Il presidente di Vox aveva affermato che arriverà un momento in cui il popolo spagnolo vorrà "appendere per i piedi" il premier

“Non ho fatto alcun tipo di minaccia” a Pedro Sanchez e “mai la farò”, “ho utilizzato un’espressione colloquiale”, propria del castigliano, come avrei potuto usarne tante altre, e quindi “non ho nulla di cui scusarmi”. Lo ha detto il presidente di Vox, Santiago Abascal, in un’intervista a Telecinco, rispondendo alla domanda se si sia pentito delle parole dette sul premier spagnolo in un’intervista al quotidiano argentino Clarin. Abascal aveva affermato che arriverà un momento in cui il popolo spagnolo vorrà “appendere per i piedi” Sanchez. “Mantengo le parole dette, punto per punto, ho affermato che quando un politico mente alla gente, quando tradisce gli spagnoli, quando, elezione dopo elezione froda gli elettori, alla fine questo politico paga davanti alla società, la gente si stanca” e, se vogliamo usare un’altra espressione, “‘lo butterà dalla finestra’”, ha affermato Abascal. 

Abascal, nel corso dell’intervista ha ribadito di aver utilizzato “un’espressione colloquiale” e si è detto “molto tranquillo” rispetto all’uso di questa. “Ne avrei potute usare altre come ‘mettere sul rogo'” ecc, ha affermato il leader di Vox, ricordando di aver usato altre volte queste espressioni anche nei confronti di se stesso, e dunque di non aver avuto intenzione di minacciare nessuno. Quello che ho detto non era l’espressione di un desiderio, ma “un’analisi della stanchezza della gente davanti a un governo che è sceso a patti con terroristi e golpisti separatisti”, ha affermato Abascal. “Io sono una persona che sa cosa è una minaccia” e che ha patito “la violenza”, e non voglio che Sanchez “abbia problemi”, il mio desiderio è che “abbia un giudizio giusto con giudici indipendenti e che sia condannato per quello che sta facendo”, ha detto il presidente di Vox.

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