Una sedia vuota per l'attivista attualmente in carcere a Teheran: "Un regime religioso tirannico e misogino"
Il premio Nobel per la Pace 2023 dell’attivista iraniana Narges Mohammadi, attualmente in carcere a Teheran, è stato consegnato ai figli gemelli 17enni Ali e Kiana Rahmani, che hanno ricevuto il diploma e la medaglia d’oro destinati alla madre. I figli di Mohammadi vivono in esilio a Parigi con il padre. Nella cerimonia nel municipio di Oslo, in Norvegia, per ricordare Mohammadi è stata collocata una sedia vuota, dietro la quale è stato posto un ritratto, scelto dalla stessa attivista, che la mostra sorridente e in abiti colorati.
L’Iran è “un regime religioso tirannico e misogino”
È quanto afferma la Nobel per la Pace 2023, l’attivista iraniana Narges Mohammadi, nel dicorso di accettazione del premio che i suoi figli gemelli Ali e Kiana Rahmani hanno letto a suo nome a Oslo, nella cerimonia di consegna del riconoscimento. Narges Mohammadi si trova attualmente in carcere a Teheran; i figli 17enni abitano invece in esilio a Parigi insieme al marito. I due giovani hanno ritirato il premio per conto della madre.
“Sono una dei milioni di donne iraniane orgogliose e resistenti che si sono opposte all’ingiustizia/oppressione, alla repressione, alla discriminazione e alla tirannia. Ricordo le donne anonime e coraggiose che hanno condotto una vita di resistenza in vari campi, nonostante la spietata repressione”, recita il messaggio di Mohammadi affidato alla voce dei figli. E ancora: “Sto scrivendo questo messaggio da dietro le alte e fredde mura di una prigione. Sono una donna del Medioriente, di una regione che, sebbene erede di una ricca civiltà, è attualmente intrappolata nella guerra e preda delle fiamme del terrorismo e dell’estremismo. Sono una donna iraniana che è orgogliosa e onorata di aver contribuito a questa civiltà e che oggi è vittima dell’oppressione di un regime religioso tirannico e misogino“.
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