bilancio del governo tedesco “crea una nuova realtà”, sia per il governo “attuale” sia “per i governi del futuro”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel suo intervento al Bundestag.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha poi confermato che in seguito alla sentenza della Corte il suo governo chiederà al parlamento una “nuova sospensione” del cosiddetto ‘freno al debito’. “Molte cose sul freno all’indebitamento non sono ancora state chiarite. Conoscendo la sentenza della Corte, in passato avremmo preso decisioni diverse”, ha detto Scholz nel suo intervento al Bundestag.
“Solo se la Germania si modernizzerà saremo in grado di rispondere in modo responsabile alle crisi future”, ha poi aggiunto il cancelliere. “All’inizio del governo si era deciso di investire molto nella modernizzazione. Ora bisogna fare tutto il possibile per portarla avanti e attuare la transizione energetica. Non importa dove guardi, i governi di tutto il mondo stanno investendo nel futuro”, ha spiegato Scholz, secondo cui sarebbe un “errore grave e imperdonabile” trascurare la modernizzazione del Paese perché crea le condizioni per “posti di lavoro e un’economia forte e quindi le basi per la prosperità futura”. La modernizzazione “riguarda la nostra capacità di far fronte in sicurezza alle crisi future. Con queste chiare premesse, stiamo ora discutendo il bilancio per il prossimo anno, con la calma necessaria e con responsabilità per il nostro Paese”, ha aggiunto Scholz.
Il cancelliere tedesco ha poi parlato della guerra tra Kiev e Mosca ribadendo che “il sostegno all’Ucraina ha un’importanza esistenziale” per la Germania. “Ma lo è anche per noi in Europa. Perché nessuno di noi vuole immaginare quali sarebbero le conseguenze ancora più gravi se Putin vincesse questa guerra”, ha detto ancora il cancelliere tedesco, ricordando che la Germania, in poche settimane ha accolto “più di un milione” di ucraini” e che questo significa “uno sforzo enorme”, anche per “un Paese forte come il nostro”.