Idf conquista roccaforte nel cuore di Gaza City. Nella Striscia salgono a 22.185 i morti da inizio guerra

Prosegue l’offensiva di Israele a Gaza, anche se ieri, 1 gennaio, l’esercito dello Stato ebraico ha riferito di aver spostato migliaia di soldati dalla Striscia, il primo ritiro significativo di truppe dall’inizio del conflitto. Intanto, i funzionari israeliani hanno affermato che il paese intenderà difendere l’offensiva su Gaza davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

21:43 Hezbollah, morte Arouri crimine che non passerà senza punizione

Hezbollah promette di rispondere alla presunta uccisione israeliana del vice leader di Hamas Saleh al-Arouri, avvenuta a Beirut. Lo riporta il Times of Israel, citando un comunicato di Hezbollah: “Affermiamo che questo crimine non passerà mai senza risposta e punizione”, afferma il gruppo terroristico libanese nella nota, sostenendo che i suoi combattenti sono pronti a reagire. “Dio onnipotente ha concluso la carriera di questo grande leader con le più alte medaglie di onore e dignità, e lui ha ottenuto il martirio che aveva a lungo cercato e desiderato”, dice Hezbollah di Arouri.Il gruppo terroristico definisce il presunto attacco israeliano “un grave attacco al Libano, al suo popolo, alla sua sicurezza e alla sua sovranità, e uno sviluppo pericoloso nel corso della guerra tra il nemico e l’asse della resistenza”.“Il nemico criminale – che dopo novanta giorni di crimini, uccisioni e distruzione non è riuscito a sottomettere Gaza – sta ricorrendo a una politica di assassinio di chiunque abbia pianificato, eseguito o sostenuto” l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, dice Hezbollah, sottolineando la recente presunta uccisione israeliana dell’alto funzionario dell’Irgc Razi Mossavi in Siria la scorsa settimana. Hezbollah sostiene che tali omicidi non faranno altro che incoraggiare ulteriormente il movimento di resistenza palestinese.

21.22 Hamas, assassinio Arouri è atto terroristico

“L’assassinio di al-Arouri è un atto terroristico, una violazione della sovranità del Libano ed espansione del cerchio di ostilità di Israele contro i palestinesi”. A dirlo è il capo di Hamas Ismail Haniyeh, secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Haaretz.

21:01 Hamas, morte Arouri non fermerà rivoluzione palestinese

Il leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha commentato la morte di Saleh al-Arouri, dicendo che “proprio come gli assassinii di Ahmed Yassin e Abdel Aziz Rantisi, la sua morte non fermerà la rivoluzione palestinese”. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz.

20:31 Media, due alti funzionari Hamas morti con Arouri

Gli alti funzionari militari di Hamas Samir Findi e Azzam Al-Aqraa sono stati identificati tra i cinque uccisi insieme al vice leader di Hamas Saleh al-Arouri, in un presunto attacco aereo israeliano su un condominio nel sobborgo di Dahiyeh a Beirut. Lo riferiscono i media arabi citati dal Times of Israel.

20:28 Blinken rinvia visita in Israele alla prossima settimana

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha rinviato il suo viaggio in Israele alla prossima settimana, ha riferito al Times of Israel un funzionario a conoscenza della questione. L’arrivo in Israele di Blinken era previsto verso la fine della settimana, ma ora arriverà all’inizio della prossima settimana, dice il funzionario. Blinken farà diverse tappe in tutta la regione. Il ritardo non ha nulla a che fare con il presunto assassinio israeliano del vice leader di Hamas Saleh al-Arouri in Libano questa sera, sottolinea il Times of Israel.

