Zelensky: "Una vittoria per tutta l'Europa che motiva, ispira e rafforza". Da Orban il veto ad altri fondi a Kiev

Gli appelli di Volodymyr Zelensky all’Ue di “non ricadere nell’indecisione” hanno trovato terreno fertile a Bruxelles. Nella serata di ieri dal Consiglio europeo è arrivata infatti una decisione di portata storica: il via libera ai negoziati di adesione per l’Ucraina e la Moldova. “È una vittoria per l’Ucraina. Una vittoria per tutta l’Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza”, ha esultato il leader di Kiev. È un “momento storico” che “dimostra la forza e la credibilità dell’Unione Europea”, ha dichiarato Charles Michel. Il presidente del Consiglio europeo ha sottolineato come nessuno Stato si sia opposto alla decisione, al momento della quale però il primo ministro ungherese Viktor Orban ha lasciato la stanza. “Un’assenza prestabilita e costruttiva”, ha affermato una fonte del Consiglio Ue. Di “investimento sulla sicurezza”, aveva parlato prima del via libera il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sottolineando che “se Putin dovesse vincere la guerra esisterebbe il rischio reale che la sua aggressione non si fermi lì“.

In mattinata invece il presidente russo Vladimir Putin era tornato a tenere la tradizionale conferenza stampa di fine anno, rispondendo alle domande di giornalisti e di normali cittadini. Al centro del colloquio, durato 4 ore, si è imposto il tema del conflitto in Ucraina. Il leader del Cremlino ha ribadito che gli obiettivi della ‘operazione militare speciale’, lanciata ormai quasi 2 anni fa, non sono cambiati. “Sono la denazificazione, la smilitarizzazione dell’Ucraina e l’adozione da parte di Kiev di uno status neutrale”. Solo quando questi obiettivi saranno raggiunti “ci sarà la pace”. Per la prima volta dall’inizio dell’invasione, Putin ha poi dato il numero dei soldati russi impegnati sul campo di battaglia: 617.000. Di questi, circa 244.000 sono cittadini chiamati a combattere a fianco delle truppe militari russe professionali. “Circa in 1.500 vengono reclutati ogni giorno in tutto il Paese”, ha fatto sapere. Numeri che fanno escludere la possibilità di una nuova ondata di mobilitazione. “Non ce n’è bisogno”, ha assicurato Putin, “il flusso di uomini pronti a difendere la patria non accenna a diminuire“. Alla richiesta di informazioni sulla situazione sulla riva sinistra del fiume Dnipro, dove le truppe di Kiev sono riuscite a sbarcare qualche settimana fa, il presidente russo ha minimizzato: “Sono scese a terra, ma stanno subendo ingenti perdite. Gli stessi soldati ucraini sostengono che questa è una ‘strada senza via d’uscita’”. “Kiev aveva annunciato una controffensiva, ma non se n’è fatto nulla”, ha concluso Putin, lanciando la sua previsione: “L’Ucraina sta ricevendo molte armi, ma presto cominceranno a esaurirsi“.

Consiglio europeo: “Entro estate tabella marcia per riforme Unione”

“Con l’allargamento dell’Unione, il successo dell’integrazione europea richiede che le politiche dell’Unione siano adatte al futuro e finanziate in modo sostenibile, sulla base dei valori su cui si fonda l’Unione, e che le istituzioni dell’Ue continuino a funzionare in modo efficace. Il Consiglio europeo affronterà le riforme interne nelle prossime riunioni con l’obiettivo di adottare entro l’estate 2024 conclusioni su una tabella di marcia per i lavori futuri“. È quanto si legge nelle conclusioni sull’Ucraina appena adottate dal Consiglio europeo. 

Zelensky: “Ok negoziati Ue ci dà sollievo e ci fa andare avanti”

“In questo momento in Ucraina molti di noi si sentono davvero sollevati, e questo è molto importante: ci fa andare avanti“. Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo che il Consiglio europeo ha dato il via libera ai negoziati di adesione per l’Ucraina all’Ue. “Voglio dire un enorme grazie a ciascuno di voi per tutto ciò che siamo riusciti a realizzare! A tutti coloro che rafforzano l’Europa con l’unità dell’Ucraina. Un grazie speciale a tutti i nostri ragazzi e ragazze che stanno combattendo per l’Ucraina. A coloro che stanno combattendo in questo momento, difendendo la nostra libertà, aiutando i nostri soldati – curandoli, addestrandoli, fornendo loro armi e fabbricando quelle armi”, dichiara Zelensky. E ancora: “Tutto ciò che otteniamo sarebbe stato impossibile senza l’eroico coraggio del nostro popolo, della nostra nazione, che ispira il mondo intero”.

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