Migliaia di persone si trovavano nell'area in occasione del quarto anniversario della morte. Tv di stato iraniana: "E' attacco terroristico"
Due esplosioni si sono verificate oggi in Iran a Kerman vicino alla tomba in cui è sepolto Qassem Soleimani, il generale iraniano a capo della Forza Quds del quale ricorre oggi il quarto anniversario dell’uccisione in un raid Usa in Iraq, e il bilancio è di almeno 103 vittime e 141 feriti. Lo ha riferito il portavoce del servizio di emergenza iraniano, come riporta l’agenzia Irna. Per domani è stato proclamato il lutto nazionale.
Migliaia di persone si trovavano nell’area in occasione dell’anniversario. Secondo Irna, la prima esplosione si è verificata a circa 700 metri dalla tomba; la seconda si è verificata invece a un chilometro dalla tomba, fuori dal percorso dei pellegrini e dai checkpoint. Sul posto si stanno recando ambulanze. Irna cita un responsabile locale della sicurezza secondo il quale ancora non è chiaro se l’esplosione sia stata causata da gas o se si sia trattato di un attacco terroristico.
Proprio in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Soleimani è atteso per oggi alle 17 ora italiana il discorso del leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah; il discorso era in programma da tempo (era stato annunciato lo scorso 23 dicembre) ma è sotto particolare osservazione visto che giungerà all’indomani dell’esplosione a Beirut in cui è stato ucciso il numero due dell’ufficio politico di Hamas, Saleh Al-Arouri.
Tv di Stato iraniana: “Esplosioni a tomba Soleimani attacco terroristico”
Le due esplosioni avvenute vicino alla tomba di Qassem Soleimani mentre migliaia di persone si stavano recando al cimitero in occasione del quarto anniversario della morte del generale sono “un attacco terroristico“. Lo ha annunciato la Tv di Stato iraniana. Nel dare l’annuncio l’emittente ha citato il governatorato della regione di Kerman, città a 800 chilometri dalla capitale Teheran, dove si trova la tomba. Non ci sono ancora rivendicazioni dell’attacco.
Raisi: “Responsabili di attentato saranno identificati e puniti”
Il presidente della Repubblica islamica dell’Iran, Ebrahim Raisi, in una nota diffusa dai media iraniani, ha condannato l’esplosione di due bombe vicino alla tomba del generale Qassem Soleimani, affermando che si è trattato di un “atto di terrorismo”. “Gli autori e gli ideatori di questo atto vigliacco saranno presto riconosciuti dalle forze di sicurezza e di polizia e saranno puniti per il loro atto atroce“, ha affermato il leader. “I nemici della nazione dovrebbero sapere che tali azioni non potranno mai interferire con la ferrea volontà e determinazione della nazione iraniana nel difendere gli ideali islamici”, ha aggiunto Raisi.
Magistratura Teheran: “Terroristi mercenari saranno puniti”
I “terroristi mercenari di potenze arroganti” che hanno compiuto l’attentato nei pressi del cimitero dove è sepolto Qassem Soleimani mentre migliaia di persone si stavano recando alla tomba del generale in occasione del quarto anniversario della sua morte “saranno puniti“. Lo ha detto il capo della magistratura iraniana, Gholamhossein Ejei. Lo riporta Irna. “Questi terroristi dal cuore duro e i loro padroni assassini dovrebbero sapere che la nostra nazione non perderà mai i suoi sacri ideali“, ha aggiunto ancora.
Ministro interno Teheran: “Nostra risposta sarà decisa”
La risposta all’attentato che ha colpito le persone che si stavano recando al cimitero dove è sepolto il generale Qassem Soleimani in occasione del quarto anniversario della sua morte “sarà decisa e forte” e avverrà “nel più breve tempo possibile”. Lo ha detto il ministro degli Interni iraniano, Ahmed Vahidi. Lo riporta l’agenzia Irna. “Ora a Kerman (la città dove è avvenuto l’attentato” la situazione è normale – ha aggiunto – tutto è sotto il controllo delle forze di sicurezza”.
Seconda bomba la più mortale, esplosa 20 minuti dopo la prima
Il ministro dell’Interno dell’Iran, Ahmad Vahidi, parlando della strage nel quarto anniversario dell’uccisione del generale Qassem Soleimani, ha dichiarato alla tv di Stato che la prima bomba, è esplosa intorno alle ore 15:00 (ora locale), mentre l’altra è esplosa circa 20 minuti dopo. La seconda esplosione, ha affermato, ha ucciso e ferito il maggior numero di persone. Le immagini e i video condivisi sui social media sembrano corrispondere ai resoconti dei funzionari, secondo i quali la prima esplosione è avvenuta a circa 700 metri dalla tomba di Soleimani nel Cimitero dei Martiri di Kerman, vicino a un parcheggio. La folla si è poi precipitata a ovest lungo Shohada, o Martyrs Street, dove la seconda esplosione è avvenuta a circa 1 chilometro dalla tomba. Una seconda esplosione ritardata è spesso usata dai militanti per infliggere più vittime prendendo di mira il personale di emergenza che risponde a un attacco.
Nasrallah: “Condoglianze per martiri attentato odierno”
Nel corso di un discorso effettuato oggi il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha espresso le sue condoglianze per i “martiri di oggi” in Iran dove si è verificato un attentato che ha coinvolto le persone che si stavano recando presso la tomba del generale Qassem Soleimani nel quarto anniversario della sua morte. “Quello che è successo oggi a Kerman è un attacco contro i commemoratori di questo evento. Porgiamo le nostre condoglianze alle loro famiglie”, ha dichiarato.
Usa: “Noi e Israele non coinvolti in esplosioni”
Gli Stati Uniti “non sono coinvolti in nessun modo” nelle “terribili esplosioni” avvenute oggi in Iran mentre migliaia di persone si recavano alla tomba del generale Qassem Soleimani nel quarto anniversario della sua morte. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller durante un briefing. “E’ troppo presto per poter dire cosa potrebbe averle causate”, ha aggiunto Miller che ha precisato di non aver motivo di credere che “Israele sia stato coinvolto in questa esplosione”. “Esprimiamo le nostre condoglianze alle vittime e ai cari di coloro che sono morti”, ha concluso.
Putin: “Attentato scioccante per crudeltà e cinismo”
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze al leader supremo iraniano Ali Khamenei e al presidente Ebrahim Raisi per l’attentato avvenuto nella città di Kerman durante la commemorazione del generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso da un drone statunitense nel gennaio del 2020. Putin – riporta Ria Novosti – ha parlato di un atto “scioccante nella sua crudeltà e cinismo”.
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