La sentenza ha condannato la Bulgaria: i suoi tribunali non avevano riconosciuto il diritto al risarcimento in favore di una prostituta i cui guadagni erano stati sottratti dal suo trafficante

I trafficanti di esseri umani devono risarcire le loro vittime dei proventi ottenuti con il loro sfruttamento e gli Stati devono fare in modo che questo possa accadere. Lo ha stabilito la Corte europea per i diritti dell’uomo (Cedu), con sede a Strasburgo, in una sentenza nella quale è stata condannata la Bulgaria. “È la prima volta – ricorda la corte – che la Cedu ha ritenuto che una vittima della tratta potesse chiedere il risarcimento per un danno patrimoniale provocato da un trafficante”. Nel merito la Cedu ha condannato la Bulgaria in quanto i suoi tribunali non avevano riconosciuto il diritto al risarcimento nel caso riguardante una prostituta i cui guadagni erano stati sottratti dal suo trafficante. Per la giustizia di Sofia, infatti, la restituzione dei guadagni sarebbe stata contraria alla morale.

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