Tel Aviv annuncia la ripresa dei combattimenti contro i miliziani: "Hanno violato la tregua"
È durata sette giorni la tregua nella striscia di Gaza tra Israele e Hamas. L’esercito israeliano ha infatti annunciato la ripresa dei combattimenti accusando i miliziani di aver violato l’accordo per il cessate il fuoco. “Hamas ha violato la tregua sparando anche in territorio israeliano”, si legge in un comunicato dell’Idf. Nel secondo giorno di offensiva l’esercito dello Stato ebraica sta operando a Khan Younis, nel sud della Striscia dove sabato sono segnalati violenti combattimenti con Hamas e raid aerei.
22:13 Austin: “Israele tuteli i civili o sarà sconfitta strategica”
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, parlando dei combattimenti in corso tra Israele e Hamas, ha affermato di aver “spinto personalmente i leader israeliani a evitare vittime civili“, sia a Gaza che in Cisgiordania, e ad “espandere drasticamente l’accesso agli aiuti umanitari”. Lo riporta Haaretz. Austin ha anche sottolineato il ruolo centrale della popolazione civile. “Se la si getta tra le braccia del nemico, si sostituisce una vittoria tattica con una sconfitta strategica“, ha dichiarato.
20:41 Netanyahu: “Se Hezbollah attacca distruggerà il Libano”
“Se Hezbollah commette l’errore di entrare in guerra distruggerà il Libano con le sue stesse mani“. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nel corso di una conferenza stampa. “Agiamo continuamente contro tutti i tentativi di Hezbollah di agire contro di noi da nord – ha aggiunto – stiamo eliminando le cellule terroristiche, allontanandole dal confine, e distruggendo le loro munizioni. Continueremo con una forte deterrenza“.
20:30 Netanyahu: “Faremo di tutto per liberare ostaggi”
In merito agli ostaggi “faremo di tutto per riportarli a casa ma anche per distruggere Hamas e per garantire che non costituirà mai più una minaccia per noi e che non ci sarà nessun gruppo che minacci Israele da Gaza”, Lo ha affermato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, nel corso di una conferenza stampa.
20:05 Netanyahu: “Avanti fino a raggiungimento obiettivi”
“Andremo avanti fino a quando tutti gli obiettivi non saranno stati raggiunti“. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Netanyahu ha spiegato di accogliere “con favore” il sostegno degli Stati Uniti su alcuni degli obiettivi della guerra. “Due di loro di sicuro”, ha aggiunto facendo riferimento alla differenze con l’amministrazione Usa riguardo al futuro di Gaza. “Ci sono divergenze di opinione su come raggiungere tutti questi obiettivi”, ha riconosciuto Netanyahu precisando che “in definitiva questa è la nostra guerra e alla fine dobbiamo prendere le decisioni. Cerchiamo e spesso riusciamo a convincere i nostri amici americani. Spero e credo che sarà così anche in futuro”.
19:23 Hamas: “No rilascio ostaggi senza cessate fuoco permanente”
Hamas non rilascierà altri ostaggi senza un cessate il fuoco permanente e il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi. Lo ha detto ad Al Jazeera Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri. L’esponente dell’organizzazione islamica ha anche affermato che attualmente non sono in corso negoziati per una tregua. “Israele ha deciso che non vuole rinnovare i contatti per uno scambio di prigionieri basato su nuovi termini”, ha affermato.
19:16 Hamas: “In ostaggio abbiamo solo uomini e soldati”
“Israele insiste che abbiamo ancora donne e bambini in nostro possesso anche se abbiamo chiarito che li abbiamo consegnati tutti. Ora rimangono solo uomini e soldati”. Lo ha detto il capo dell’ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, ad Al Jazeera.
17:30 Hamas, 300 morti in attacco su quartiere Gaza City
Trecento palestinesi sarebbero morti a causa degli attacchi israeliani sul quartiere di Shejaiyeh nella parte orientale di Gaza City. Lo ha riferito l’ufficio informazioni di Hamas citato da Haaretz. Secondo il comunicato, l’aeronautica militare israeliana avrebbe bombardato più di 50 edifici residenziali e case del quartiere.
16:47 Sirene di allarme in Galilea nel nord di Israele
Le sirene di allarme sono risuonate in Galilea nel nord di Israele. Lo riportano i media israeliani. Fra le città interessate anche Nazareth. Al momento – viene spiegato – non sono state rese note le motivazioni dell’allerta.