20:27 Fonti arabe a Haaretz, stop negoziati dopo morte Arouri

Fonti diplomatiche arabe hanno detto questa sera ad Haaretz che “l’assassinio di al-Arouri a Beirut ha interrotto i negoziati per un accordo tra Israele e Hamas, e ora i colloqui si stanno concentrando sulla prevenzione dell’escalation, soprattutto nel nord di Israele”. Lo riporta il quotidiano israeliano, specificando che secondo le fonti coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar, “l’assassinio ha cambiato la situazione e ora non è possibile alcun progresso. Lo sforzo ora è quello di garantire che qualsiasi risposta, soprattutto dal Libano, sia misurata e consentire l’eventuale prosecuzione dei negoziati”.

20:08 Tajani sente Blinken, sicurezza Mar Rosso una priorità

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha avuto un colloquio telefonico con il Segretario di Stato statunitense, Antony Blinken. Lo rende noto la Farnesina. Nel confermare l’importanza primaria che l’Italia attribuisce al rapporto con gli Stati Uniti, il Vice Presidente Tajani ha illustrato le linee guida della Presidenza italiana del G7 e ha ricordato che per l’Italia la libertà di navigazione nel Mar Rosso è una priorità assoluta. Nell’affermare la necessità di lavorare a una soluzione diplomatica in Medio Oriente, Tajani ha espresso soddisfazione per l’adozione della risoluzione ONU sull’assistenza umanitaria a Gaza lo scorso 22 dicembre, ha ringraziato gli USA per la posizione costruttiva e ha ribadito la centralità della cooperazione in ambito Nazioni Unite per la risoluzione della crisi. “L’Italia rimane impegnata a evitare una regionalizzazione del conflitto e a garantire l’invio di aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza. Ora seguiamo con la massima attenzione gli ultimi sviluppi in Libano e nel Mar Rosso per evitare che si aprano altri teatri di crisi”.

20:00 Israele, chiunque abbia ucciso Arouri ha effettuato raid chirurgico

Mark Regev, consigliere del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha detto in un’intervista alla Msnbc che “chiunque sia stato” ad effettuare il raid a Beirut dove è rimasto ucciso l’alto dirigente di Hamas, Saleh Al-Arouri, “ha compiuto un attacco chirurgico contro la leadership di Hamas” e non “un attacco contro lo Stato libanese”.

19:29 Media Usa, Israele dietro raid contro dirigente Hamas Al-Arouri

Ci sarebbero le forze di sicurezza israeliane dietro il raid aereo effettuato a Beirut in cui è stato ucciso il dirigente di Hamas, Saleh al-Arouri. Lo scrive il Washington Post citando fonti della Difesa americane. Al momento Israele non ha assunto la responsabilità dell’accaduto.

19:03 Deputato Likud si congratula per uccisione Al-Arouri

Il deputato del Likud, partito del premier israeliano Benjamin Netanyahu, Danny Danon su ‘X’ ha espresso le sue congratulazioni alle forzi di sicurezza israeliane per la morte del dirigente di Hamas, Saleh al-Arouri, a Beirut. Channel 12 ha riferito che il segretario di gabinetto di Israele, Yossi Fuchs avrebbe inviato una direttiva ai ministri ordinando loro di non parlare pubblicamente del presunto attacco israeliano.

18:42 Premier libanese condanna uccisione Al-Arouri

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha condannato l’uccisione avvenuta a Beirut dell’esponente di Hamas, Saleh al-Arouri. Lo riporta Al Jazeera. Secondo Mikati si tratta di un tentativo di “trascinare il Libano in una nuova fase di scontri alla luce degli attacchi quotidiani in corso nel sud del Paese”.

 

18:15 Hamas conferma uccisione Saleh al-Arouri a Beirut

Hamas ha affermato che il vice capo dell’ufficio politico del movimento, Saleh Al-Arouri, è stato assassinato in un attacco di droni israeliani che ha preso di mira un edificio che ospitava un ufficio dell’organizzazione a Beirut. Il movimento, riporta l’emittente Al Jazeera, ha aggiunto che nell’attacco sono rimasti uccisi anche due comandanti delle Brigate Qassam. Il corrispondente di Al Jazeera ha riferito che ci sono stati morti e feriti nell’esplosione avvenuta nella zona di Mushrifiyah, nel sobborgo meridionale di Beirut, sottolineando che le forze di sicurezza libanesi hanno imposto un cordone di sicurezza attorno al luogo dell’esplosione.

