Russia, bufera per la festa vip con dress code “quasi nudi”

È polemica in Russia per un party organizzato dalla presentatrice tv e attrice Anastasia Ivleeva in un nightclub di Mosca il cui dress code era “quasi nudi”. Le foto della festa hanno iniziato a circolare sui social network, comprese quelle del rapper Vacio che indossava solo un calzino sui genitali. Parlamentari conservatori, blogger e altri hanno scatenato una tempesta di critiche, sostenendo che le immagini fossero sconvenienti e persino antipatriottiche per un Paese coinvolto in una guerra. Due giorni dopo la festa una pop star, il rapper Vacio il cui vero nome è Nikolai Vasilyev, è finito in carcere con l’accusa di teppismo e gli è stata imposta una multa di circa 2mila dollari per violazione della legge sulla propaganda LGBTQ+. E 20 persone secondo i media russi hanno intentato una causa collettiva contro Ivleeva da 1 miliardo di rubli (circa 10 milioni di euro), sostenendo di aver subito danni morali dalla visione delle foto della festa. La causa chiede che i danni vengano versati a un fondo che sostiene i soldati che combattono in Ucraina e le udienze del caso inizieranno a gennaio. 

Alcune delle critiche riflettono il sentimento conservatore della Russia, inserito nel contesto delle ripetute denunce del presidente russo Vladimir Putin contro l’Occidente: l’accusa da parte di molti critici è quella di minare i “valori tradizionali” e il nazionalismo intensificato dalla guerra in Ucraina. “Questi ritrovi sono un colpo all’intera politica perseguita dallo Stato”, ha scritto su Telegram Yekaterina Mizulina, leader di un gruppo allineato al Cremlino che sostiene maggiori restrizioni su internet. E Maria Butina, membro del Parlamento già imprigionata negli Stati Uniti per aver agito come agente russo non registrato, ha esortato la polizia a indagare per accertare se la festa ha violato le leggi russe che vietano la diffusione della ‘propaganda’ LGBTQ+. A novembre la Corte suprema russa ha stabilito che il ‘movimento’ LGBTQ+ costituisce un estremismo. “Le persone possono riunirsi seminude, o nude, o con giacche trapuntate sopra i tanga… ‘Socialmente disapprovato’ non equivale necessariamente a ‘illegale'”, ha dichiarato dall’altro canto l’avvocata Yulia Fedotova, citata dal portale news.ru. 

Sulla scia dell’indignazione, alcuni dei più grandi personaggi della cultura pop russa hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche in cui chiedono perdono per aver partecipato alla festa. “Ci sono momenti nella vita di ogni persona in cui si entra dalla porta sbagliata”, ha detto Philipp Kirkorov, cantante noto per i suoi costumi scintillanti. In una dichiarazione video, ha detto che lui e altre celebrità dovrebbero scegliere attentamente i loro eventi “in questo momento difficile, un momento di eroismo”. E Ksenia Sobchak, socialite e giornalista candidata alle presidenziali del 2018, ha dichiarato che “se qualcuno si è sentito offeso dal mio aspetto, mi scuso per questo. Amo il mio Paese, sono una giornalista che lavora in Russia”.