15:49 Israele contro Erdogan: “Potrai ospitare terroristi Hamas in fuga”
Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ha lanciato un attacco al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dopo che quest’ultimo ha affermato che la “distruzione di Hamas non è uno scenario realistico”. “L’organizzazione terroristica di Hamas non esisterà a Gaza il giorno dopo” la fine dei combattimenti, la presidenza turca “è la benvenuta ad ospitare nel suo Paese i terroristi di Hamas che non verranno eliminati e fuggiranno da Gaza”, ha affermato Cohen su X. “Libereremo” la Striscia da Hamas “per il bene della sicurezza di Israele e per creare un futuro migliore per i residenti della regione”, ha aggiunto il ministro degli Esteri israeliano, paragonando Hamas all’Isis.
15:11 Macron: “Distruzione Hamas richiederebbe 10 anni di guerra”
Il presidente francese Emmanuel Macron, in un punto stampa a Dubai, ha chiesto a Israele di specificare i suoi obiettivi rispetto ad Hamas, affermando che la distruzione totale del gruppo richiederebbe “dieci anni” di guerra. “Che cos’è la distruzione totale di Hamas? Qualcuno pensa che sia possibile? Se così fosse, la guerra durerebbe dieci anni e non credo che nessuno possa definire seriamente questo obiettivo. Quindi questo obiettivo deve essere chiarito”, ha detto Macron, citato da Bfmtv.
14:18 Israele fa rientrare negoziatori da Doha, ‘colloqui a punto morto’
Il Mossad ha dichiarato che una squadra di negoziatori che si trovava in Qatar ha ricevuto l’ordine di rientrare dopo che i colloqui sull’estensione della tregua sono giunti a un “punto morto”. “A causa del vicolo cieco dei negoziati, e seguendo le istruzioni del premier Benjamin Netanyahu, il capo del Mossad David Barnea ha ordinato alla squadra di negoziatori a Doha di rientrare”, ha riferito l’ufficio di Netanyahu a nome dell’agenzia di intelligence, secondo quanto riportano i media israeliani.
14:03 Iran, uccisi 2 pasdaran in raid israeliano in Siria
Il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica in Iran, ha dichiarato che due dei suoi membri, che erano in servizio in Siria come consiglieri militari, sono stati uccisi in un attacco israeliano. Ne dà notizia l’agenzia iraniana Tasnim, affermando che negli ultimi anni “il regime israeliano ha effettuato centinaia di attacchi aerei contro obiettivi all’interno di zone della Siria controllate dal governo”, in cui sono rimasti uccisi diversi consiglieri delle guardie della rivoluzione islamica.
13:47 Ministero Sanità Gaza: “Oltre 15.200 vittime, 70% donne e bambini”
Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, governata da Hamas, ha dichiarato che il bilancio delle vittime è salito a 15.200 e che il 70% dei morti sono donne e bambini. Oltre 40.000 persone sono rimaste ferite. Le cifre sono state annunciate dal portavoce del ministero, Ashraf al-Qidra. Il precedente bilancio fornito dal ministero era di oltre 13.300 morti. Al-Qidra non ha motivato il brusco aumento delle vittime. Il ministero, che non distingue tra civili e combattenti, è stato in grado di fornire solo aggiornamenti sporadici dall’11 novembre, tra problemi di connessione e gravi interruzioni delle operazioni ospedaliere dovute alla guerra.
13:20 Erdogan: “Distruzione Hamas non è scenario realistico”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando con i giornalisti sulla via del ritorno dagli Emirati Arabi Uniti, ha affermato di non aver perso la speranza di una pace duratura in Medioriente, ma ha affermato che Hamas non può essere escluso da una soluzione del conflitto. “L’esclusione di Hamas o la sua distruzione non è uno scenario realistico”, ha affermato il leader, citato dall’emittente turca Ntv. Erdogan, che non ha definito Hamas un’organizzazione terroristica, ha poi rimarcato che “occorre concentrarsi sulla soluzione dei due Stati”.
12:51 Meloni vede al-Sisi, avanti azione diplomatica per contenere crisi
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi a margine dei lavori della Cop28 a Dubai, un incontro con Il presidente della Repubblica araba d’Egitto, Abdel Fattah al-Sisi. Un argomento centrale dell’incontro è stato la grave crisi in corso in Medio Oriente. “Si è convenuto – riferisce una nota di palazzo Chigi – sulla continuazione di una urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenere la sua ulteriore espansione e le relative conseguenze umanitarie”. Meloni ha ringraziato al-Sisi “per la collaborazione diplomatica e logistica nel dispiegare gli aiuti umanitari italiani per Gaza nel porto egiziano di Al Arish” e per il prossimo arrivo della nave Vulcano con gli aiuti medici. L’Italia e l’Egitto, conclude la nota, “hanno convenuto di continuare a lavorare in uno spirito di rafforzata collaborazione al fine di giungere ad una pace sostenibile a Gaza”.
