Medioriente, leader ceceno in esilio: “Dietro attacco Hamas c’è Putin”

Intervista ad Akhmed Zakaev, capo dell'opposizione cecena in esilio e primo ministro della Repubblica Cecena di Ichkeria

“Dietro a quanto successo in Medioriente c’è la mano di Putin. Il suo obiettivo è quello di distogliere l’attenzione del mondo dall’Ucraina”. Lo ha affermato a LaPresse Akhmed Zakaev, capo dell’opposizione cecena in esilio e primo ministro della Repubblica Cecena di Ichkeria. “Putin ha un ruolo diretto in questo conflitto – ha aggiunto Zakaev, che in questi giorni si trova a Roma -, lo ha spinto lui tramite i collaboratori di Kadyrov (l’attuale leader della Cecenia, ndr), che hanno legami con i Paesi musulmani. I leader di Hamas, come abbiamo visto nella loro recente visita a Mosca, sono in continuo contatto con il regime di Putin. È riuscito a eliminare la guerra in Ucraina dalle prime pagine dei giornali di tutto il mondo nonostante continui a uccidere civili tutti i giorni con i suoi bombardamenti”, ha aggiunto Zakaev.

“Siamo convinti che la vittoria dell’Ucraina sarà propedeutica per la liberazione del nostro Paese. Quindi facciamo di tutto affinché Kiev possa vincere questa guerra. Tutti i ceceni liberi stanno dando il loro apporto”, ha poi aggiunto Zaka “Non si tratta solo di Ucraina contro Russia – ha aggiunto -, stiamo parlando della lotta del bene contro il male, della civiltà contro i barbari”.

“Negli ultimi 20 anni il regime di Putin è diventato sempre più totalitario grazie all’atteggiamento permissivo dell’Occidente, in Cecenia, in Georgia e ora in Ucraina. Nel 1994 Kiev ha firmato il memorandum di Budapest consegnando il suo arsenale nucleare in cambio di garanzie circa la propria sicurezza, indipendenza e integrità territoriale fornite dall’Occidente, che non deve dimenticarselo. E’ necessario che mantenga le promesse fatte”, ha detto Zakaev secondo cui qualora Putin dovesse vincere in Ucraina “sicuramente andrà avanti e attaccherà altri Paesi, perché quello è il senso della sua visione imperialista”.