“Gli omicidi portati avanti dall’occupante sionista contro i leader e i simboli del nostro popolo palestinese dentro e fuori la Palestina non riusciranno a spezzare la volontà e la fermezza del nostro popolo o a minare la sua continua resistenza“, ha affermato Ezzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas. Lo riporta la tv libanese ‘Al Manar’. Secondo l’esponente dell’organizzazione palestinese la morte di Saleh al-Arouri a Beirut, in un presunto attacco israeliano, “dimostra ancora una volta il miserabile fallimento del nemico nel raggiungere uno qualsiasi dei suoi obiettivi nella Striscia di Gaza”.

17:45 Media, a Beirut colpito ufficio Hamas, ucciso numero 2 di Hamas Saleh Arouri 

Un ufficio di Hamas a Beirut sarebbe stato attaccato da un drone israeliano. Lo riporta l’agenzia di stampa libanese NNA secondo cui diverse persone sarebbero rimaste ferite. I media locali hanno affermato che un dirigente dell’organizzazione palestinese, Saleh Arouri, sarebbe rimasto ucciso. Arouri è uno dei fondatori dell’ala militare di Hamas ed era stato a capo dell’organizzazione in Cisgiordania.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva minacciato di uccidere Arouri ancor prima che iniziasse la guerra tra Hamas e Israele, il 7 ottobre. Al momento nessuno ha rivendicato la responsabilità dell’atto. Secondo i media libanesi i morti sarebbero quattro. Ancora poca chiara la dinamica dell’accaduto. Alcune fonti parlano di un attacco effettuato tramite un drone altre di un’autobomba.

17:00 Maersk sospende transiti in Mar Rosso fino a nuovo avviso

Il colosso dello shipping danese Maersk sospende tutti i transiti marittimi attraverso il Mar Rosso e il Golfo di Aden fino a nuovo avviso. Lo annuncia la società, dopo che una delle sue navi è stata attaccata dai militanti Houthi durante il fine settimana. La decisione del colosso arriva a prolungare la pausa di 48 ore attuata domenica immediatamente dopo l’attacco. “Abbiamo preso la decisione di sospendere tutti i transiti attraverso il Mar Rosso/Golfo di Aden fino a nuovo avviso”, ha affermato la società in un aggiornamento inviato ai clienti oggi. Lo riporta Cnbc.

16.00 Haniyeh (Hamas): “Ostaggi rilasciati solo a nostre condizioni”

Gli ostaggi in mano ad Hamas verranno rilasciati solo se verranno rispettate le condizioni dei gruppi di resistenza. Lo ha detto Ismail Haniyeh, capo dell’ufficio politico di Hamas. “La nostra resistenza – i suoi leader e combattenti – sono di buon umore, poiché il nemico è sull’orlo della sconfitta e la vittoria è vicina. I prigionieri del nemico non verranno rilasciati se non alle condizioni della resistenza (Hamas)”, ha detto Haniyeh, come riporta Al Jazeera. “Il nostro popolo a Gaza continua a fornire esempi di fermezza nell’88° giorno dell’aggressione, nonostante tutto il dolore derivante dallo sfollamento, dalla distruzione e dai massacri a cui è esposto. Il nemico ha violato tutto nella sua aggressione contro la Striscia di Gaza con la massima barbarie e brutalità. Nonostante le torture e le esecuzioni, il nostro popolo a Gerusalemme e in Cisgiordania rimarrà fermo, determinato e pronto a rinnovare la propria resistenza”.