12:32 Entrati a Gaza primi camion aiuti da ripresa combattimenti
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito di aver ricevuto camion con aiuti a Gaza dai suoi partner in Egitto, attraverso il valico di Rafah. Sarebbero i primi camion con aiuti ad entrare nella Striscia da quando sono ripresi i combattimenti tra Israele e Hamas. “I team della Mezzaluna Rossa Palestinese hanno ora ricevuto camion di aiuti attraverso il valico di Rafah dai nostri partner egiziani”, ha scritto l’organizzazione su X. I combattimenti sono ripresi venerdì dopo una settimana di pausa.
11:01 Msf: “Esercito Israele responsabile di attacco a nostro convoglio”
Medici Senza Frontiere ha riferito che “tutti gli elementi” raccolti finora indicano “l’esercito israeliano” come “responsabile” dell’attacco al convoglio della ong a Gaza City, avvenuto il 18 novembre. Msf ha quindi chiesto una “spiegazione formale alle autorità israeliane, oltre a un’indagine indipendente per stabilire i fatti e le responsabilità”. Il 18 novembre 2023 un convoglio di evacuazione di Medici Senza Frontiere è stato attaccato a Gaza City e due persone sono state uccise. Entrambe le vittime erano familiari di membri dello staff di Msf, uno di loro era anche un volontario che supportava l’azione medica all’ospedale di Al Shifa. Secondo l’ong l’attacco è “apparso subito come deliberato, contro mezzi di Msf, con il simbolo dell’organizzazione ben riconoscibile”. “A distanza di due settimane, dopo aver raccolto le testimonianze del personale presente quel giorno nel convoglio, Msf ritiene che tutti gli elementi indichino l’esercito israeliano come responsabile di questo attacco”, ha riferito l’organizzazione in una nota.
10:09 Israele intensifica gli attacchi nel sud di Gaza
Israele sta bombardando oggi obiettivi nel sud della Striscia di Gaza, intensificando la nuova offensiva dopo una pausa nei combattimenti durata una settimana. Molti degli attacchi si sono concentrati nell’area di Khan Younis, nel sud di Gaza, dove l’esercito ha dichiarato di aver colpito più di 50 obiettivi di Hamas con aerei, carri armati e marina. Ieri l’esercito ha lanciato dei volantini per esortare i residenti a lasciare la zona ma, secondo le Nazioni Unite, non risulta che un gran numero di persone si sia effettivamente spostata.
08: 54 Idf: “Colpiti oltre 400 obiettivi a Gaza”
L’esercito israeliano ha comunicato di aver attaccato nell’ultimo giorno più di 400 obiettivi nella Striscia di Gaza, tra cui decine nella città meridionale di Khan Yunis. Secondo l’annuncio, riportato da Haaretz, la Marina israeliana ha operato a Khan Yunis e Deir al-Balah, nel sud della Striscia di Gaza, e ha attaccato “obiettivi militari dell’organizzazione Hamas, nonché infrastrutture e attrezzature utilizzate dalla forza navale dell’organizzazione”. L’Idf ha anche colpito una moschea che, secondo l’esercito, era utilizzata come quartier generale militare della Jihad islamica.
08: 13 Unicef: “Prima di tregua uccisi oltre 5300 bambini a Gaza”
“La Striscia di Gaza è di nuovo il luogo più pericoloso al mondo per essere un bambino. Dopo sette giorni di tregua da una violenza orribile, i combattimenti sono ripresi. Altri bambini sicuramente moriranno come conseguenza. Prima della pausa, secondo le notizie, più di 5.300 bambini palestinesi sono stati uccisi in 48 giorni di bombardamenti incessanti – un dato che non include molti bambini ancora dispersi e presumibilmente sepolti sotto le macerie”. Lo afferma la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, sulla ripresa dei combattimenti a Gaza.
o7:22 Siria: “Raid aereo israeliano su Damasco”
Le forze israeliane hanno lanciato un attacco aereo vicino a Damasco. Lo riferiscono i media statali siriani, citati da Al Jazeera. L’attacco è l’ultimo contro la Siria da parte di Israele, che ha preso di mira aeroporti, magazzini e altre strutture che ritiene siano collegate all’Iran, a Hezbollah e ad altri gruppi sostenuti da Teheran.
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