Ieri pesanti raid di Mosca su Kiev e Kharkiv, in cui hanno perso la vita 4 persone

Prosegue la guerra in Ucraina all’indomani di una giornata caratterizzata da pesanti raid russi in particolare su Kiev e Kharkiv, in cui hanno perso la vita 4 persone. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che Mosca ha scagliato contro l’Ucraina 300 missili e 200 droni negli ultimi cinque giorni. Ecco tutte le notizie dal conflitto di oggi, 3 gennaio. ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

11:16 Telefonata Kiev-Usa: “Importante rafforzare difesa aerea”

Il capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha avuto un colloquio telefonico con il consigliere Usa per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Lo riferisce lo stesso Yermak in un post su X. “Abbiamo discusso delle conseguenze dei recenti massicci bombardamenti della Russia sul territorio ucraino. Abbiamo concordato sull’importanza di rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina“, ha aggiunto Yermak.

10:21 Udite esplosioni a Sebastopoli in Crimea

Nella notte sono state udite forti esplosioni a Sebastopoli, in Crimea. Lo riporta Ukrainksa Pravda citando i canali Telegram, Crimea-Realities e Crimean Wind, secondo cui “durante l’attacco missilistico ucraino, gli abitanti dei villaggi circostanti di Fruktovoye e Verkhnesadovoye hanno visto un lampo luminoso nell’area dell’aeroporto di Belbek”. Mikhail Razvozhaev, a capo dell’amministrazione filorussa della regione,riporta ancora Ukrainska Pravda, ha riferito che un missile è stato abbattuto vicino a Sebastopoli, ma non sono stati registrati danni alle infrastrutture.

10:21 Mosca: distrutti missili di Kiev su regione russa Belgorod

I sistemi di difesa aerea russi in servizio hanno distrutto 12 missili ucraini sopra la regione di Belgorod. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia di stampa russa Tass. “Questa mattina, 3 gennaio, è stato fermato un altro tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico contro obiettivi sul territorio della Federazione Russa utilizzando il sistema di razzi a lancio multiplo Vilkha e il lanciamissili Tochka-U“, razzi che sono stati “distrutti sopra la regione di Belgorod“, ha affermato il ministero. 

Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha dichiarato che la città omonima ha subito due bombardamenti stamattina e ha aggiunto che la situazione nel capoluogo regionale “rimane tesa”. “I sistemi di difesa aerea hanno funzionato”, ha detto, promettendo maggiori dettagli sui possibili danni dopo aver ispezionato l’area nel corso della giornata. Il lato russo del confine con l’Ucraina è stato oggetto di frequenti attacchi negli ultimi giorni. Durante la guerra i villaggi russi di confine sono stati sporadicamente presi di mira da artiglieria ucraina, razzi, colpi di mortaio e droni lanciati da fitte foreste dove è difficile individuarli. Ultimamente, mentre missili su abbattono sulle città ucraine, le truppe di Kiev hanno puntato sul capoluogo regionale di Belgorod, che si trova circa 100 chilometri a nord di Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina. Belgorod, che ha una popolazione di circa 340mila abitanti, è la più grande città russa vicina al confine ucraino. Può essere raggiunta da armi relativamente semplici e mobili come i lanciarazzi multipli. Le autorità di Kiev non riconoscono mai la responsabilità di attacchi in territorio russo.

06:24 Zelensky: “Da Russia 300 missili e 200 droni in 5 giorni”

“In pochi giorni, dal 29 dicembre a oggi, la Russia ha utilizzato circa 300 missili e oltre 200 droni ‘Shahed’ contro l’Ucraina“. È quanto ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel videomessaggio quotidiano serale pubblicato qualche ora fa su X. “Prima dell’Ucraina, nessun Paese al mondo era mai riuscito a respingere con successo tali attacchi combinati con l’uso di droni e missili, compresi i missili balistici lanciati in aria. Solo oggi sono stati abbattuti 10 Kinzhal“, ha detto riferendosi agli attacchi di martedì. Zelensky ha poi aggiunto che “ogni sistema di difesa aerea e missile in più salva altre vite“. E ha concluso: “È qui, in Ucraina, e con la nostra difesa aerea, che dobbiamo dimostrare che le democrazie sono in grado di proteggere le vite da ogni tipo di terrore”.

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