14:00 Israele: “Non stiamo fermando nostra campagna contro Hamas”

“La sensazione che stiamo fermando la nostra campagna” contro Hamas “è sbagliata”. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, visitando le truppe che combattono nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. A nord “abbiamo distrutto 12 battaglioni di Hamas e restano ancora poche migliaia dei 15-18 mila terroristi presenti nella zona”, ha aggiunto. “A sud invece la situazione è diversa”, ha argomentato spiegando che le truppe si stanno concentrando sui tunnel “dove si nascondono alti funzionari di Hamas”. “Termineremo questa campagna quando Hamas non funzionerà più sia come organo di governo che come struttura militare. Ci vorrà tempo”, ha concluso Gallant.

13:00 Idf conquista roccaforte Hamas nel cuore di Gaza City

L’Idf ha affermato che le truppe israeliane hanno conquistato una roccaforte di Hamas nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City. Si tratta – viene spiegato – di un complesso di 37 edifici sito nel cuore di Gaza comprendente anche una scuola, un ospedale e una moschea che, secondo l’Idf, era utilizzare come “punto di incontro” per gli agenti di Hamas.

12:50 Iran: “Usa bloccati nel pantano di Gaza”

“Gli Stati Uniti sono bloccati nel pantano di Gaza”. Lo ha detto in un intervento all’Università di Teheran, Hossein Amirabdollahian, ministro degli Esteri di Teheran. Lo riporta l’agenzia Tasnim. Secondo il responsabile della diplomazia iraniana Israele e i suoi alleati hanno due opzioni a Gaza ed entrambe “comportano una sconfitta” per loro. “La prima è la continuazione della guerra, ma questo significa la prosecuzione del massacro e di un’umiliante sconfitta per Israele e gli Stati Uniti”, ha aggiunto. La seconda invece “è una soluzione politica, per la quale la resistenza ora pone le condizioni e non approva il cessate il fuoco”, ha concluso Amirabdollahian. 

11:45 Gaza, salgono a 22.185 i morti da inizio guerra

Si è aggravato a 22.185 morti e 57.035 feriti il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto scoppiato dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso nel sud di Israele. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza.

10:30 Israele, irruzione in casa capo brigata Gaza City di Hamas

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito che le truppe della 460esima Brigata Corazzata hanno recentemente fatto irruzione nella casa del comandante della Brigata Gaza City di Hamas nell’area dei quartieri di Daraj e Tuffah. Le truppe hanno trovato armi e infrastrutture. Durante i combattimenti nell’area, riporta Times of Israel, le truppe hanno incontrato ed eliminato dozzine di agenti di Hamas e hanno individuato tunnel, depositi di armi e materiali di intelligence. Secondo l’Idf, i risultati dell’intelligence trovati nell’area collegano la moschea principale nei quartieri di Daraj e Tuffah all’assalto di Hamas del 7 ottobre. La casa del comandante di Hamas è stata successivamente distrutta

06:40 Israele difenderà offensiva Gaza davanti a Corte Penale Internazionale

Israele intende presentarsi dinnanzi alla Corte penale internazionale dell’Aja per difendersi dalle accuse di genocidio mossegli dal Sudafrica in merito all’offensiva nella Striscia di Gaza. Lo ha comunicato il capo del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi al quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. “Israele, firmatario di lunga data della Convenzione sul genocidio, non boicotterà il procedimento. Parteciperemo e confuteremo l’assurda accusa che equivale a diffamazione”, ha spiegato Hanegbi. Il Sudafrica sostiene che le azioni di Israele abbiano violato il suo impegno ai sensi della Convenzione sul genocidio. “Il popolo ebraico ha sperimentato il genocidio più profondamente di qualsiasi altra nazione“, ha detto Hanegbi, “con sei milioni di persone brutalmente massacrate. Una simile crudeltà è stata inflitta ai cittadini israeliani nel massacro del 7 ottobre, ma questa volta abbiamo la capacità per difenderci da coloro che cercano la nostra distruzione. L’assurda petizione contro il diritto della vittima all’autodifesa è vergognosa e ci aspettiamo che tutte le nazioni civili sostengano la nostra determinazione“.

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