Il premier spagnolo ha definito come di "straordinaria gravità" le dichiarazioni rilasciate dal presidente di Vox 

Il leader di Vox, Santiago Abascal, domenica, parlando da Buenos Aires, dove ha assistito all’insediamento del suo alleato Javier Milei come nuovo presidente dell’Argentina, ha affermato che “ci sarà un momento” in cui il popolo spagnolo vorrà “appendere per i piedi” il premier Pedro Sanchez, perché, a suo avviso, è una persona che ha “svenduto” i suoi principi e “può fare qualsiasi cosa” per rimanere al potere. Abascal ha fatto queste osservazioni in un’intervista al quotidiano argentino Clarín. Le parole del leader di Vox hanno scatenato una dura polemica in Spagna e sono state condannate da diversi esponenti del governo e del Partito socialista. Anche il leader del Partito popolare Alberto Núñez Feijóo, in un’intervista a Telecinco, ha preso le distanze da Abascal definendo le sue parole deplorevoli.

Feijóo ha affermato che il Partito popolare “non ha nulla a che fare” con il tipo di dichiarazioni rilasciate da Abascal e ha sostenuto che queste vanno nella direzione della “strategia di Sanchez e del Psoe” di “dividere la Spagna”. Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, all’arrivo al Consiglio Affari esteri a Bruxelles, ha qualificato le parole di Abascal come “discorso d’odio” che deve rimanere fuori dal discorso politico. Albares ha quindi esortato il Partito popolare a una chiara condanna di queste dichiarazioni, che “nessun leader europeo oserebbe avallare”, e ha chiesto al Pp di rompere tutti gli accordi di governo nelle regioni e nelle città che amministra con Vox. 

Sanchez: “Parole Abascal gravi, Vox è un partito dell’odio”

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha definito come di “straordinaria gravità”, le parole pronunciate dal presidente di Vox Santiago Abascal il quale, in un’intervista al quotidiano argentino Clarin, ha affermato che arriverà “un momento in cui” il popolo spagnolo “vorrà appendere per i piedi” il leader socialista. Sanchez, nel corso della presentazione del suo nuovo libro ‘Tierra Firme’ al Círculo de Bellas Artes di Madrid, ha affermato che Abascal tenta di iniettare l’odio nella società spagnola e ha definito Vox un “partito dell’odio”. 

Sanchez ha affermato che Abascal ha rilasciato tali dichiarazioni perché voleva si parlasse di questo. Il premier ha affermato che “questo tipo di discorsi e messaggi, che non hanno precedenti nella storia democratica” spagnola, “sono dovuti al tentativo di trasformare la politica e la Spagna in un Paese in cui tutto è monopolizzato dall’incitamento all’odio e in un Paese in conflitto”, ma che questa non è la realtà. Molti spagnoli hanno approfittato del ponte dell’8 dicembre per viaggiare in varie parti della Spagna, per fare compere e mangiare fuori, “siamo in un clima pre natalizio”, “non si sta rompendo nulla e non c’è quella polarizzazione e quell’odio che cerca di iniettare Abascal”, ha detto Sanchez. Il socialista ha poi affermato che il presidente di Vox, in un ipotetico governo del Pp, sarebbe diventato il vicepresidente spagnolo. “Questo deve far riflettere” il leader del Partito popolare Alberto Núñez Feijóo, su quali soci ha, ha sottolineato il leader socialista che ha poi sostenuto che ciò che sta accadendo con Vox non può essere derubricato a un diverbio tra politici. “Ci sono insultatori e insultati, ci sono assediatori (attorno alle sedi del Psoe) e assediati, c’è gente che inocula un discorso d’odio e altre persone che lavorano con rispetto”, ha sottolineato Sanchez. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata